Il giovane Serafino Fiorin, pastore del gregge dell'avido zio Agenore e della bonaria zia Gesuina, dopo essere tornato dal servizio militare, congedato anzitempo per "insufficienza mentale", rivede una sua giovane cugina, Lidia, e ne diventa l'amante. Nel frattempo, ha modo di incontrare anche Asmara uno strano tipo di prostituta, madre di quattro bambini con la quale riallaccia una relazione. Quando la zia Gesuina muore d'infarto, Serafino, che era il suo prediletto, si trova erede di tutti i suoi beni e comincia a beneficare i suoi amici con generosità dando l'impressione di voler dilapidare il patrimonio fra la costernazione di suo zio Agenore che riesce a farlo interdire.
"Qua e là Germi accentua il ritmo, accelera i tempi di esecuzione, ridà al racconto quell'andazzo di suite che ricorda (...) certe sequenze di 'Sedotta e abbandonata'. (...) Azzeccata la scelta di Celentano che assicura al film disinvolta scioltezza, centrando ogni gesto, ogni atteggiamento, in un gioco mimico d'insospettata maturità. Con Urzì che qui conferma le sue doti di caratterista."(G. Napoli, "Film Mese", 23-24 dicembre 1968)
- GRAN PREMIO AL FESTIVAL DI MOSCA 1969.- REVISIONE MINISTERIALE NOVEMBRE 1998.
DALLA CANZONE OMONIMA DI ADRIANO CELENTANO
Attore | Ruolo |
---|---|
Adriano Celentano | Serafino Fiorini |
Ermelinda De Felice | Zia Armida |
Saro Urzì | Zio Agenore/Padre |
Francesca Romana Coluzzi | Asmara |
Ottavia Piccolo | Lidia |
Amedeo Trilli | L'Oste |
Luciana Turina | Una Zia |
Natale Nazzareno | Silio |
Oreste Palella | Avvocato Dell'Accusa |
Gino Santercole | Caporale |
Gustavo D'Arpe | Medico Militare |
Pietro Gerlini | Brigadiere |
Giosuè Ippolito | Rocco |
Benjamin Lev | Armido |
Nerina Montagnani | La Nonna |