Francesca Inaudi è nata a Siena l'8 dicembre 1977, dove è cresciuta appassionandosi alla cultura e all'arte, così come la recitazione, passione nata sin dalla giovanissima età con i primi studi a 14 anni. Durante il liceo decide di fare di quell'hobby il suo mestiere e, conseguito il diploma, si iscrive alle selezioni per il Piccolo Teatro di Milano, dove segue l'ultimo corso tenuto da Giorgio Strehler e si diploma nel 1999. Sempre a Milano calca i primi palcoscenici per poi dirigersi maggiormente verso il cinema e sbarcare a Roma, restando, però, sempre in diretta corrispondenza con il teatro. L'esordio nel cinema è dovuto a Dopo mezzanotte (2004) di Davide Ferrario, commedia sentimentale dove recita insieme a Giorgio Pasotti e con cui si aggiudica subito una candidatura ai Nastri d'argento e la vittoria del Premio Flaiano. Così poca esperienza e così promettente è in questo modo che la Ianudi muove i primi passi per nulla incerti sul grande schermo, infatti anche il suo secondo lavoro la vede protagonista ne L'uomo perfetto (2005) di Luca Lucini con Riccardo Scamarcio. Seguono alcuni ruoli minori, che, nonostante non abbiano l'importanza dei precedenti, riescono a metterla comunque in luce: l'interpretazione dell'attrice di fiction Anita ne La bestia del cuore (2005) di Cristina Comencini viene premiata dalla Federazione Italiana Cinema d'Essai come Miglior attrice rivelazione, mentre quella della serva Mirella in N io e Napoleone (2006) di Paolo Virzì le vale una seconda candidatura ai Nastri d'argento come Miglior attrice non protagonista.
Nel frattempo debutta anche in TV con la serie Distretto di polizia (2006), nella quale dalla sesta all'ottava stagione coprirà il ruolo dell'ispettore Irene Valli. È così che raggiunge con facilità il favore del pubblico italiano, che sarà ben felice di ritrovarla nelle tre stagioni di Tutti pazzi per amore (2008) come la giornalista sui generis dai capelli fluo Maya. Nel 2009 è al cinema con ben tre pellicole: le commedie Questione di cuore di Francesca Archibugi e Generazione 1000 euro di Massimo Venier, i drammatici Io, Don Giovanni di Carlos Saura e Il richiamo di Stefano Pasetto; per quest'ultimo le viene conferito anche il Premio Afrodite. Nel 2010 viene diretta da Mario Martone nel film storico Noi credevamo, nel quale è la giornalista e attivista risorgimentale Cristina Trivulzio di Belgiojoso e l'anno seguente è la moglie di Ficarra in Femmine contro maschi (2011). Torna nel ruolo di protagonista insieme a Giulia Bevilacqua e Giorgia Surina in Come trovare nel modo giusto l'uomo sbagliato (2011) e viene nominata come Miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione nell'esordio alla regia di Claudio Amendola, La mossa del pinguino (2013). Successivamente arriva per l'attrice una grande occasione: la visibilità internazionale con Inferno di Ron Howard, comparendo in veste di guida turistica italiana, e con Tutti soldi del mondo (2017) di Ridley Scott, dove è una prostituta. Nel 2018 è la protagonista del bio-pic Stato di ebbrezza sulla vera storia di Maria Rossi, comica di Zelig vittima dell'alcolismo.
Film | Ruolo |
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L'ordine del tempo | |
Finché giudice non ci separi | Giudice Silvie |
Stato di ebbrezza | Maria |
Succede | Ginevra |
Solo per il weekend | Alice |
Ci vediamo domani | Flavia |
La Mossa del Pinguino | Eva |
Come trovare nel modo giusto l'uomo sbagliato | Sofia |
Femmine contro maschi | Valeria |
Il richiamo | Lea |
Ragazze in web | Silvia |
Noi credevamo | Cristina di Belgiojoso giovane |
Generazione 1000 euro | Valentina |
Io, Don Giovanni | Costanza |
Matrimoni e altri disastri | Beatrice |
Viaggio in Italia - Una favola vera | Margherita, la figlia di Piero e Chiara |
N io e Napoleone | Mirella |
Non prendere impegni stasera | Mariella |
4-4-2 - Il gioco più bello del mondo | Francesca ("La donna del Mister") |
La Bestia nel cuore | Anita |
Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento