Harry Potter, Daniel Radcliffe odia con tutto se stesso un film della saga: quale e perché
Daniel Radcliffe è diventato una celebrità grazie all'amatissima saga cinematografica nata dalla penna di J.K. Rowling. Ripensando alla sua avventura nel franchise, l'attore ha svelato di quale film di Harry Potter va più orgoglioso e quale, invece, ha davvero odiato.
Come tutti noi, anche Daniel Radcliffe ha il suo film preferito della saga di Harry Potter, e non solo per la trama. Nel caso dell'attore, comprensibilmente, gioca un ruolo non da poco anche la sua performance. Daniel, divenuto famoso proprio per aver interpretato "il ragazzo che è sopravvissuto", nel corso degli anni è diventato iper critico nei confronti di se stesso. Radcliffe sarà sempre grato per l'opportunità che ha lanciato la sua carriera. Al tempo stesso, avendo debuttato sul set da giovanissimo, non è orgoglioso di come ha gestito alcune scene del franchise.
Il 35enne ha ammesso che non ama rivedersi nei film, proprio perché tende a giudicare troppo severamente la sua recitazione. Ai tempi di Harry Potter e la Pietra Filosofale (2001) era solo un bambino, dunque non aveva alcun background nelle recite scolastiche o nei corsi di recitazione. Quindi tutta la sua crescita come attore, inclusi i suoi errori, è lì, sul grande schermo, sotto gli occhi di tutti.
C'è un film in particolare, tra gli otto della saga di Harry Potter, in cui Radcliffe ritiene di aver dato il peggio di sé, in termini d'interpretazione. Si tratta di Harry Potter e il Principe Mezzosangue (2009) diretto da David Yates.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue: per Daniel Radcliffe è il peggior film della saga
In Harry Potter e il Principe Mezzosangue, Harry, al sesto anno a Hogwarts, trova un vecchio e misterioso libro di Pozioni pieno di annotazioni. Nel frattempo, con l’aiuto di Silente (Michael Gambon), scopre gli Horcrux: il segreto dell'immortalità di Voldemort (Ralph Fiennes). I due partono in missione per recuperarne uno, ma, al ritorno, Silente viene ucciso da Piton (Alan Rickman) per ordine di Voldemort e Harry decide di trovare e distruggere tutti gli Horcrux.
Nel 2014, Daniel Radcliffe ha dichiarato al Daily Mail di detestare il sesto capitolo del franchise per via della sua recitazione monotona. Crede, inoltre, di essersi adagiato sugli allori e di non aver trasmesso ciò che voleva.
Non mi è mai piaciuto rivedermi nei film, ma mi sforzo di guardarli fino in fondo. [...] Ed è per questo che è difficile guardare un film come Harry Potter e il principe mezzosangue, perché non sono molto bravo. Lo odio. La mia recitazione è molto monotona e vedo che mi sono accontentato e che quello che cercavo di fare non è riuscito a raggiungere il mio scopo.
Al contrario, l'attore ama più di tutti il quinto film, Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2007), sempre di Yates, perché in quel caso ha visto una progressione e pensava di essere migliorato. Quando il film uscì aveva già diciotto anni e aveva acquisito competenze sufficienti per interpretare il celebre mago. J.K. Rowling, ad ogni modo, è sempre stata una sua grande sostenitrice: "Per quanto ne so, è sempre stata molto contenta del modo in cui lo interpretavo, ma il mio compito è essere critico".
Daniel Radcliffe: la carriera dopo Harry Potter
Una volta terminato il suo impegno nel Wizarding World, Daniel Radcliffe ha allargato gli orizzonti e si è cimentato in progetti di generi diversi (tra cui horror, commedie romantiche e thriller d'azione), senza timore di sperimentare. Molti direbbero che, ancora oggi, non riescono a guardarlo senza pensare allo studente Grifondoro. Non si può tuttavia negare che, nel corso degli anni, l'attore abbia dimostrato la sua versatilità. Tra i titoli degni di nota, citiamo Kill Your Darlings (2013), Swiss Army Man - Un Amico Multiuso (2016), in cui interpreta un cadavere, e Guns Akimbo (2019), in cui si risveglia con due pistole incollate alle mani.
