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BIOGRAFIA DI LEOPOLDO TRIESTE
Attore, autore e regista teatrale. In gioventù si dedica al teatro grazie ad alcune commedie brillantemente interpretate fra cui 'La frontiera' (1945), 'Cronaca' (1946) ed 'N.N.' (1947). Nell'immediato dopoguerra viene attratto dal lavoro di sceneggiatore cinematografico. Firma i copioni di 'Gioventù perduta', 'I fuorilegge', 'Febbre di vivere' e 'I falsari'. A scoprirlo come attore cinematografico - dopo il debutto, nel 1946, accanto a Vittorio Gassman in 'Preludio d'amore', di Giovanni Paolucci - è Federico Fellini, che gli fa interpretare 'Lo sceicco bianco' (1952) e 'I vitelloni' (1953). L'incontro con Fellini lo induce a diventare attore a tempo pieno - anche se con due esperienze da regista 'Città di notte' (1956) e 'Il peccato degli anni verdi' (1960) - carriera che onora con oltre cento interpretazioni in circa mezzo secolo di attività. Fra le pellicole da ricordare, 'Il giudice ragazzino' (1994), 'Marianna Ucria' (1997), 'L'uomo delle stelle' (1996, David di Donatello e Nastro d'argento come miglior attore non protagonista), fino ai più recenti 'Il consiglio d' Egitto' (2001) e 'Il ritorno di Cagliostro' (2002) di Ciprì e Maresco. Sul set de 'Lo sceicco bianco' conosce Alberto Sordi con il quale inaugura un fortunato sodalizio che sfocia nella realizzazione di nove pellicole fra le quali 'Un americano a Roma' (1954), 'Un giorno in pretura' (1954), 'Il moralista' (1959), 'Il medico della mutua' (1968) e 'Il marchese del Grillo' (1981). Nel frattempo, consolida la collaborazione anche con Stefania Sandrelli. Al suo fianco in 'Divorzio all'italiana' (1961), 'Sedotta e abbandonata' (1964) e per l'ultima volta nel 1989 in 'Stradivari', di Giacomo Battiato. Nel corso della sua carriera lavora anche con diversi registi stranieri: Francis Coppola (nel 'Padrino parte II'), Stanley Kramer, Charles Vidor e Renè Clement. Grazie alle sue capacità artistiche, Trieste appare spesso anche in televisione: 'Signora Ava', 'Don Giovanni in Sicilia', e 'Quo vadis?' sono alcuni degli sceneggiati interpretati. Da ultimo interpeta anche 'Il cane di terracotta', nell'ambito della serie tv del commissario Montalbano. Negli ultimi tempi , dopo una vita spesa per il cinema, si riavvicina al teatro, scrivendo un paio di commedie. Muore, stroncato da un infarto, al Policlinico 'Umberto I' di Roma.