Guardiani della Galassia Vol. 3, James Gunn spiega perché sarà diverso dai precedenti
A detta di James Gunn, il Vol. 3 di Guardiani della galassia sarà diverso dai film precedenti e ha spiegato il perché.

James Gunn saluterà i suoi Guardiani della Galassia con il Vol. 3 e ha spiegato in che modo questo terzo (e probabilmente ultimo) capitolo si differenzierà dai precedenti. Il regista ha concluso la sua parentesi in casa Marvel e si prepara ad una nuova avventura, in qualità di CEO, in casa DC. Ma, riflettendo sul terzo film dei Guardiani della Galassia in arrivo al cinema a maggio 2023, ha rivelato cosa lo differenzierà dai due precedenti. Oltre ad essere l’ultimo, s’intende.
Guardiani della Galassia Vol. 3, come si differenzierà dai precedenti secondo James Gunn
I Guardiani della Galassia hanno vissuto moltissime avventure nella precedente Infinity Saga dell’universo Marvel e dato un importante contributo nella lotta contro Thanos. Ma a rendere particolarmente differente questo terzo capitolo, a detta di James Gunn, sono le emozioni. Peter Quill, ad esempio, è il personaggio assegnato a Chris Pratt e, pur non essendo cresciuto sulla Terra, è il più umano di tutti, estremamente vulnerabile, ricco di difetti e di emozioni, con le quali dovrà fare i conti nel terzo film della trilogia. In una recente intervista con Fangando, James Gunn ha cercato di spiegare come quest’ultimo capitolo per la galassia sarà differente dai precedenti e perché:
Pensiamo al Vol. 1 come incentrato sulla madre, il Vol. 2 invece sul padre. Il Vol. 3 riguarda se stessi e venire a patti con ciascuno di queste situazioni. Nel primo film Peter Quill fa i conti con la relazione con la madre, che è la persona che ha amato di più al mondo. Nel secondo film invece lavora sul rapporto con il padre. Quello che pensava di volere non era quello che realmente voleva. E quello che aveva era migliore di quello che pensava fosse. I problemi del padre di Peter erano abbastanza evidenti fin da principio e, dato che ha avuto i suoi momenti sia con Ego che con Yondu, si sente come se fosse finalmente pronto per andare avanti. Il terzo riguarda l’accettazione di se stessi. Chi siamo veramente? E come ci sentiamo con noi stessi? Mantis lo dice anche una volta nel film: la maggior parte di loro non si piace molto. Tutti hanno problemi con se stessi. Nebula ha problemi con se stessa. Peter Quill ha problemi con se stesso. Mantis, Kraglin: lo fanno tutti. E Rocket soprattutto. Quindi penso che sia di questo che parla questo film, al di sopra e al di là di qualsiasi altra cosa.
A detta di James Gunn, la vera sfida di questo terzo film per i Guardiani è “arrivare ad accettare se stessi”. Il cast ancora una volta rilancia Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, Vin Diesel e Bradley Cooper per un’ultima avventura nella galassia con il team Marvel.