Oppenheimer: Christopher Nolan ha scritto la sceneggiatura in prima persona. Vi spieghiamo perché
La sceneggiatura di Oppenheimer è stata scritta in prima persona. Per Christopher Nolan è un'assoluta novità, ma era l'unica maniera possibile. Il regista ha spiegato la ragione di questa scelta in una lunga intervista.
Parlando del suo nuovo e atteso film Oppenheimer, Christopher Nolan ha raccontato di aver fatto una cosa mai tentata in 25 anni di carriera: scrivere una sceneggiatura in prima persona. Il punto di vista, ovviamente, è quello del protagonista Robert Oppenheimer, meglio conosciuto come l'inventore della bomba atomica e interpretato da Cillian Murphy, già diretto dal regista inglese nella trilogia del Cavaliere Oscuro, in Inception e in Dunkirk. La ragione di questa scelta? Una questione di punti di vista.
Perché una sceneggiatura in prima persona?
In una lunga intervista a Empire, Christopher Nolan ha spiegato il motivo per cui il copione del biopic Oppenheimer è in prima persona. Il suo ragionamento non fa una piega, comunque ecco le sue parole:
L'idea era quella di riuscire a entrare nella testa di qualcuno per vedere in che modo vedesse questa radicale reinvenzione dei principi della fisica. Una delle cose con cui storicamente il cinema ha sempre lottato è rappresentazione dell'intelligenza o del genio. Molto spesso non riesce a far presa sulle persone.
Quando Nolan ha sottoposto la sceneggiatura all'attenzione del supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson, gli ha detto che era fondamentale trovare una maniera per entrare nella testa del protagonista:
Dobbiamo vedere il mondo come lo vede lui, dobbiamo vedere gli atomi che si muovono, dobbiamo vedere il modo in cui immagina le onde energetiche, il mondo quantistico. E poi dobbiamo vedere come tutto questo si traduce nel Trinity Test. E dobbiamo sentire il pericolo e la minaccia.
Dopodiché Christopher Nolan ha comunicato a Jackson: "Facciamo tutto questo ma senza usare la computer grafica".
Tornando alla sceneggiatura scritta in prima persona, Nolan ha dichiarato:
Davvero ho scritto il copione in prima persona, cosa che non avevo mai fatto prima. Non so se qualcuno lo abbia mai fatto. Ma il punto è che, nelle sequenze a colori, che poi costituiscono la gran parte del film, tutto viene raccontato dal punto di vista di Oppenheimer, e quindi letteralmente attraverso il suo sguardo.
Ma non finisce qui, perché perfino le annotazioni sul personaggio di Cillian Murphy e le varie indicazioni su come una scena va girata sono in prima persona, come se uscissero dalla mente prodigiosa di Robert Oppenheimer:
Lo so, è una cosa bizzarra, ma serviva a ricordarmi come girare il film. Era un reminder per tutte le persone coinvolte in questo progetto (…) Desideravo davvero raccontare questa storia insieme a Oppenheimer. Non volevo mettermi accanto a lui e giudicarlo, mi sembrava un esercizio inutile. È più roba da documentari, da teorie politiche, da storia del pensiero scientifico. Questa è una storia di cui facciamo esperienza insieme a lui, senza giudicarlo. Ci troviamo ad affrontare impossibili dilemmi etici insieme a lui.
Interpretato anche da Emily Blunt, Matt Damon, Gary Oldman, Robert Downey Jr., Kenneth Branagh e Florence Pugh, Oppenheimer è il film più lungo di Christopher Nolan. Dura circa tre ore e supera Interstellar, la cui vicenda si dipanava per 49 minuti. L'uscita nelle nostre sale è prevista per il 23 agosto.