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BIOGRAFIA DI TONINO DELLI COLLI
Direttore della fotografia. A sedici anni comincia a lavorare a Cinecittà come assistente operatore di Ubaldo Arata e Anchise Brizzi, vere e proprie 'star' dell'epoca. Il suo esordio come direttore della fotografia è nel 1943 con 'Finalmente sì!' col regista ungherese Laslo Kish. Affina la sua arte con una lunga serie di film commerciali e di successo. Nel 1952 gira il primo film italiano a colori (Ferraniacolor) 'Totò a colori' di Steno. E' l'operatore dei grandi successi di Sergio Leone 'Il buono, il brutto e il cattivo' (1966) e 'C'era una volta il West' (1968) ed è capace di adattarsi alle esigenze creative di registi come Pier Paolo Pasolini, Dino Risi e Mario Monicelli. Ha interpretato se stesso nel film 'L'intervista' di Fellini. Ha vinto sei Nastri d'argento, nel 1965 per: 'Il Vangelo secondo Matteo' (1964) di Pasolini, nel 1968 per 'La Cina è vicina' (1967) di Marco Bellocchio, nel 1982 per 'Storie di ordinaria follia' (1981) di Marco Ferreri, nel 1985 per 'C'era una volta l'America' (1984), nel 1987 per 'Il nome della rosa' (1986) e nel 1998 per 'Marianna Ucria'. Ha vinto quattro David di Donatello, nel 1982 per 'Storie di ordinaria follia', nel 1987 per 'Il nome della rosa', nel 1997 'Marianna Ucria' e nel 1998 per 'La vita è bella'. Poco prima di morire ha ricevuto a Los Angeles il premio speciale alla carriera dall'Associazione americana dei direttori della fotografia. Vedovo, con un figlio giornalista, è morto a Roma nella sua casa dei Parioli per problemi cardiaci.