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BIOGRAFIA DI CLAUDIO AMENDOLA
Nato a Roma nel
1963,
Claudio Amendola è figlio dei doppiatori
Ferruccio Amendola e Rita Savagnone. Dopo la terza media si guadagna da vivere come manovale o commesso finché non decide di instradarsi sulla recitazione, nel DNA di famiglia.
Il suo primo ruolo da attore è in tv nella fiction
Storia d'amore e d'amicizia di
Franco Rossi nel
1981, mentre al cinema si presenta due anni dopo, con
Lontano da dove di
Stefania Casini e Francesca Marciano.
Sempre nel
1983 consolida la sua fama cinematografica grazie a
Carlo Vanzina, a partire dal grande successo del seminale
Vacanze di Natale (1983), proseguendo con
Amarsi un po' e
Vacanze in America del
1984. Tornerà a lavorare con
Vanzina solo una decina d'anni dopo, con
I Mitici – Colpo gobbo a Milano (1994), al fianco di
Monica Bellucci, e ancora in
Il ritorno del Monnezza (2005), omaggio al romanissimo
Nico Giraldi interpretato da
Tomas Milian.
Nell'arco di questi vent'anni tuttavia
Amendola ha cercato di affrancarsi sullo schermo dal puro intrattenimento, cercando nuove sfide. E' stato per esempio il volto di un neo-neoralismo italiano, apparendo in film chiave della tendenza, come
Soldati – 365 all'alba (1987) e
Mery per sempre (1989) di
Marco Risi,
Ultrà (1991, dov'è nominato ai
David come migliore protagonista) e
La scorta (1993) di
Ricky Tognazzi,
Poliziotti (1994) di
Giulio Base o anche il più documentaristico
Pasolini, un delitto italiano (1995) di
Marco Tullio Giordana.
Opere di contenuto civile sono state anche
La mia generazione di Wilma Labate, Testimone a rischio di Pasquale Pozzessere (per entrambi una nomination ai David come non protagonista) e
Le mani forti di Franco Bernini, tutti del
1997, e
Il partigiano Johnny (2000) di Guido Chiesa. Di queste opere raramente
Amendola è il mattatore, dimostrando una grande capacità dividendo lo schermo con un altro attore o immerso in un ensemble.
Il suo unico David vinto come miglior attore non protagonista è stato per il suo ruolo al fianco di
Silvio Orlando nell'amaro
Un'altra vita (1993) del compianto
Carlo Mazzazurati.
Negli anni Duemila al cinema affianca un'attività televisiva (che comunque non ha mai abbandonato) sempre più intensa. Sul grande schermo lo si vede in piccoli ruoli come quello del politico ex-fascista di
Caterina va in città (2003) di Paolo Virzì o come coprotagonista di
Fratella e sorello (2005), ultimo film di un romano vero come lui,
Sergio Citti.
Nella fiction tv sfonda, o meglio ri-sfonda, presso il grande pubblico come papà Giulio Cesaroni in
I Cesaroni, amatissima serie iniziata nel
2006 e tuttora in corso.
Il
2014 lo ha visto debuttare nella regia cinematografica con
La mossa del pinguino, che ha anche cosceneggiato, dirigendo suoi cari amici e colleghi come
Antonello Fassari ed Edoardo Leo. Nel
2015 è nel cast di
Noi e la Giulia, diretto proprio da quest'ultimo.