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Film di Natale: 5 grandi classici che, quando sono usciti, sono stati dei flop!

Oggi li amiamo alla follia, eppure questi cult, quando sono usciti nei cinema, hanno fatto tutt'altro che scintille. Ecco 5 iconici film, perfetti per il rewatch natalizio, il cui debutto in sala è stata segnato da aspre critiche e disastri al botteghino!

Film di Natale: 5 grandi classici che, quando sono usciti, sono stati dei flop!

Natale è sinonimo di attività rigeneranti e piacevoli intrattenimenti. Tra questi, impossibile non citare il rewatch dei cosiddetti comfort-movies, rigorosamente in tema. Chi non ama rivedere i suoi classici natalizi preferiti, o semplicemente tenerli in sottofondo mentre si addobba l'albero o si prepara il cenone? La scelta è vastissima e, naturalmente, legata a gusti ed emozioni. Non tutti sanno, però, che ci sono alcuni tra i titoli più amati di questo periodo che, al momento della loro uscita, sono stati accolti in modo tutt'altro che caloroso.

Oggi sono dei grandi classici, ma hanno arrancato prima di ottenere i meritati consensi. Abbiamo selezionati 5 famosissimi film di Natale che hanno incontrato proprio questa sorte. Prima il fiasco al botteghino - o la stroncatura dei critici - e poi il successo internazionale presso il pubblico, fino a conquistare un posto di riguardo nella tradizione dicembrina.

Una Promessa è una Promessa (1996)

Partiamo dalla popolare commedia per famiglie con Arnold Schwarzenegger, diretta da Brian Levant e prodotta da Chris Columbus. Howard Langston è un padre distratto e stakanovista che dimentica di comprare al figlio Jamie (Jake Lloyd) il pupazzo Turbo-Man: giocattolo che desidera più di ogni altra cosa. Una Promessa è una Promessa non fu apprezzato dalla critica, che si scagliò contro le sequenze al limite del ridicolo e l'umorismo spesso infantile e sopra le righe.

Nei decenni successivi, tuttavia, il lungometraggio ha raccolto un ottimo seguito e la frecciata al compulsivo shopping natalizio è stata colta nel modo giusto. Schwarzenegger, grazie ai film Ivan Reitman girati negli anni precedenti (tra cui, I Gemelli), si era già cimentato con successo nella commedia e ha confermato di saperci fare.

L'amore non va in vacanza (2006)

Il gioiellino romantico diretto da Nancy Meyers, ad oggi, è un vero e proprio cult. Al punto che, mai come nell'ultimo periodo, si sono fatte insistenti le voci su un sequel in cantiere. L'amore non va in vacanza vede protagonisti Kate Winslet, Jude Law, Cameron Diaz e Jack Black. La star di The Reader (2008) interpreta Iris Simpkins, timida giornalista sfortunata in amore e ancora cotta del suo ex Jasper Bloom (Rufus Sewell). L’americana Amanda Woods (Diaz), pur essendo molto diversa dalla Simpkins, ha a sua volta il cuore spezzato, dopo aver scoperto che il suo fidanzato la tradisce.

Le due donne si conoscono casualmente online e decidono di scambiarsi le case per un po', per cambiare aria e fuggire dai drammi sentimentali. Amanda si ritrova così nella bucolica cittadina di Surray e Iris in un lussuoso villone losangelino. L’incontro con Graham (Law), fratello di Iris, sconvolge i suoi piani di tranquilla solitudine. Al tempo stesso, Iris s'imbatte nel compositore Miles (Black), in crisi con la fidanzata Maggie (Shannyn Sossamon).



Oggi è difficile da credere, ma tra la rom-com e la stampa non scattò affatto il colpo di fulmine. Il calore dell'iconico cottage di Iris né il fascino di Jude Law furono sufficienti per sventare le critiche. Le recensioni sottolinearono la prevedibilità della trama e anche il pubblico trovò la storia poco originale. Al contrario, è proprio la confortante linearità della vicenda che, col tempo, ha conquistato i cuori di milioni di persone. Rivedere The Holiday è come uscire con un gruppo di vecchi amici che non frequenti da un po', ma che conosci così bene da sentirti al sicuro e spensierato.

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La vita è meravigliosa (1946)

Qui tocchiamo un tasto dolente. Possibile che un film intoccabile come La vita è meravigliosa non sia stato apprezzato, al momento della sua uscita? Vulture ha nominato il cult con James Stewart il più grande film di Natale di tutti i tempi, eppure, al box office, fu un vero e proprio fiasco. Nonostante le cinque nomination al Premio Oscar (tra cui Miglior Regista per Frank Capra e Miglior Film), l'edificante storia senza tempo del generoso George Bailey lasciò i critici freddini.

"Il film si è semplicemente rifiutato di restare sullo scaffale - dichiarò Stewart a The Independent - Quelli che lo amavano, lo amavano molto, e devono averlo detto ad altri. Non lo avrebbero lasciato morire più di quanto l'angelo Clarence avrebbe lasciato morire George Bailey". La rinascita del film cominciò 30 anni dopo, quando Republic Pictures, nel 1974, fece scadere i diritti del film, consentendo ai canali TV americani di trasmetterlo ripetutamente e gratuitamente. In questo modo La Vita è Meravigliosa fu rivalutato e divenne sempre più popolare.

Mamma, ho riperso l'aereo: Mi sono smarrito a New York (1992)

Nessuno, probabilmente, si aspettava che il sequel avrebbe riscosso il monumentale successo del film originale. Ma nemmeno che il ritorno di Kevin McCallister (Macaulay Culkin) fosse accolto con tanto snobismo. Mamma ho riperso l'aereo: Mi sono smarrito a New York, nuovamente diretto da Chris Columbus, ha registrato incassi soddisfacenti, ma anche raccolto recensioni poco lusinghiere. Tuttavia, la fedeltà del pubblico ha premiato il secondo capitolo di disavventure del bambino più 'dimenticato' della storia del cinema. Alla luce del successo del primo film, quella somiglianza all'originale, criticata dalla stampa, si è trasformata in un punto di forza. E Columbus ha fatto di nuovo la sua magia.

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Il Grinch (2000)

Grinch è un termine entrato ormai nel linguaggio comune, per indicare chi è allergico alla magia delle feste e privo di spirito natalizio. La commedia fantasy diretta da Ron Howard, adattamento del libro per bambini del 1957 del Dr. Seuss, ha conquistato il pubblico grazie all'esilarante interpretazione di Jim Carrey. Ma, come questo elenco continua a ribadire e confermare, l'entusiasmo degli spettatori non sempre va di pari passo con la severità della critica.

Gli addetti ai lavori, in linea di massima, hanno mal digerito lo humor nero del film. Questo non ha tuttavia impedito a Il Grinch di affermarsi come uno dei classici irrinunciabili delle feste invernali. Il tono inquietante e persino spettrale, abbinato al tema dello spirito natalizio, ha creato un racconto in grado di risaltare rispetto a storie più tradizionali ed attirare un pubblico diversificato. Il Grinch, premiato con l'Oscar per il Miglior Trucco, incassò oltre 345milioni di dollari al botteghino internazionale (fu il sesto maggior incasso mondiale del 2000).



Il cast, oltre a Carrey, vantava la presenza di Christine Baranski, Taylor Momsen, Mindy Sterling e del Premio Oscar Anthony Hopkins come voce narrante. La frizzante magia e l'ironica leggerezza della storia hanno trasformato il film nella perfetta e non convenzionale favola di Natale, amata da grandi e piccini.

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