Rupert Grint ha definito "soffocante" l'esperienza in Harry Potter
Riflettendo sul suo percorso nella saga di Harry Potter, Rupert Grint ha ammesso di aver stretto un legame forte con il suo personaggio al punto da fondersi.
Rupert Grint deve molto a Harry Potter, anche se oggi la sua carriera ha preso le distanze da quell’universo magico che ha lanciato la sua carriera. Diventato papà da poco, l’attore negli ultimi anni si è concentrato soprattutto sulla TV recitando in Servant per quattro stagioni e in Cabinet of Curiosities di Guillermo del Toro. Al cinema tornerà a breve dopo anni di latitanza con Bussano alla porta, un thriller dove divide la scena con Dave Bautista. Il suo debutto risale al 2001 con Harry Potter e la pietra filosofale, il primo di otto film che ha trasformato il mago di J.K. Rowling in una risorsa cinematografica.
Rupert Grint definisce “complicata” e “soffocante” l’esperienza in Harry Potter
L’ultima volta che Rupert Grint ha interpretato Ron Weasley è stato in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 arrivato al cinema nel 2011. Per dieci anni, ha accompagnato le avventure del mago dai capelli rossi sul grande schermo. A distanza di altri dieci, si è unito al resto del cast per festeggiare il 20esimo anniversario di Harry Potter in sala con Ritorno ad Hogwarts. Riflettendo sull’esperienza decennale che ha definito il suo lavoro, Rupert Grint ha raccontato dell’intenso programma di riprese a cui è stato sottoposto e quanto è stato difficile ad un certo punto distinguere dove finiva il personaggio e dove iniziava la sua vita vera. In una recente intervista a Bustle, l’attore ha spiegato che i “confini erano sfocati” quando il franchise di Harry Potter è giunto al termine.
Nei film ci siamo fusi in uno. Alla fine era come se stessi interpretando me stesso. Le linee di confine erano sfocate. Anche adesso rispondo se qualcuno mi chiama Ron. È il mio secondo nome.
In merito all’esperienza sul set, che ha definito “complicata”, Rupert Grint ha aggiunto: “Harry Potter è stato complicato, giravamo tutto l’anno, il resto del tempo lo passavamo in tour a promuoverlo. È stato piuttosto soffocante. Volevo una pausa per riflettere su tutto. È stata un’esperienza fuori dal corpo per un po’, ma penso che abbiamo finito al momento giusto. Se avessimo continuato, avrebbe preso una brutta piega”. Negli ultimi dieci anni, non ha archiviato la sua carriera d’attore ma piuttosto ha preso le distanze dal mondo fantasy di Harry Potter concentrandosi su altri progetti. In TV è stato il protagonista di Sick Note, poi di Servant. E a breve sarà protagonista di un film horror diretto da M. Night Shyamalan.