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The Odyssey: il gesto più spregevole di Odisseo ci farà odiare Matt Damon più di Interstellar?

The Odyssey di Christopher Nolan mostrerà anche l'atto più spregevole mai commesso da Odisseo? Se il film mostrasse un momento davvero inquietante del poema omerico, il pubblico potrebbe odiare Matt Damon più di quanto non abbia fatto guardando Interstellar. Scopriamo di quale scena si tratta.

The Odyssey: il gesto più spregevole di Odisseo ci farà odiare Matt Damon più di Interstellar?

Christopher Nolan ha un compito arduo da affrontare con The Odyssey, che vanta un cast stellare capitanato da Matt Damon nei panni di Odisseo. Sulla carta, il poema di Omero sembra la storia perfetta per un blockbuster da 250 milioni di dollari ma - in mezzo allo spettacolo di mostri, dei e streghe - il regista ha una sfida monumentale di fronte a sé.

Gregory Nagy, professore di Letteratura Greca Classica e Letteratura Comparata presso l'Università di Harvard, in un'intervista con ScreenRant si è chiesto in che modo Nolan metterà in scena il problematico eroe nel film. Le indiscrezioni parlano di un fantasy epico, che racconterà naturalmente il viaggio decennale di Odisseo verso casa dopo la guerra di Troia. Un'avventura che lo vedrà combattere creature mistiche e affrontare prove di ogni tipo per rivendicare il trono.

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The Odyssey: Christopher Nolan mostrerà l'orribile gesto di Odisseo?

Nagy ha espresso i propri dubbi: sostiene che Odisseo sia una "figura imbrogliona", più che un eroe tradizionale. Tra le decisioni più discutibili che ha preso, infatti, c'è l'omicidio di un neonato.

Persino l'Odissea è a conoscenza di alcuni momenti molto, molto discutibili nella vita di Odisseo, in cui uccide un bambino in guerra. Che ne dite? E cosa ne faremo? Matt Damon ucciderà un bambino?

Il professore ha poi spiegato come questo dettaglio sia un momento chiave nel viaggio di ritorno di Odisseo. Perciò si domanda come il regista di Oppenheimer metterà in scena il banchetto dell'eroe con i Feaci, che intreccia due linee temporali. Per l'ospitale popolo, l'eroe è un perfetto sconosciuto che è arrivato sulla costa, ma sospettano che si tratti di un personaggio importante. Ad ogni modo, non gli chiedono chi sia: gli offrono solo una calorosa accoglienza.

E poi l'idea è: "Beh, in cambio, dopo il banchetto, sono così gentili con me che racconterò loro chi sono e la mia storia".

E ancora: "Racconta la sua storia, ma rimanda perché è un imbroglione. Non è il tipico eroe, è una figura imbrogliona, quindi non si identifica veramente finché un cantante cieco non esegue tre canti". Quando il musico sta per eseguire l'ultimo dei tre canti, Odisseo gli chiede di cantare della guerra di Troia. Del resto, nessuno dei presenti sa di aver di fronte uno dei protagonisti della storia. "Quando Troia viene finalmente conquistata - continua Nagy - Odisseo in persona prende il figlio di Ettore e Andromaca, che sono le persone più buone dell'Iliade, porta il bambino sul punto più alto di Troia e lo getta nella morte".

Ma quando il cantore cieco arriva alla parte in cui [...] Odisseo sta per commettere un crimine, la narrazione si interrompe e dice: "Mentre Odisseo ascoltava questo, cominciò a piangere. Piangeva, piangeva e piangeva, proprio come una donna prigioniera quando le hanno ucciso il figlio e il marito". La macchina da presa, per così dire, si allontana da questa storia all'interno di un'altra storia, e si vede il pubblico provare lo stesso dolore che prova la vittima di un crimine di guerra. Come diavolo si fa a farlo in un film?
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Il commento di Nagy sottolinea la complessità morale di Odisseo e l'importanza di includere anche momenti controversi in The Odyssey. Pur comprendendo che sarà complicato per il regista collegare il passato al presente catturandone il peso emotivo. D'altra parte, Nolan è un maestro della narrazione non lineare, dunque c'è da avere piena fiducia.

The Odyssey: un altro film con Matt Damon disposto a tutto per tornare a casa

The Odyssey è la terza collaborazione tra Matt Damon e Christopher Nolan. Non è noto se l'adattamento del poema omerico sarà fedele al materiale originale o si prenderà qualche libertà creativa. La scelta di Damon come protagonista, ad ogni modo, significa che, con Nolan, prosegue la strana tendenza hollywoodiana per cui i personaggi interpretati dall'attore cercano di tornare a casa. A cominciare da Salvate il Soldato Ryan, infatti, Matt Damon ha alle spalle un discreto numero di film in cui cerca aiuto. Pensate a The Martian o, per restare in tema Nolan, a Interstellar.

Nel celebre sci-fi con Matthew McConaughey, il divo interpreta il Dr. Mann, che ha vissuto su un pianeta lontano per capire se fosse un posto adatto all'umanità. In un colpo di scena inaspettato, Mann rivela le sue vere intenzioni, che ruotano attorno al disperato desiderio di essere riportato sulla Terra. Il tradimento dell'astronauta rischia di compromettere la missione di Cooper e il pubblico è rimasto scioccata nel vedere Matt Damon trasformarsi in un personaggio moralmente abietto. Certo, una cosa è tradire i colleghi, un'altra uccidere un bambino innocente. Gli spettatori lo odierebbero molto più di quanto hanno detestato il voltafaccia del Dr.Mann!



Anche per un regista del calibro di Christopher Nolan, drammatizzare questa scena è un rischio creativo: come si può mostrare l'omicidio di un bambino e il crollo interiore di un eroe senza alienare il pubblico? Forse è proprio questo il punto! Il regista sta cercando di raccontare una storia eroica senza sottrarre al protagonista un peso emotivo. Più che di rischio, sarebbe corretto allora parlare di sfida registica: riuscire a trasmettere quel senso di colpa e quel disfacimento interiore.

Odisseo è una figura leggendaria e universalmente riconoscibile. Se la nuova iterazione della sua storia riuscirà a essere all'altezza del mito – e il curriculum del regista suggerisce che è possibile – quello dell'eroe omerico potrebbe diventare il ruolo più importante nella carriera di Matt Damon, un po' com'è accaduto a Cillian Murphy per Oppenheimer.

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