Oppenheimer batte Barbie ai Critics' Choice Awards
Finisce 8 a 6 il derby tra i due film simbolo del 2023 che si è tenuto nella serata di premiazione dei riconoscimenti assegnati dalla Broadcast Film Critics Association, associazione di critici cinematografici statunitensi. Ecco com'è andata.
Se il 2023 cinematografico si dovesse riassumere in soli due titoli, la scelta sarebbe facile e immediata per chiunque: quei titoli sarebbero Oppenheimer di Christopher Nolan e Barbie di Greta Gerwig, che hanno rianimato come fossero potentissimi defibrillatori i botteghini di tutto il mondo e restituito al cinema in sala l'attenzione che merita, tornando a puntarvi sopra quel riflettore che si era spostato drammaticamente ai tempi cupi del Covid.
Inevitabile che i due film diventassero poi anche i grandi protagonisti della stagione dei premi, in competizione tra loro, e questo derby cinematografico si è rigiocato anche ieri sera, nel corso della serata di premiazione dei Critics' Choice Awards, i premi che vengono assegnati annualmente dalla Critics' Choice Association, associazione formata critici cinematografici appartenenti alle principali testate giornalistiche (giornali, tv, radio e internet) statunitensi e canadesi. Il risultato: Oppenheimer ha battuto Barbie 8 a 6.
Al film di Nolan sono andati i premi come: miglior film, miglior cast, miglior regista, miglior attore non protagonista (Robert Downey, Jr.), miglior montaggio (Jennifer Lame), miglior colonna sonora (Ludwig Göransson), miglior fotografia (Hoyte van Hoytema) e migliori effetti visivi.
Gerwig e il suo film si sono dovuti accontentare dei premi alla sceneggiatura (scritta dalla regista col compagno Noah Baumbach), alla scenografia, ai costumi, al trucco e parrucco, alla canzone (la celebre "I'm Just Ken") e alla miglior commedia.
Sul fronte degli attori protagonisti i critici americani hanno scelto Paul Giamatti per The Holdovers come accaduto ai Golden Globe, ma hanno preferito la Emma Stone di Povere Creature! alla Lily Gladstone di Killers of the Flower Moon, qui in competizione diretta in una categoria unica.
Come miglior non protagonista è stata premiata Da’Vine Joy Randolph, sempre per The Holdovers. Il film di Alexander Payne, che vedremo a giorni nei nostri cinema, ha visto giustamente premiato anche il suo giovane co-protagonista Dominic Sessa, cui è andato il premio come miglior giovane attore.
Da segnalare il premio alla miglior sceneggiatura non originale vinto da Cord Jefferson per il suo American Fiction, uno dei film che più aspettiamo di vedere in Italia, mentre Anatomia di una caduta e Spider-Man: Across the Spider-Verse sono stati scelti rispettiamente come miglior film in lingua straniera e miglior film d'animazione.