In nomine Satan – la recensione del film ispirato a vicende reali

17 aprile 2014
1.5 di 5

In uscita limitata nelle sale la prima regia di Emanuele Cerman, ispirata ai tragici delitti delle Bestie di Satana.

In nomine Satan – la recensione del film ispirato a vicende reali

Se cercate oggi notizie su internet in merito alle cosiddette Bestie di Satana – la setta responsabile di diversi tremendi omicidi e istigazioni al suicidio nella seconda metà degli anni Novanta nel varesotto - troverete veramente tutto: gli atti del processo, le perizie medico-legali, le foto, le interviste ai protagonisti condannati in via definitiva all'ergastolo, gli indirizzi delle carceri dove è possibile scrivergli e l'appassionata crociata del loro avvocato, Paolo Franceschetti, per scagionarli da accuse e ricostruzioni che, nonostante tutti i riscontri oggettivi, lui considera errate. Potrete quindi immergervi totalmente in una delle pagine più buie della nostra cronaca, in una storia di follia, droga, noia ed esaltazione giovanile, che oltre alle vittime ha distrutto i carnefici e le famiglie, trascinandosi dietro fino a oggi una lunga scia di lutti - suicidi e incidenti - dietro la quale anche a un non credente può sembrare di scorgere la presenza del Maligno (basti pensare alla ragazza coinvolta nella storia, Elisabetta Ballarin, che è stata investita mentre era in semilibertà dal carcere e ha perso entrambi i genitori in circostanze drammatiche).

Come tutte le storie di questo genere, che non vengono mai completamente chiarite, anche la vicenda legata alla setta di Sapone, Volpe e Leoni e all'ambiente del metal satanista, ha affascinato il cinema. Ad avere l'idea di un film ispirato all'argomento è stato per primo Stefano Calvagna, che da sempre ama indagare questi territori di confine, e il progetto è poi passato nelle mani dell'attore Emanuele Cerman (Cerquiglini) che l'ha riscritto, diretto e montato, dirigendo il collega lui in uno dei ruoli principali.

In nomine Satan non è un horror a basso costo, ma è comunque un progetto autoprodotto con tutti i difetti (e qualche pregio) che si associano in genere a questo tipo di film. Girato in soli 10 giorni con un budget evidentemente ridotto all'osso, è efficace nelle scene che ricostruiscono i folli delitti del gruppo e nella capacità di catturare alcune atmosfere malate, mentre più deboli sono le prevedibili tirate del maestro della setta contro la società e la borghesia e la parte onirica con tanto di citazione – prima accennata poi smaccatamente dichiarata - di Twin Peaks. Forse Cerman si è lasciato trasportare dalla foga dell'opera prima, cercando di mettere quanti più elementi possibile in un film che non ha le spalle tanto forti da sostenerli. Del resto, non essendo In nomine Satan né un documentario né la drammatizzazione di un caso di cronaca, l'autore ha tutto il diritto di dire la sua.

Noi pensiamo che una storia del genere avrebbe avuto bisogno di un budget maggiore e soprattutto delle location reali, perché i luoghi stessi, a volte, evocano il male come nessuna opera di finzione potrà mai riuscire a fare. Ad ogni modo apprezziamo il coraggio degli autori nell'affrontare - in un film non biecamente exploitation - quel lato nascosto e terrificante del nostro paese, che il cinema italiano in genere preferisce ignorare.

 



  • Saggista traduttrice e critico cinematografico
  • Autrice di Ciak si trema - Guida al cinema horror e Friedkin - Il brivido dell'ambiguità
Suggerisci una correzione per la recensione
Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Netflix
Amazon Prime Video
Disney+
NOW
Infinity+
CHILI
TIMVision
Apple Itunes
Google Play
RaiPlay
Rakuten TV
Paramount+
lascia un commento