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BIOGRAFIA DI SHIA LABEOUF
Figlio unico di Shayna Saide, ballerina di origine ebraica diventata in seguito designer di gioielli, e di Jeffrey Craig LaBeouf, veterano di guerra di origini francesi,
Shia Saide LaBeouf cresce in California ricevendo le dottrine di entrambe le religioni dei genitori (ha avuto sia il battesimo cristiano che il Bar Mitzvah). Trascorre un'infanzia serena ("mio padre e mia madre erano strani, vivevano come hippie ma mi volevano bene") nonostante i permanenti problemi economici della famiglia che portano al divorzio dei genitori. La vivacità del suo carattere lo convince ad esibirsi nei locali del quartiere come cabarettista, a soli 10 anni, per raggranellare qualche soldo. Viene a sapere che un amico recita in un piccolo ruolo nella serie La signora del West e decide di cercarsi un agente sull'elenco delle Pagine Gialle.
Ottiene un colloquio portando uno dei suoi monologhi da cabaret e viene inserito nel catalogo di attori dell'agenzia.
A questo punto inizia a fare provini.
Dal 1998 al 2000 viene ingaggiato in piccole produzioni e fa comparsate in serie TV, alcune meno note come
Il tocco di un Angelo, altre molto note come
X-Files e
E.R. - Medici in prima linea. Il salto di qualità arriva quasi subito con
Even Stevens della
Disney che lo vede protagonista di tutti i 66 episodi
fino al 2003, una serie TV che gli permette di vincere un Daytime Emmy Award. Arrivano immediatamente ruoli minori in film maggiori.
Tra il 2004 e il 2006 è nel cast di
Io, Robot,
Constantine e
Guida per riconoscere i tuoi santi di
Dito Montiel in cui interpreta lo stesso Montiel da giovane (la versione adulta è a carico di
Robert Downey Jr.). L'anno successivo, a 20 anni, si mette in risalto in modo più convincente come protagonista assoluto del thriller
Disturbia. Ancor prima che il film esca nelle sale,
Michael Bay lo ingaggia per Transformers. Il ruolo è modesto, ma il film sfonda al box office mondiale facendo di lui una giovane star.
Arrivano titoli che sono scavati nella memoria degli spettatori da prima che
LaBeouf nascesse.
Steven Spielberg lo vuole accanto
Harrison Ford in
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, così come
Oliver Stone sceglie lui per affiancarlo a
Michael Douglas in
Wall Street - Il denaro non dorme mai. Dopo
Transformers - La vendetta del caduto e
Transformers 3, Shia vira le proprie scelte su film più drammatici anche se con un minimo richiamo commerciale garantito. Recita accanto a
Tom Hardy, Jessica Chastain e Gary Oldman in
Lawless (2012) ed è diretto da
Robert Redford in
La regola del silenzio (2012). Per ottenere una parte in
Nymphomaniac (2013)
spedisce a Lars von Trier un video in cui fa sesso con la sua ragazza (notizia da lui stesso confermata).
Comincia intanto ad emergere in lui un senso di ribellione artistica che lo porta ad esibirsi in performance dal vivo sperimentali. In una di queste si presenta seduto su una sedia, immobile e silente in una stanza mentre il pubblico pagante entra uno per volta accomodandosi di fronte a lui. Nel 2012 gira il suo quinto cortometraggio da regista, Howard Cantour.com, che gira molti festival finché non viene accusato di plagio.
LaBeouf conferma di aver copiato e si scusa. Nel 2014 per immedesimarsi al meglio nel personaggio del soldato
Boyd Swan in
Fury (2014),
per tutto il tempo delle riprese (quattro mesi) non si fa la doccia né lava i suoi indumenti. Inoltre, ritenendo troppo finta la cicatrice sul volto creata dal truccatore, se ne procura una da solo impedendole di rimarginarsi e riaprendola ogni giorno. Il 2015 segna il ritorno alla collaborazione
con Dito Montiel che lo dirige in
Man Down, dramma post-apocalittico in cui interpreta un ex marine alla ricerca del figlio.