Love Actually, il regista è pentito della mancanza di inclusività nel film
Richard Curtis, regista di Love Actually, oggi si pente di alcune scelte effettuate per la commedia romantica, come ad esempio la mancanza di inclusività.
Richard Curtis ha guidato la regia e la sceneggiatura di diversi classici come Love Actually e Notting Hill. Eppure oggi ha un forte rimpianto: si pente di non aver inserito più diversità nei suoi film romantici così come è pentito del body-shaming. Nell’arco della sua carriera, infatti, si è occupato non tanto della regia, ma più delle sceneggiature come in Quattro matrimoni e un funerale, Il diario di Bridget Jones e Yesterday.
Richard Curtis oggi si pente di alcune scelte in Love Actually
Intervistato da sua figlia, Scarlett, per il Times in occasione del Festival della Letteratura di Cheltenham, Richard Curtis ha riflettuto su alcune scelte sbagliate relative ai suoi film come ad esempio Love Actually. Pur essendo uno dei film romantici più amati ancora oggi dal pubblico soprattutto durante le vacanze di Natale, il regista è consapevole che le battute sul peso relative al personaggio di Natalie oggi non avrebbero avuto margine d’azione. Più volte, infatti, Natalie è stata presa di mira per il suo fisico.
Ricordo quanto fossi sconvolto cinque anni fa quando mia figlia Scarlett mi disse: Non potrai mai più usare la parola 'grasso'. E aveva ragione. Penso di essere stato distratto, quelle battute non sono più divertenti, ma non l'ho fatto con malignità. Penso di essere stato poco attento e non così intelligente come avrei dovuto essere.
Oltre alla critica sul body shaming, i film di Richard Curtis sono stati criticati anche per la poca diversità. A tale proposito, il regista ha dichiarato: “Mi sarebbe piaciuto essere un po’ più avanti coi tempi. Immagino che arrivando da una scuola e da un gruppo di amici universitari molto poco diversificati, ho pensato che non avrei saputo come scrivere quelle parti. Sono stato solo stupido e ho sbagliato a riguardo. Avevo l’impressione che io, il mio direttore del casting e i miei produttori non guardassimo oltre certe questioni”. Soltanto un anno fa, Curtis aveva affrontato lo stesso tema rivelando che, se potesse tornare indietro, avrebbe sicuramente aggiunto maggiore diversità al cast di Love Actually.