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BIOGRAFIA DI AGE
Soggettista e sceneggiatore. Inizia a lavorare come giornalista prima di firmare la sua prima sceneggiatura: "I due orfanelli" di Mario Mattoli. Inizia nel 1952 a collaborare con Scarpelli formando un sodalizio che li vede protagonisti della grande commedia italiana degli anni '60 e '70. Le loro sceneggiature forniscono un'incredibile varietà di personaggi emblematici dell'Italia del dopoguerra dalla quale ha origine il miracolo economico e gli anni del "boom". Le modificazioni del linguaggio diventano nei loro lavori la chiave di lettura per la comprensione del mondo. Le opere migliori appartengono al genere comico, o alla commedia di costume, dove i due danno sfogo alle loro idee polemiche nei confronti della società. Le prime sceneggiature sono per il grande Totò. Tra le opere firmate dalla coppia ci sono film che hanno segnato un'epoca, come "I soliti ignoti" (1958) di Mario Monicelli; "Sedotta e abbandonata" (1964) e "Signore e Signori" (1965), entrambi di Pietro Germi. Per Monicelli sceneggiano "La grande guerra" (1959), "I compagni" (1963), "L'armata Brancaleone" (1966), "Temporale Rosy" (1980). Collaborano con registi del calibro di Luigi Comencini, Ettore Scola, Dino Risi, Alessandro Blasetti e Nino Manfredi. La coppia Age e Scarpelli riceve tre Nastri d'argento e un David di Donatello nel 1975 per "Romanzo Popolare". Nel 1985 i due si separano. Age, il più metodico dei due, inizia a collaborare con Lina Wertmuller, poi con Dino Risi. Minori le esperienze successive per il cinema e per la TV. Nel 1990 Age pubblica un manuale di tecnica di sceneggiatura intitolato "Scriviamo un film". Tiene spesso corsi privati di tecnica della sceneggiatura a Roma. Muore a Roma.