Addio a Franco Interlenghi, piccolo Sciuscià e dolce Moraldo dei Vitelloni
E' morto a 83 anni a Roma un amato protagonista del nostro cinema.
E' morto nella sua Roma, dove era nato 83 anni fa, Franco Interlenghi, attore popolarissimo del nostro cinema fin dal suo debutto, appena quindicenne, nel drammatico Sciuscià di Vittorio De Sica. Lui stesso aveva più volte raccontato del provino a cui si era presentato per il ruolo, tra centinaia di ragazzi della sua età tutti presi della strada, come voleva la poetica del Neorealismo. Scartato una prima volta perché a una domanda di De Sica aveva risposto di non saper fare a pugni, si era ripresentato conquistando il regista con la sua notevole faccia tosta.
Viso angelico e corporatura minuta, Interlenghi era diventato uno dei latin lover più amati del cinema italiano e nel 1955 aveva fatto la gioia delle cronache rosa sposando l'attrice Antonella Lualdi, da cui ha avuto le figlie Stella e Antonellina. E' stata proprio quest'ultima a comunicare la notizia della morte del padre.
Oltre 100 i titoli nella carriera dell'attore. Dopo Sciuscià apparve in titoli popolari come Domenica d'agosto, Don Camillo, Processo alla città, La provinciale, I vinti. Nel 1953 fu straordinario nel ruolo dell'alter ego del giovane Fellini, Moraldo, l'unico che riusciva a lasciare la provincia ne I vitelloni. Nel 1954 fu il Telemaco di Kirk Douglas in Ulisse.
Tra gli altri suoi titoli ricordiamo quelli diretti negli anni Cinquanta da autori stranieri: La contessa scalza di Joseph L. Mankiewicz, Addio alle armi di Charles Vidor e La ragazza del peccato di Claude Autant-Lara. E ancora Giovani mariti, Il cielo brucia, La notte brava, Il generale Della Rovere, Viva l'Italia!: ripercorrere la filmografia di Franco Interlenghi dimostra quanto fosse meritatamente apprezzato dai nostri migliori registi, da De Sica a Rossellini a Antonioni e Bolognini. Il talento naturale di questo bravissimo attore dette prova di sé anche in teatro e in televisione.
Tra i film da lui interpretati in età matura ricordiamo Miranda, Il camorrista, L'avaro, Pummarò, Le amiche del cuore e Romanzo criminale (tutti e tre di Michele Placido). Nel 2007 aveva interpretato Notte prima degli esami - oggi e nel 2009 l'ultimo titolo che gli viene accreditato, La bella società.
Il cinema non l'aveva mai premiato, se non con una candidatura al nastro d'Argento come non protagonista per La notte brava ma il pubblico gli aveva sempre voluto bene ed è questo che veramente conta nella carriera di un attore. Per noi sarà sempre quel ragazzino dalla faccia pulita che sale sul treno all'alba per andare incontro al suo sogno, lasciandosi alle spalle la gioventù e la tristezza della vita di provincia, nel capolavoro di Federico Fellini. Addio caro Franco, fai buon viaggio!