Beethoven 2, film commedia diretto da Rod Daniel, torna a raccontare la storia della famiglia Newton e del suo amore incondizionato per il loro San Bernardo speciale. Dopo un anno dall’arresto del dottor Varnick (Dean Jones), che aveva provato a rapire Beethoven, facendo credere a tutti che fosse un pericolo per la comunità. Il cagnolone è tornato finalmente a stare con le persone che lo amano, ma qualcosa non gli permette di essere completamente felice. Quello che gli manca e che invidia profondamente ai suoi amici, è una compagna d’amore.
Un giorno incontra una femmina di San Bernardo, Missy, che tuttavia è l’oggetto delle discussioni tra i due padroni separati. La cagna è stata affidata alla moglie, Regina (Debi Mazar), che però non ha alcun interesse nei confronti dell’animale e, da donna perfida quale è, la usa solo ed esclusivamente per ricattare l'ex marito, un uomo buono che ama tantissimo Missy. Beethoven se ne innamora all’istante e, dopo averla corteggiata, i due decidono di mettere su famiglia.
Quando nascono i cuccioli (Tchaikovsky, Chubby, Dolly, e Mo) Regina è intenzionata in un primo momento a sbarazzarsene, poi capisce che potrebbe fare parecchi soldi con la loro vendita, perché si tratta di cuccioli di razza. I ragazzi di casa Newton, però, riescono a mettere in salvo i cagnolini nascondendoli a casa loro.
Quando George (Charles Grodin) ne scopre la presenza è sgomento e non ne vuole proprio sapere di tenerli. Tuttavia, così come era accaduto in passato con Beethoven, si affeziona ai piccoli e, in poco tempo, diventano a tutti gli effetti parte integrante della famiglia. Tanto che, qualche mese dopo, quando i Newton partono per un viaggio in montagna, portano con sé anche il cane e i cuccioli.
Tutto si complica quando Regina e il suo nuovo compagno, che si trovano nello stesso posto in vacanza, decidono di rubare i cagnolini…
"Tutto regolare, secondo i prototipi consolatori da week end della commedia per famiglie. Compreso il fatto che Beethoven, certamente inorgoglito dal precedente successo, si comporta come gli umani, e quindi fa la corte alla San Bernarda, la porta al drive in con i pop corn, gusta il gelato alla fragola, ruba i wurstel, va in carrozzella tandem, eccetera, guardando con affetto i suoi beethovenini, anche quello battezzato Ciaikovskji. E tutti, a due o quattro zampe, sospirano allo stesso modo quando ascoltano il dolciastro lei motiv 'The day I fall in love' cantate con l'ansimo da Dolly Parton." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 1 aprile 1994)"Commedia e anche farsa, specie al momento di concludere. La regia, ancora una volta di Rod Daniel, non ha badato ai mezzi per suscitare emozioni, tensioni ed allegria, disegnando con malizia prima il rapporto amoroso fra i due San Bernardo, poi quello dei ragazzini con i cuccioli e infine la girandola di scontri con cui cani e padroni si opporranno alla donna che, unicamente a scopo di lucro, vuol mettere fine agli idilli cinofili dei Newton. I ritmi sono sveltissimi, i personaggi vanno e vengono in uno stato di perpetua agitazione, ogni situazione fa scattare una gag, ogni accento patetico è quasi subito riscattato da guizzi furbi, in cifre scopertamente gioiose, senza dimenticare che, ancora una volta, ma adesso anche in modo più evidente, la figura del padre, cui dà sempre volto moltissime smorfie Charles Grodin, è affidata agli schemi esilaranti di una continua caricatura trasformata presto addirittura in una maschera." ('Il Tempo', 5 aprile 1994)"Per quel che gli permette la parte, Charles Grodin impersona bravamente George mentre protesta già sapendo che porgerà il collo alla mannaia e che la sua vita si trasformerà di nuovo in un inferno di calzini smozzicati e pipi per ogni dove. Cosi ecco partire la famigliola completa di cani per una breve vacanza sul lago, dove brilla una luna piena galeotta che fa sognare gli innamorati. Non osiamo immaginare quello che deve essere stato un set affollato di cuccioli (c'è voluta un'intera nidiata di sosia per soddisfare le esigenze), più i cagnoni e gli addestratori. Comunque il regista Rod Daniel, rodato dall'esperienza di 'Un poliziotto a quattro zampe' con il pastore tedesco Jerry Lee, se l'è cavata in allegria e il film ha una sua linda pulizia di favoletta alla Disney, per i più piccini e solo per loro." (Alessandra Levantesi, "La Stampa", 1 aprile 1994)
La pellicola ha ricevuto una candidatura al Premio Oscar, una ai Golden Globes e una ai Grammy Award (tutte nel 1994).
Sono stati girati diversi sequel del film, fino ad arrivare a Beethoven 5. Oltre a tre edizioni speciali: Beethoven - A caccia di Oss... car! (2008), Beethoven - L'avventura di Natale (2011) e Beethoven - Alla ricerca del tesoro (2014), c’è anche la serie animata dal titolo Beethoven (1994).
Attore | Ruolo |
---|---|
Charles Grodin | George Newton |
Bonnie Hunt | Alice Newton |
Nicholle Tom | Ryce |
Christopher Castile | Ted |
Sarah Rose Karr | Emily |
Debi Mazar | Regina |
Chris Penn | Floyd |
Ashley Hamilton | Taylor |
Danny Masterson | Seth |
Catherine Reitman | Janie |
Maury Chaykin | Cliff Klamath |
Heather McComb | Michelle |
Scott Waara | Banchiere |
Jeff Corey | Portiere |
Virginia Capers | Professore di chimica |
Devon Gummersall | Giocatore di baseball |
Jason Perkins | Capitano Squadra Baseball |
Jordan Bond | Ragazzo dei giornali |
Pat Jankiewicz | Arthur Lewis |
Robert Cavanaugh | Ragazzo al party |
Tom Diguan | Venditore di hot dog |
Dion Zamora | Bully |
Randall Slavin | Ragazzo al party |
Todd Holker | Bjork |
Heather Adena | Bjork |
Ecco tutti i premi e nomination Oscar 1994
Ecco tutti i premi e nomination Golden Globe 1994