Emmy 2023: I numeri, i record, le sorprese e tante altre curiosità
Quali sono le serie tv con più candidature? Quali i record e le sorprese della 75esima edizioni? E quali i titoli e gli interpreti snobbati dalla Television Academy.
La nomination all'Emmy è il coronamento di una carriera per un attore e qualunque altro professionista coinvolto nella realizzazione di una Serie TV. Stiamo parlando di migliaia di persone, e in un momento in cui gli standard sono elevatissimi e le produzioni di qualità abbondano su una moltitudine di piattaforme, capirete che il risultato non è così scontato. E anche quando sembra esserlo, non sempre le cose vanno come ci si aspetta. Questo per dire che gli entusiasmi di queste ore sono più che giustificati, come lo sono le tante disquisizioni, per un momento che celebra un anno di storie e riconosce (prima di premiare, la ciliegina sulla torta) gli enormi sacrifici di chi a quelle storie ha dato vita. Poche ore dopo l'annuncio dei candidati ai 75esimi Primetime Emmy Awards, il più prestigioso dei premi televisivi, eccoci qui per una lunga serie di considerazioni interessanti e anche curiose. Perché quella lista non è semplicemente una lista e alcuni di quei titoli e nomi hanno già fatto la storia.
Emmy 2023 in numeri: Le serie tv più nominate
È l'appena concluso drama di HBO Succession ad accumulare il maggior numero di nomination all'edizione di quest'anno degli Emmy. Ben 27. Due in più rispetto al bottino dello scorso anno ma non il miglior risultato di sempre in una singola edizione, primato che rimane a Il Trono di Spade, nel 2019 candidato 32 volte. Il resto del podio è occupato da altre due serie di HBO: The White Lotus e The Last of Us, rispettivamente con 24 e 23 nomination. Seguono la comedy di Apple TV+ Ted Lasso con 21, il dramedy di Prime Video La fantastica signora Maisel con 14 e la comedy di FX The Bear con 13, ex aequo con Lo scontro e Dahmer di Netflix. Succession fa molto di più. Non era mai successo che tre attori protagonisti della stessa serie fossero nominati simultaneamente - Brian Cox, Jeremy Strong e Kieran Culkin. Con le donne, invece, si è verificato diverse volte, sin dagli anni '80 con Cuori senza età e nel 2005 con Desperate Housewives. Nel frattempo, la serie di Jesse Armstrong raggiunge quota 75 nomination complessive (il record per una serie è ancora una volta de Il Trono di Spade con 160) ed è la favorita per la vittoria dopo i trionfi come miglior serie drammatica nelle due stagioni precedenti.
HBO batte Netflix, di nuovo
HBO si conferma la casa delle migliori serie tv. Quest'anno, insieme con il servizio streaming Max, le nomination raccolte sono state 127, contro le 103 del suo principale competitor, Netflix. Lo scorso anno, tuttavia, erano state di più, 140 (105 per Netflix). Se per quest'ultimo la differenza la fanno la sorpresa Lo scontro e i fenomeni Dahmer e Mercoledì, HBO raggiunge lo straordinario traguardo di avere quattro sue produzioni - Succession, The White Lotus, The Last of Us e House of the Dragon, in Italia tutte disponibili in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW - candidate come miglior serie drammatica. Ovvero la metà dei nominati nella categoria regina. Non accadeva da oltre trent'anni, ovvero da quando nel 1992 NBC vide nominate le sue L.A. Law, Law & Order, Quantum Leap e I'll Fly Away. Ironia della sorte, a vincere fu poi l'altra delle cinque, Un medico tra gli orsi di CBS. Al terzo posto di questa classifica si colloca Hulu con 64 nomination, spinta dall'ottimo risultato di Only Murders in the Building (11), seguita da una sempre più forte Apple TV+ (54), da Prime Video (42) e da Disney+ (40). Tra le reti broadcast, la migliore è ABC con 28 nomination.
Grandi prime volte
Per Mercoledì, una delle serie più nominate di Netflix (12), l'attrice Jenna Ortega ottiene la prima nomination della sua carriera, come migliore attrice protagonista in una comedy. Con i suoi 20 anni, è la seconda attrice più giovane a raggiungere questo risultato nella categoria (Patty Duke aveva 17 anni quando fu nominata per The Patty Duke Show), mentre solo altre due attrici latine avevano fatto altrettanto prima di lei - Rita Moreno nel 1983 per Dalle 9 alle 5, orario continuato e America Ferrera nel 2007 per Ugly Betty. Prima volta agli Emmy anche per Pedro Pascal, che di nomination ne cinquista ben tre - miglior attore protagonista in un drama per The Last of Us (per un attore latino non accadeva dal 1999), miglior guest star in una comedy per Saturday Night Live e miglior narratore per Patagonia: Life on the Edge of the World della CNN. Con lui fa la storia anche The Last of Us, prima serie live-action basata su un videogame a essere nominata nelle categorie principali, inclusa miglior serie drammatica. Prima nomination inoltre per la co-star Bella Ramsey e per la guest star Keivonn Montreal Woodard, che a soli 10 anni diventa il secondo attore più giovane di sempre il cui talento viene riconosciuto dalla Television Academy (il record rimane a Keshia Knight Pulliam, la quale aveva appena 6 anni quando nel 1986 fu nominata per I Robinson).
Continuando con The Last of Us, vale la pena sottolineare come sia l'episodio meno post-apocalittico della serie ad aver lasciato maggiormente il segno. Molto, molto tempo, la storia di due uomini che si trovano e si amano mentre il mondo cade a pezzi, è stato nominato per la migliore sceneggiatura, di Craig Mazin, e per la migliore regia, di Peter Hoar, così come sono stati nominati i suoi due protagonisti, Nick Offerman e Murray Bartlett.
Cos'è Jury Duty, la serie nominata come miglior comedy?
Una delle sorprese più grandi di questi 75esimi Primetime Emmy Awards è la nomination di Jury Duty come miglior comedy, accanto a colossi come Ted Lasso, La fantastica signora Maisel e Only Murders in the Building. La serie di Freevee, il servizio streaming gratuito di Amazon, è ai più sconosciuta, soprattutto in Italia. Racconta il funzionamento interno di un processo con giuria in America attraverso il punto di vista di Ronald Gladden, un appaltatore di San Diego che non è a conoscenza del fatto che la sua convocazione non è vera e che tutti tranne lui sono attori. Tra i nominati per la serie anche James Marsden, come miglior attore non protagonista in una comedy, lo sceneggiatore Mekki Leeper e i responsabili del casting. "Questa è probabilmente la dichiarazione più folle che abbia mai fatto: faccio parte di una serie tv nominata all'Emmy perché ho risposto a un annuncio su Craigslist", ha detto Gladden dopo la bella notizia.
I grandi esclusi
Come dicevamo, nonostante una certa flessibilità nel numero di nomination ammesse, non capita mai che ci sia posto per tutti. Tra i grandi esclusi di quest'anno si segnalano in ordine sparso Harrison Ford per la sua interpretazione nella comedy di Apple TV+ Shrinking, Elizabeth Olsen per la miniserie crime Love & Death e qualsiasi attore e altro professionista coinvolto nella serie più seguita della tv americana Yellowstone ma anche nello spin-off prequel 1923, inclusi i due protagonisti Harrison Ford e Helen Mirren ("Potete tenervi i vostri f*****i premi", aveva dichiarato l'ideatore Taylor Sheridan in una precedente occasione). La colossale Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha ottenuto 6 nomination ma solo in categorie tecniche, anche per i migliori costumi e il miglior trucco prostetico. E se questo può essere più o meno condivisibile, non può esserlo il fatto che non sia stato candidato alcun attore di House of the Dragon, inclusi Paddy Considine e Emma D'Arcy. Snobbate inoltre Atlanta e la sua stagione finale, Selena Gomez e Steve Martin per Only Murders in the Building, Emily Blunt in The English, Reservation Dogs (mai piaciuta particolarmente all'Academy) e il dramedy di Netflix Mo.
Altre curiosità sugli Emmy 2023
- Il compianto Ray Liotta ha ricevuto una nomination postuma per la sua interpretazione nella miniserie di Apple TV+ Black Bird;
- Congratulazioni alle attrici italiane Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco, entrambe nominate per la serie fenomeno di HBO The White Lotus come migliore attrice non protagonista in un drama;
- La leggenda di Hollywood Tim Burton riceve la sua prima nomination all'Emmy per la regia del primo episodio di Mercoledì;
- Le serie dell'universo di Star Wars raccolgono complessivamente 22 nomination. Si tratta di The Mandalorian (9), Obi-Wan Kenobi (5) e Andor (8). Le serie Marvel, invece, ne ottengono "solo" 6, contro le 20 dello scorso anno e le 39 del 2021;
- Cancellata da Paramount+ dopo una sola stagione, la musical comedy Grease: Rise of the Pink Ladies ha ottenuto due nomination per le sue coreografie;
- Timothée Chalamet ha ottenuto la sua personale nomination all'Emmy per una... pubblicità: Call Me per Apple TV+;
- L'ex presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama ha ricevuto anch'esso una nomination, per la docuserie di Netflix Working: Lavorare e vivere. Nominata anche la moglie Michelle Obama, per La luce che è in noi: Michelle Obama e Oprah Winfrey;
- Il nuovo cast di The Crown non è piaciuto alla Television Academy tanto quanto i due precedenti: Elizabeth Debicki, interprete della Principessa Diana, è l'unica candidata nelle categorie riservate agli attori, che in passato hanno fruttato alla serie di Netflix sette vittorie.