Charles Serking, poeta, vaga da una città all'altra dell'America, invitato a tenere discorsi o a recitare improvvisate composizioni su diversi argomenti. Si muove però a fatica e controvoglia: soltanto Los Angeles è il luogo ideale per una vita disordinata e senza schemi, come la sua. Los Angeles con il sole, il mare, i quartieri periferici, i bar dove è possibile nascondersi, evitare la realtà esterna e il contatto con gli altri. Così ogni giorno comincia e finisce con in mano una lattina di birra o una bottiglia di vino: in mezzo poco altro. Ora la nevrosi latente conduce Serking a violenti litigi con la ex moglie, che gli paga l'affitto di casa, ora un'illusoria ricerca della novità gli fa seguire una donna vista per strada fino a rimanerne egli stesso preda e vittima e a finire in prigione, ora un disperato bisogno di equilibrio esistenziale si riversa in poesie scritte di getto ad una arrugginita macchina per scrivere o annotate su foglietti il più delle volte destinati a perdersi.
"Immagini molto sincere, rappresentazione veritiera e autentica di un mondo di emarginati e degli ambienti in cui vivono, sono alla base di questo film di Marco Ferreri, che, forse più dei suoi precedenti, porta alle estreme conseguenze certe meditazioni pessimistiche dell'autore sulla vita e sul destino dell'uomo. Com'è noto, la figura del protagonista Serking è ispirata con notevole aderenza a quella di Charles Bukowski (...). Quanta arte (ossia materia capace di durare nel tempo) ci sia nelle opere di Bukowski è tanto difficile dire quanto lecito dubitarne. Con maggiore sicurezza si può invece affermare che, scegliendo tra i tanto racconti del nostro autore e corredandoli con alcune sue poesie, Marco Ferreri e il compianto Sergio Amidei hanno invece elaborato una sceneggiatura densa e compatta, che poi la regia dello stesso Ferreri ha visualizzato in un lirismo freddo e crudo, aspro e scontroso, senza margini di speranza o spiragli di salvezza. Serking e Cass, personaggi totalmente negativi, diventano così i prototipi di un mondo altrettanto negativo, in cui la sola certezza è il rifiuto delle regole costruite. Coerente con questa impostazione, Ferreri fa leva sulla bravura di un attore come Ben Gazzara, sul volto magnetico di Ornella Muti e sulla livida fotografia di Tonino Delli Colli per mostrare una schiera di uomini e donne perduti, quasi malati." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 91, 1981)
- NASTRO D'ARGENTO 1982 PER LA MIGLIOR REGIA.- DAVID DI DONATELLO 1982 PER LA MIGLIOR REGIA (MARCO FERRERI), MIGLIORE FOTOGRAFIA (TONINO DELLI COLLI), MIGLIORE SCENEGGIATURA (SERGIO AMIDEI E MARCO FERRERI), MIGLIOR MONTAGGIO (RUGGERO MASTROIANNI).
romanzo omonimo di Charles Bukowski (Ediz. Feltrinelli)
Attore | Ruolo |
---|---|
Ben Gazzara | Charles Serking |
Ornella Muti | Cass |
Susan Tyrrell | Vera, la bionda |
Tanya Lopert | Vicky, ex moglie di Charles |
Judith Drake | La vedova grassa |
Katia Berger | La ragazza sulla spiaggia |
Lewis E. Ciannelli | Poliziotto |
Roy Brocksmith | Barman |
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