Il film narra la leggendaria conquista del Regno delle Due Sicilie ad opera dei Mille di Garibaldi. Sbarcato a Marsala, dopo i primi, rapidi successi, Garibaldi trova a contrastargli il passo le forze del vecchio generale Landi. Tanto il generale borbonico è prudente e cauto, reso diffidente per l'ostilità che sente aleggiargli intorno, quanto il suo aiutante, il maggiore Sforza, è temerario e sventato. Contravvenendo agli ordini ricevuti, questi impegna le forze garibaldine presso Calatafimi e ne esce battuto. L'isola è aperta a Garibaldi ed i borbonici chiedono il primo armistizio. Superato lo stretto di Messina, i garibaldini mettono piede in Calabria dove l'ardore dei combattenti ed il sacrificio dei patrioti locali fanno vacillare il trono dei Borboni. Sul Volturno (Napoli è stata presto abbandonata da Francesco II, rifugiatosi a Gaeta) Garibaldi vince la più impegnativa ed importante battaglia campale: ogni possibilità d'una riscossa borbonica è così sfumata. Sembra veramente scoccata l'ora dell'unità d'Italia. Mazzini è a Napoli ed esorta il generale a non desistere dall'azione. I fedelissimi di Garibaldi già pensano alle prossime tappe della loro marcia vittoriosa: Roma e Venezia. Ma Garibaldi comprende che l'altissima posta in gioco merita il sacrificio dei suoi ideali. L'Italia si farà, ma sotto Vittorio Emanuele II, re di Sardegna e Piemonte, il piccolo regno in cui, per la prima volta, s'è accesa la fiaccola Dell'italianità. Bixio, Sirtori, Missori, Türr, Bandi e tutto lo stato maggiore di Garibaldi sentono nel suo sacrificio le oscure mene politiche di Cavour e dei suoi, ma la fermezza e la serenità del loro comandante hanno il potere di placare gli animi più accesi. A Teano, Garibaldi Consegnerà nelle mani di Vittorio Emanuele II il Regno delle Due Sicilie e partirà poi per Caprera dopo aver tutto dato senza aver nulla ricevuto.
"E' il "film del centenario", dignitoso, corretto, un po' noioso, "ufficiale". La rievocazione dell'impresa garibaldina, seguita nel suo sviluppo cronologico, pedissequamente, ma con un certo estro narrativo, era un doveroso omaggio alle celebrazioni del primo secolo dell'Unità d'Italia. [...] Va dato atto al regista di essere stato il meno "accademico" possibile [...]". (G. Rondolino, "Catalogo Bolaffi del Cinema Italiano 1956/1965").
MUSICHE DIRETTE DA: PIER LUIGI URBINI.
UN TESTO DI CARLO ALIANELLO
Attore | Ruolo |
---|---|
Nando Angelini | Capitano Pietro G. B. Spangaro |
Ignazio Balsamo | Colonnello Pallavicino |
Luigi Borghese | Tenente De Laureniis |
Leonardo Botta | Menotti Garibaldi |
Vittorio Bottone | Vittorio Emanuele Ii |
Piero Braccialini | Giuseppe Mazzini |
Gino Buzzanca | Padre Di Rosa |
Sveva Caracciolo D'Acquara | La Regina Maria Sofia |
Carlo Gazzabini | Giuseppe Sirtori |
Amedeo Girard | Generale Landi |
Armando Guarnieri | Capitano D'Armi |
Franco Interlenghi | Giuseppe Bandi |
Philip Hartuys | Alexandre Dumas |
Gérard Herter | Giornalista Straniero |
Giuseppe Lo Presti | Litta- Modignani |
Franco Lantieri | Giuseppe La Farina |
Evaristo Maran | Francesco Montanari |
Tina Louise | Giornalista Straniera |
Marco Mariani | Maggiore Sforza |
Renato Montalbano | Capitano Annibale Lapini |
Ugo D'Alessio | Segretario |
Raimondo Croce | Francesco Ii |
Attilio Dottesio | Francesco Crispi |
Remo De Angelis | Giuseppe Missori |
Giovanni Petrucci | Fabrizio Plutino |
Giovanna Ralli | Rosa |
Renzo Ricci | Giuseppe Garibaldi |
Bruno Scipioni | Tenente Adolfo Faconti |
Wando Tress | Luigi Gusmaroli |
Paolo Stoppa | Nino Bixio |