Harry Potter e la Pietra Filosofale, 20 anni dall'uscita italiana: i numeri della saga di J. K. Rowling
Nel 20° anniversario dell'uscita italiana di Harry Potter e la Pietra Filosofale, a un paio di giorni dal suo ritorno in sala l'8 dicembre, celebriamo gli otto film della saga di Harry Potter, pietra miliare dell'intrattenimento cinematografico degli anni Duemila: esaminiamo alcuni numeri significativi di quest'epopea.
- Harry Potter, J. K. Rowling e le copie di Harry Potter, gli anni del trionfo
- La saga di Harry Potter: gli anni di Daniel, Emma e Rupert
- Harry Potter, le nomination all'Oscar della saga
- Harry Potter: gli stratosferici incassi della lunga saga
Nel giorno del 20° Anniversario dall'uscita italiana di Harry Potter e la Pietra Filosofale (che ritornerà al cinema dall'8 dicembre), ripercorrere la saga di Harry Potter, con gli otto lungometraggi che la compongono, è un po' rivivere una parte saliente dell'intrattenimento cinematografico che ha caratterizzato il primo decennio degli anni Duemila. Ci sarebbero tante maniere di guardare ancora a questo fenomeno nato dai romanzi di J. K. Rowling e portato al cinema dalla Warner Bros.: abbiamo scelto la strada dei numeri, che in un fenomeno di massa possono diventare significativi e simbolici per celebrare un trionfo. Copie vendute, biglietti staccati, anni dell'infanzia e dell'adolescenza, nomination. I numeri di quell'onda anomala che il maghetto più popolare del cinema riversò sul pubblico mondiale di piccoli e meno piccoli.
I film in questione, oltre a Harry Potter e la Pietra Filosofale (2001), sono Harry Potter e la camera dei segreti (2002), Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004), Harry Potter e il Calice di Fuoco (2005), Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2007), Harry Potter e il Principe Mezzosangue (2009), Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1 (2010) e Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2 (2011).
Harry Potter, J. K. Rowling e le copie di Harry Potter, gli anni del trionfo
Normalmente tutti associamo la saga di Harry Potter agli anni Duemila, ma in realtà la serie sotto forma di romanzo è partita nei Novanta. Il primo libro fu pubblicato nel giugno 1997 dall'editore Bloomsbury in Inghilterra, però la sua autrice Joanne Rowling aveva iniziato a scriverlo molto prima. Il germoglio dell'idea era stato piantato in un viaggio in treno nel 1990, mentre la prima stesura di "Harry Potter e la pietra filosofale" fu completata nel 1995. Bloomsbury non ci credeva troppo: pagò Joanne 2.500 sterline e stampò 500 copie del libro, distribuendone trecento nelle librerie inglesi. Suggerì anche il nome d'arte "J. K. Rowling", per rendere più ambigua l'identità dell'autore/autrice. Sono numeri che, col senno di poi e le centinaia di milioni di copie vendute nel mondo da questo ciclo fantasy, suonano quasi comici. Il romanzo sbarcò negli USA un anno dopo, per i tipi dell'editore Scholastic, che ne acquistò i diritti nella nostrana Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna. Il decollo non fu improvviso, ma progressivo: sulle prime c'era una difficoltà, in pubblico e critica, nel vedere le avventure di Harry al di là della nicchia delle produzioni solo indirizzate all'infanzia. Il passaparola e qualche critico più accorto trasformarono però lentamente la serie in un fenomeno, prima piccolo, via via sempre più planetario.
Per il 1999, quando ormai il primo romanzo aveva venduto 300.000 copie nella sola Inghilterra ed erano già usciti il secondo e terzo volume del ciclo, J. K. Rowling vendette i diritti cinematografici alla Warner Bros., dando il via alle trasposizioni cinematografiche, con il primo ciak di Harry Potter e la Pietra Filosofale nella primavera del 2000. Ad oggi il primo romanzo, scommessa timida di Bloomsbury, ha venduto 120 milioni di copie...
La saga di Harry Potter: gli anni di Daniel, Emma e Rupert
Può sembrare scontato, ma è affascinante soffermarsi sull'idea che Daniel Radcliffe (Harry), Emma Watson (Hermione) e Rupert Grint (Ron) sono letteralmente cresciuti con i film della saga di Harry Potter. Quando entrarono nel set di Harry Potter e la pietra filosofale, con il primo ciak nel settembre 2000, avevano rispettivamente 11, 10 e 12 anni. A metà strada tra l'infanzia e l'adolescenza, sono diventati ragazzi e praticamente adulti sui set nel corso di un decennio. Hanno girato Harry Potter e i doni della morte Parte 1 e Harry Potter e i doni della morte Parte 2 per un anno e mezzo, tra il febbraio 2009 e il giugno 2010, compiendo nel corso delle riprese 20 anni (addirittura 21 nel caso di Grint). C'è da dire che la loro età reale non corrisponde perfettamente all'età dei personaggi, perché la maggiore complessità delle produzioni e i tempi più cadenzati di pubblicazione dei romanzi hanno fatto perdere quella magica sincronia, saltando qualche annata.
Harry Potter, le nomination all'Oscar della saga
No, la saga di Harry Potter ha vinto l'Oscar solo nel cuore dei suoi tanti fan, ma nessuno della troupe ha mai stretto in mano una statuetta. Gli Oscar sono stati tuttavia sfiorati spesso dagli otto lungometraggi, anche nel reparto effetti visivi. Sono due i grandi nomi hollyoodiani a essersi distinti con più nomination. Non bisogna dimenticare che il tema principale di Harry Potter, nonché le musiche dei primi tre film, sono stati composti dal mitico John Williams, nominato per le colonne sonore appunto di La pietra filosofale e Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Il prodution designer Stuart Craig, al quale andò l'arduo compito di tradurre in scenografie l'immaginazione della Rowling sulla carta, ottenne una nomination col primo film, col quarto Harry Potter e il Calice di Fuoco e con la bilogia conclusiva dei doni della morte.
Harry Potter: gli stratosferici incassi della lunga saga
Concludiamo con i numeri che fanno più girare la testa, quando si parla di Harry Potter: le cifre degli incassi mondiali di ciascun capitolo. La palma della più alta performance al boxoffice spetta a Harry Potter e i Doni della Morte Parte 2 (2011), con 1.342.000.000 di dollari raccolti in tutto il mondo, mentre la performance (relativamente) più debole è stata quella di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004), con "appena" 797.000.000. Calcolando però che nessun capitolo è costato meno di 100-150 milioni, perché parliamo di veri e propri blockbuster, il miglior rapporto tra budget e incassi è proprio quello della bilogia conclusiva: la Warner Bros. decise di girare i due film contemporaneamente, come se fossero un'opera sola, dividendola poi in due uscite distanziate di un anno. Insieme, i due Harry Potter e i doni della morte sono costati 250 milioni, per portare a casa la stratosferica cifra di 2.320.000.000. Cumulativamente, la saga di Harry Potter ha incassato più o meno 7.780.000.000 dollari, confermandosi come una delle più remunerative e amate di sempre, da più fasce di pubblico.