Supergirl: Woman of Tomorrow, David Krumholtz ed Emily Beecham si aggiungono al cast
Secondo quanto riferito da The Hollywood Reporter, David Krumholtz ed Emily Beecham interpreteranno i genitori di Kara in Supergirl: Woman of Tomorrow.

Supergirl: Woman of Tomorrow ha scovato i genitori di Kara Zor-El. Secondo quanto riferito da The Hollywood Reporter, i DC Studios avrebbero scelto David Krumholtz ed Emily Beecham come genitori della ragazza d’acciaio nel prossimo film che amplierà ancor di più l’offerta del DCU sul grande schermo. Inteso come secondo capitolo cinematografico del nuovo universo voluto da James Gunn e Peter Safran, Supergirl: Woman of Tomorrow seguirà Superman in arrivo questa estate sul grande schermo con David Corenswet.
Supergirl: Woman of Tomorrow, David Krumholtz ed Emily Beecham interpreteranno i genitori della Ragazza d’Acciaio
Secondo The Hollywood Reporter tramite newsletter Heat Vision, David Krumholtz ed Emily Beecham interpreteranno i genitori di Kara Zor-El, ma non è stata chiarita la loro natura: si tratta dei genitori biologici o adottivi? Nel primo caso, si tratterebbe di Zor-El e Alura della colonia kryptoniana Argo City, mentre nel secondo si tratterebbe dei genitori adottivi umani Jeremiah ed Eliza Danvers.
Ad interpretare la giovane eroina sarà Milly Alcock, nome già annunciato da tempo e che ha macinato i primi consensi sul piccolo schermo in House of the Dragon. La trama raccontata in Supergirl: Woman of Tomorrow ruota attorno ad una missione di vendetta. Ruthye, una ragazza aliena, cerca di vendicare la morte della sua famiglia avvenuta per mano di Krem delle Colline Gialle e, per questo, chiederà l’intervento di Supergirl. Ad interpretare Ruthye sarà Eve Ridley, mentre Matthias Schoenaerts sarà lo spietato Krem. Il film, in realtà, coinvolgerà di nuovo Jason Momoa sul grande schermo DC, ma ha abbandonato da tempo il personaggio di Aquaman. In questo caso, rappresenterà Lobo, un cacciatore di taglie alieno. Ad occuparsi della regia del progetto è Craig Gillespie, su una sceneggiatura di Ana Nogueira.