LA TRAMA DI MEN IN BLACK
Men in Black è un film del 1997 diretto da Barry Sonnenfeld. James Edwards (Will Smith) è uno scapestrato agente di polizia di New York. Dopo aver intrapreso un rocambolesco inseguimento per arrestare un sospettato dotato di abilità eccezionali, che profetizza l’imminente distruzione del pianeta Terra, James cerca un confronto con i suoi superiori. Nessuno, ad eccezione della anatomopatologa Laurel Weaver (Linda Fiorentino), sembra credere al suo incredibile racconto. Ma i sospetti di James si rivelano fondati di lì a poco, grazie all'arrivo del misterioso agente K (Tommy Lee Jones), delegato dell’organizzazione segreta Men in Black (MiB). K, infatti, sembra credere al poliziotto e, dopo aver cancellato la memoria della Weaver, chiede a James di collaborare per far luce sulle reali intenzioni del criminale che si rivela essere un alieno. Dopo aver assistito all’incontro con Jeebs (Tony Shalhoub), un extraterrestre che gestisce una gioielleria sotto mentite spoglie, James è frastornato dal dover ammettere l’esistenza di un mondo segreto di alieni che popolano il pianeta.
Colpito dalle sue doti, K invita Edwards ad arruolarsi nei MiB nonostante le proteste del capo Z (Rip Torn). Mentre James abbandona il suo nome per adottare lo pseudonimo J, un disco volante si schianta sui campi del contadino Edgar (Vincent D’Onofrio), il quale viene ucciso dall'alieno che prende possesso del suo corpo. J e K sono incaricati di indagare sul caso e i due agenti decidono di far visita alla moglie di Edgar, Beatrice (Siobhan Fallon Hogan), per scoprire di più sull'invasore. Dopo aver cancellato i ricordi della donna, così da non mettere in pericolo l’organizzazione, K intuisce che l’alieno fa parte della violenta razza delle Piattole. Nel frattempo Edgar si reca in un ristorante per uccidere Rosenburg (Mike Nussbaum), un ricco gioielliere che si rivela essere uno dei nobili della casata aliena degli Aquilliani. A seguito dell'omicidio, la situazione precipita velocemente e a K e J non resta che chiedere aiuto al carlino alieno Frank per fermare Edgar...
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RECENSIONE
"Il jolly di 'Men in black', a parità di furberia tecnologica con altri titoli similari, è proprio quello di invertire i generi, premettendo che nella realtà di oggi tutto può accadere, per cui queste viscide creature, che preparano la presa del potere sotto spoglie umane, abitano in realtà, e non a caso, a Manhattan, regno del problema dell'immigrazione. Perché non quella degli alieni, tornati oltretutto cattivi e prepotenti come negli anni '50? Pensare che perfino Stallone e il miliardario conservatore Newt Gingrich potrebbero essere dei loro potrebbero rivelarsi combinazioni di riprese dal vivo pupazzi animati ed effetti computerizzati. Mescolate con la promozione multinazionale e avrete un divertimento all'americana puro, da consumare senza complessi di colpa europei". (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 4 ottobre 1997)"Lo strano 'blockbuster' di Sonnenfeld rivolta tutto con il suo humour sovversivo, il suo gusto derisorio, la capacità di creare un mondo allucinatorio in una New York futurista e high-tech. Malgrado l'enorme successo di cassetta ottenuto in America, 'Men in Black' non è il 'pop corn movie' per un pubblico di bocca buona. La sceneggiatura non si preoccupa più di tanto della coerenza narrativa, questo è vero: però schiera una quantità di trovate e di gag sufficienti per tre film diversi. Apprendiamo, ad esempio, che alcuni degli alieni infiltrati tra noi sono Sylvester Stallone, Michael Jackson e Elvis, che però adesso è tornato nelle galassie. Oppure che le microonde e la liposuzione sono brevetti alieni. E anche che la verità, nella carta stampata, si trova soltanto sui tabloid scandalistici. Quasi inutile commentare la qualità superiore degli effetti speciali, va spesa una parola, invece, per l'ottimo assortimento dei protagonisti: Tommy Lee Jones freddo e compassato, esuberante Will Smith che ricordano da vicino la vecchia coppia Nick Nolte - Eddie Murphy. Quanto a Linda Fiorentino, qui nella parte della patologa che seziona extraterrestri sul tavolo anatomico ha un sex-appeal che fa di ogni sua sortita sullo schermo una partecipazione straordinaria". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 7 ottobre 1997)"Ispirato a una fortunata serie di fumetti, con alle spalle un produttore esecutivo che si chiama Steven Spielberg, 'MIB - Men in black' fa dell'ironia e della caricatura la sua arma vincente, e la sua satira nei confronti della vita americana trova l'elemento di fusione nell'accostamento di un umorismo sferzante all'ostentazione di effetti speciali. Come se i cartoni animati fossero travasati in un film con attori in carne e ossa. Formula indovinata. Come quando il 'western-spaghetti' si tinse di rosa. Sopravvivendo a sé stesso e imboccando la strada giusta". (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 19 novembre 1997)"Singolare, vivace, a tratti spiritoso fumetto fantastico, prodotto da mastro Spielberg, frizzante nella prima parte e in verità un po' corto di trovate nella seconda, che si lascia gustare sia per l'intelligente ironia sia per gli straordinari effetti speciali. I due simpatici protagonisti giocano a fare i Blues Brothers, perdendo inevitabilmente il confronto con gli irresistibili originali". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 23 febbraio 2001)
CURIOSITÀ SU MEN IN BLACK
Agli Oscar del 1998, il film si aggiudicò il premio per ‘Miglior trucco’. Men in Black si guadagno ben tre Saturn Awards come ‘Miglior film di fantascienza’, ‘Miglior attore non protagonista’ (Vincent D’Onofrio) e 'Miglior colonna sonora’.
Il film ha avuto due sequel: Men in Black 2 (2002) e Men in Black 3 (2012). Nel 2019, inoltre, è stato rilasciato uno spin-off della saga dal titolo Men in Black: International. Il ruolo dell’agente K era stato inizialmente offerto a Clint Eastwood. La pellicola è basata sull’omonima serie di fumetti creata da Lowell Cunningham.
INTERPRETI E PERSONAGGI DI MEN IN BLACK
PREMI E RICONOSCIMENTI PER MEN IN BLACK
Oscar - 1998
Ecco tutti i premi e nomination Oscar 1998
- Premio miglior trucco
- Candidatura migliore colonna sonora originale per un film musicale o commedia a Danny Elfman
- Candidatura migliore scenografia
Golden Globe - 1998
Ecco tutti i premi e nomination Golden Globe 1998
- Candidatura miglior film musicale o commedia
BAFTA - 1998
Ecco tutti i premi e nomination BAFTA 1998
- Candidatura migliori effetti speciali