Da Legolas a Lebowski: 5 soprannomi epici che Tony Stark ha dato agli Avengers
Nei film del MCU, Robert Downey Jr. - o meglio, Tony Stark - ha affibbiato dei soprannomi esilaranti agli Avengers, non privi di sottili frecciatine ed iconici riferimenti alla cultura pop. Celebriamo il sarcasmo di Iron Man con i 5 migliori nomignoli che ha scelto per Drax, Thor e gli altri.
Quando Iron Man non è impegnato a salvare il Pianeta o a costruire tecnologie che fanno sembrare ChatGPT una pivella, ama appioppare soprannomi ai suoi amici/colleghi. E dopo circa 11 film in cui Robert Downey Jr. ha vestito i carismatici panni di Tony Stark, non abbiamo più dubbi: è cintura nera di sarcasmo e la corona di re delle frecciatine è tutta sua. Gli Avengers possono solo accompagnare.
Con arguzia tagliente, Tony è stato sempre 'on point' nello scegliere per i compagni nomignoli conditi con pungenti riferimenti alla cultura pop. Stark ha punzecchiato tutti, da Thor a Rocket, con battute più esplosive delle Gemme dell'Infinito. Abbiamo scelto le 5 più epiche.
Thor: Point Break
Tony Stark si è divertito un mondo a prendere in giro Thor. I lunghi capelli biondi e il fisico da surfista di Chris Hemsworth gli hanno immediatamente ricordato Point Break e, in particolare, Bodhi: il personaggio che Patrick Swayze ha interpretato nel cult del 1991. Indimenticabile anche quando, durante il primo faccia a faccia col figlio di Odino, lo chiama "Shakespeare in estiva", alludendo alle rappresentazioni teatrali messe in scena all'aperto, nei parchi cittadini. In questo caso, sono il linguaggio aulico e l'abbigliamento del Dio del Tuono a servirgli la battuta su un vassoio d'argento ("Vostra madre sa che indossate le sue vesti?"). Il cerchio si chiude in Avengers: Endgame, quando Thor sfoggia un aspetto più da 'Drugo' che da divinità asgardiana. Qui Tony sgancia la bomba definitiva: Lebowski, impeccabile omaggio al personaggio di Jeff Bridges nell'iconico film dei fratelli Coen.
Occhio di Falco: Legolas
Il nomignolo scelto per il fenomenale arciere interpretato da Jeremy Renner non ha davvero bisogno di alcuna spiegazione. Occhio di Falco ha trasmesso ad Iron Man energia elfica istantanea e, per lui, Clint Barton è diventato il Legolas di Orlando Bloom ne Il Signore degli Anelli. Il miglior arciere della Terra di Mezzo, con una chioma meno luminosa e fluente. Ovviamente, la fonte originale sono i libri di J.R.R. Tolkien. La trilogia di Peter Jackson era tuttavia già molto popolare ai tempi di The Avengers (2012), dunque è più probabile che Stark faccia riferimento ai film.
Drax: Mastro Lindo
Calvo, muscoloso e splendente proprio come la mascotte di un noto marchio di prodotti per la pulizia della casa. Tony ha dato un'occhiata al Drax di Dave Bautista e ha subito pensato all'iconico Mastro Lindo. Se il Distruttore si stancasse di combattere nello spazio e decidesse di metter su famiglia, dovrebbe certamente mantenere la sua casa pulita: lo immaginate brandire un mocio come fosse un'ascia?
Ant-Man : Pollicina
Scott Lang (Paul Rudd) si rimpicciolisce, Tony lo chiama Pollicina. È la legge causa-effetto della Marvel. Chiamare come la minuscola eroina delle fiabe, protagonista di un film animato del 1994, è stata una mossa geniale. Stark ha portato il mondo delle favole nel regno quantico e ha strappato una risata anche a Scott. Non solo. In Avengers: Endgame, quando Stark e Steve Rogers (Chris Evans) utilizzano Lang come diversivo per i membri dell'Hydra, Tony chiama Ant-Man 'Stuart Little', come il topolino protagonista di due film e di una serie animata.
Loki: Piccolo Cervo
Quando il Dio dell'Inganno è entrato in scena indossando un elmo con le corna, tutto ciò che Tony Stark ha visto è stata una renna smarrita. Loki (Tom Hiddleston) si è presentato in pompa magna, ma Iron Man lo ha subito sminuito con quella che, nella versione originale, è un'allusione al gioco natalizio chiamato "Reindeer Games", in cui i bambini, per vincere, devono raccogliere sei regali e correre lungo la pista delle renne. Nel primo film sugli Avengers, Robert Downey Jr. ha apostrofato Loki anche con il soprannome Rock of Ages, alludendo alla sua peculiare capigliatura. Nel celebre musical di Broadway ambientato negli Anni Ottanta (adattato nel 2012 in un film con Tom Cruise), i personaggi sfoggiano capelli lunghi e pettinature esagerate. In italiano è stato tradotto con “rocchettaro”.
