Oscar 2023: le cinque candidate come miglior attrice protagonista
Grande favorita per l'Oscar 2023 per la miglior attrice protagonista è la pluripremiata Michelle Yeoh grazie a Everything Everywhere All at Once, ma nella vita, e a Hollywood, nulla è mai certo, anche perché a darle del filo da torcere sono quattro fuoriclasse della recitazione.

- Ecco le 5 candidate agli Oscar 2023 nella categoria della migliore attrice protagonista
- Cate Blanchett: nomination all'Oscar 2023 per Tár
- Michelle Yeoh: nomination all'Oscar 2023 per Everything Everywhere All at Once
- Michelle Williams: nomination all'Oscar 2023 per The Fabelmans
- Ana De Armas: nomination all'Oscar 2023 per Blonde
- Andrea Riseborough: nomination all'Oscar 2023 per To Leslie
Cosa ci riservano le nomination agli Oscar 2023 per quanto riguarda le possibili migliori attrici protagoniste? Va detto innanzitutto che, differenza della categoria dei migliori attori protagonisti, le cinque candidate all'Oscar non sono tutte delle neofite, e nel favoloso gruppo c'è anche una vincitrice. Ciò non significa che chi non si è ancora aggiudicata l'Academy Award debba per forza sbaragliare la concorrenza, anzi sembra difficile che sia la premiata che le non premiate riescano ad affossare l'attrice malese di origini cinesi Michelle Yeoh, che i bookmaker, e non solo loro, danno per sicura destinataria della statuetta. In cinquina con lei ci sono comunque ottime attrici: una cubana, una britannica, una australiana e una americana, quasi a indicare che il talento può mettere radici ovunque.
Ecco le 5 candidate agli Oscar 2023 nella categoria della migliore attrice protagonista
- Cate Blanchett
- Michelle Yeoh
- Michelle Williams
- Ana De Armas
- Andrea Riseborough
Cate Blanchett: nomination all'Oscar 2023 per Tár
La divina Cate Blanchett, alias l'attrice con la pelle più bella del cinema contemporaneo, ha un ottimo rapporto con un certo trofeo dorato a forma di omino che si erge su un piedistallo cilindrico nero. Vincitrice come miglior attrice protagonista per Blue Jasmine di Woody Allen, la Galadriel della trilogia del Signore degli Anelli, è stata candidata per la prima volta, nella stessa categoria, nel 1999: il film era Elizabeth. Sempre per lo stesso riconoscimento ha avuto la nomination, nel 2008, per Elizabeth: The Golden Age, e, nel 2016, per Carol. Attenzione: Cate ha vinto anche come miglior attrice non protagonista: nel 2005 per The Aviator. Ha gareggiato poi nel 2007 per Diario di uno scandalo e nel 2008 per Io non sono qui, non arrivando all'Oscar. In Tár, Todd Fields le ha affidato un ruolo complesso e controverso, come già le è accaduto in più di un'occasione. Parliamo di Lydia Tár, celeberrima direttrice d'orchestra. Basterebbe la scena iniziale con una lunga intervista al personaggio a dimostrare il lavoro straordinario fatto dalla Blanchett, che riesce nella miracolosa impresa di rendere umana una donna capace di vampirizzare il prossimo e di sfruttare a suo piacimento il potere che ha sugli altri. Altre volte la sua Lydia è fredda e spietata, in un racconto sulla sopraffazione che procede incalzante.
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Michelle Yeoh: nomination all'Oscar 2023 per Everything Everywhere All at Once
Grazie ai Daniels e a Everything Everywhere All at Once, Michelle Yeoh ha avuto una rinascita, stregando in particolar modo pubblico e critica a stelle e strisce. L'eroina di una serie di ottimi film di arti marziali ha avuto l'intelligenza e lungimiranza di scegliere qualcosa di completamente diverso da La tigre e il dragone e simili, un po’ come aveva fatto con Miami Vice, del quale tuttavia non era protagonista. Questa volta Michelle non si limita ad essere il personaggio principale, ma arriva addirittura a interpretare numerose differenti versioni di sé, il che ha comportato un enorme sforzo e altrettanta concentrazione. La sua dedizione è stata universalmente riconosciuta, e puntuali sono arrivati il Golden Globe e lo Screen Actors Guild Award. E brava Michelle! E pensare che molti le dicevano, visti i 60 anni di età, che era tempo che andasse in pensione. E invece no, l'attrice ha accettato una parte che inizialmente era stata pensata per Jackie Chan, ha preteso che il suo personaggio si chiamasse Evelyn e ha certamente contribuito al bottino di candidature agli Oscar che il film si è conquistato: ben 11.
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Michelle Williams: nomination all'Oscar 2023 per The Fabelmans
E passiamo a un'altra talentuosa ed energetica Michelle: Michelle Williams. I nostalgici forse la ricorderanno nella serie tv per giovani adulti Dawson's Creek, ma da quei lontani tempi Michelle ha fatto una signora carriera e la sua partecipazione a un film è sempre garanzia di ottima qualità. A 42 anni, la Williams ha già ottenuto 5 candidature all'Oscar, due come non protagonista - per I segreti di Brokeback Mountain e Manchester by The Sea - e tre come protagonista: per Blue Valentine, Marilyn e, appunto, The Fabelmans. Nel film di Steven Spielberg Michelle Williams ha avuto il privilegio di interpretare l'adorata mamma del protagonista, alter ego dello stesso regista. L'ex signora Ledger è riuscita a costruire un personaggio femminile di una tenerezza infinita, ora malinconico e ora raggiante, una creatura che non possiamo non biasimare ma che si lascia amare per il suo essere di una spontaneità quasi sconcertante. Nonostante la super-favorita nella gara di questi Academy Awards sia la Yeoh, ci piacerebbe che vincesse la Williams, che ci ricorda le dive di una volta e che è perfetta per i ruoli di donna dolente. E anche per i cinecomic.
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Ana De Armas: nomination all'Oscar 2023 per Blonde
A chi le domandava di Blonde, Ana De Armas ha detto che il film le ha cambiato la vita. All'epoca gli Oscar 2023 erano ancora lontani, ma già si parlava di candidatura all'Oscar, e adesso che l'attrice cubana è in lizza per il più importante riconoscimento cinematografico, possiamo dire che è ben meritato. Ana ha studiato per mesi insieme al regista Andrew Dominik, dopo aver visto e rivisto i film con la Monroe, e per meglio raccontarla è partita dai propri traumi e dolori per poi abbracciare la tragica vita di Marilyn. Blonde, tratto dall'omonimo libro di Joyce Carol Oates, mostra il dietro le quinte dell'esistenza di MM e immagina i suoi sentimenti, le sue fragilità, i suoi crolli. La De Armas voleva rendere giustizia a Marilyn Monroe, e di notte la sognava e le parlava, e mentre girava la sentiva vicina, come se fosse scesa dal cielo per farle compagnia sul set. La sua performance è ottima, il suo lavoro sulla voce straordinario, così come l'arrendevolezza della sua Marilyn, che per sopravvivere non poteva permettersi di arrabbiarsi. La critica è stata severa con Blonde ma non con Ana, che merita l'Academy Award perché si è misurata con uno dei ruoli più difficili di sempre, rendendo accessibile la più grande icona femminile della settima arte.
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Andrea Riseborough: nomination all'Oscar 2023 per To Leslie
Gareggia infine, grazie al film low budget To Leslie, uscito in un numero ristretto di sale, Andrea Riseborough, che qualcuno ricorderà nei panni di Wallis Simpson nel film di Madonna W.E. - Edward e Wallis. Gli appassionati di serie tv, invece, la rammenteranno fra gli interpreti principali di ZeroZeroZero. La performance dell'attrice in To Leslie ha molto colpito le sue illustri colleghe e la "compagna di cinquina" Cate Blanchett, nonché attori del calibro di Edward Norton, tanto che alla fine è nato addirittura un "Movimento pro To Leslie". Era stata Andrea a chiedere sostegno per il film, cosa che ha messo in allarme l'Academy, preoccupata da eventuali proteste di alcuni illustri "esclusi". Per fortuna tutto si è risolto e l'attrice resta candidata all’Oscar. Nel film, diretto da Michael Morris, la Riseborough è una donna che vince alla lotteria ma si ritrova ben presto senza un soldo a causa dell'alcool e della droga, e quindi ricontatta il figlio che aveva abbandonato da piccolo. Probabilmente Andrea Riseborough non vincerà domenica 12 marzo, ma la sua nomination ha spinto e spingerà i cinefili a prestare la giusta attenzione a To Leslie.