LA TRAMA DI LEGAMI DI FAMIGLIA
Il costruttore napoletano Vincenzo Maresca ha dominato la sua famiglia con la sua forte personalità e la sua ossessiva religiosità. Quando la malattia di sua moglie Lucia fa riunire al suo capezzale i figli, è l'occasione in cui si rivivono i "legami di famiglia". Soprattutto il figlio Marco, che ha molto sofferto per la separazione dei genitori, si rende conto di quanto il desiderio di vedere riunita la sua famiglia abbia condizionato in maniera nevrotica tutta la sua vita.
RECENSIONE
"Situazione tipica da film americano ambientato intorno al tacchino del Ringraziamento, ma esasperata con stridore partenopeo. Dietro il fiele di Massimo Ranieri risuona l'urlo di Gide ('Famiglie, io vi odio!'), che si acquieta dolente sotto il cappotto degli occhi di Claudio Bigagli". (Alessio Guzzano, 'City', 2 dicembre 2002)"Pur senza un momento di vera invenzione, e con conflitti un po' troppo schematici tra personaggi troppo stereotipati, il film si lascia guardare e ha uno sguardo acre sulla famiglia davvero inconsueto tra i registi italiani. Efficace (e importante anche come elemento di racconto) la musica di Crivelli. Ma la cosa migliore sono i sobri duetti fra due vecchie volpi come Capponi e la Danieli". (Emiliano Morreale, 'Film Tv', 3 dicembre 2002)
CURIOSITÀ SU LEGAMI DI FAMIGLIA
FILM REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
INTERPRETI E PERSONAGGI DI LEGAMI DI FAMIGLIA