Woody Allen compie 80 anni: la lista delle sue cose preferite
Ha scritto e diretto poco meno di 50 film dal 1966 a oggi.
Poco meno di cinquanta film scritti e diretti dalla metà degli anni 60 a oggi rappresentano un patrimonio culturale di valore inestimabile. Woody Allen, all'anagrafe Allan Stewart Konigsberg, ha sempre lavorato per convogliare da qualche parte l'ansia, la nevrosi, l'ipocondria e il pessimismo che lo attanagliano dall'adolescenza. La scrittura è stata la sua salvezza e il fatto che possedesse una raffinata vena umoristica ha permesso a tutti noi di ridere apprezzando le sue riflessioni sulle debolezze dell'essere umano, di cui si è sempre fatto genuino portatore e esilarante interprete. Tra ebraismo, musica jazz e New York, Allen ha filosofeggiato nei film comici, nelle commedie sofisticate e nei drammi da lui messi in scena che hanno subito l'influenza delle opere scritte, visive e musicali da lui predilette.
Il suoi libri preferiti
- "Il giovane Holden" di J.D. Salinger
"Avevo 18 anni quando lo lessi. Risuona sempre nelle mie fantasie su Manhattan,
l'Upper East Side e New York in generale"
- "The World of S.J. Perelman" di S.J.
Perelman
"È l'uomo più divertente che io conosca, qualunque sia il mezzo di
espressione, Tv, teatro, prosa, cinema o cabaret. Nessuno mi fa ridere più di lui"
- "Memorie dell'aldilà" di Joaquim Maria Machado de
Assis
"Mi ha scioccato scoprire quanto fosse affascinante e divertente. Non
potevo credere che questo scrittore fosse vissuto così tanto tempo fa, sembra che abbia
scritto il libro ieri. Moderno e divertente, un originalissimo lavoro"
- "Elia Kazan: A Biography" di Richard Schickel
"È il miglior libro dello showbusiness che abbia letto. Scritto con maestria racconta di
un meastro del cinema con cui sono cresciuto quando volevo diventare un filmmaker"
I suoi film preferiti
- Ladri di biciclette di
Vittorio De Sica
- I 400 colpi
di François Truffaut
-
8 1/2 di Federico Fellini
-
Amarcord di Federico Fellini
-
Quarto potere di Orson Welles
- Il fascino discreto della
borghesia di Luis Buñuel
-
Orizzonti di gloria di Stanley
Kubrick
- La grande illusione di
Jean Renoir
-
Rashomon di Akira Kurosawa
-
Il settimo sigillo di Ingmar
Bergman
La sua musica preferita
"Da tutta la vita sono un grande fan del jazz" ha racconta Allen nel 2010 a Village Voice. "Mi piace anche il jazz moderno, ma il mio preferito è quello tradizionale di New Orleans, in tutta la sua qualità primordiale, semplicità e immediatezza. È quel tipo di jazz che resta con me tutto il tempo per la piacevolezza dell'ascolto. Il jazz moderno è meno piacevole, non meno grandioso, ma con le armonie complicate richiede maggiore concentrazione". Per saperne di più sull'argomento, si può recuperare il documentario Wild Man Blues del 1997 di Barbara Kopple che è la cronistoria del tour europeo di Woody Allen come clarinettista, insieme alla Eddy Davis New Orleans Jazz Band.
Un ultimo suggerimento: recuperare il film Il dormiglione
del 1973 in cui Allen interpreta un uomo criogenicamente
addormentato che si risveglia duecento anni dopo in un futuro distopico. Oltre al fatto che il
genere sia attuale in questi anni, si ride molto per la comicità slapstick e le geniali battute
volte a farsi beffe tanto del presente dell'epoca quanto del futuro con le sue derive sociali.
Qui sotto una clip del film.