Film di Natale che non ti aspetti: 3 insoliti titoli da (ri)vedere durante le Feste
Non solo "Una Poltrona per Due" e "Mamma, ho perso l'aereo": ecco tre film di Natale 'alternativi' che mettono in scena a modo loro lo spirito delle Feste.
Stanchi delle solite favole natalizie cinematografiche, fatte di vischio, neve e buoni sentimenti? Volete regalarvi un pomeriggio sul divano, a base di popcorn e un bel film, ma senza scadere nella banalità? Mettete da parte Frank Capra e John Landis. Ecco a voi tre famosissimi titoli per l'occasione. Si tratta di film di Natale assolutamente non canonici ma che, a modo loro, sono perfetti per le feste. Per quale motivo? Lo sveleremo attraverso alcune divertenti curiosità.
Trappola di Cristallo (Die Hard, 1988): botte da orbi sotto l'albero
Il primo capitolo della saga di Die Hard, diretto da John McTiernan, è il film che ha consacrato Bruce Willis, alias John McClane, nell'Olimpo dei film d'azione. È uno di quei titoli che, periodicamente, meritano un rewatch, anche solo per la straordinaria performance di Alan Rickman nei panni del pericoloso terrorista Hans Gruber. Perché, secondo noi, è un perfetto film di Natale? Tanto per cominciare è ambientato durante la Vigilia, ma questo non è certo un motivo sufficiente.
Il Natale e la sua atmosfera vengono infatti evocati più volte e con espedienti diversi: canzoni natalizie, feste a tema e scene iconiche. Basti pensare alla hit Let it Snow, scelta per i titoli di coda. O al fatto che l'azione prenda il via durante una festa aziendale con decorazioni a tema. Non dimentichiamo poi la scena cult in cui gli scagnozzi di Gruber scoprono un cadavere che indossa un cappello da Babbo Natale e una felpa con la scritta: "Now I have a machine gun Ho-Ho-Ho".
L'ingrediente segreto, tuttavia, non risiede nei richiami esibiti alla festa più importante dell'anno. Come in ogni film di Natale che si rispetti, infatti, il protagonista compie un'evoluzione emotiva molto personale, che lo porta a lasciarsi alle spalle un irrisolto. È il caso di John McClane e Holly (Bonnie Bedelia), che decidono di dare una seconda chance al loro amore. Ma anche di Al Powell (Reginald VelJohnson). L'agente, che non sparava da quando per errore uccise un ragazzo, salva John e Holly aprendo il fuoco contro il braccio destro di Gruber (Alexander Godunov).
Batman - Il Ritorno (Batman Returns, 1992): l'anti-film di Natale
Batman - Il Ritorno di Tim Burton, secondo capitolo cinematografico con Michael Keaton nei panni dell'Uomo Pipistrello, è ambientato a sua volta nel periodo natalizio. È proprio con l'accensione dell'albero di Natale di Gotham che Pinguino (Danny DeVito) riemerge dal suo fetido nascondiglio, deciso a distruggere Batman. Non sarà l'unica 'gatta' da pelare per il Cavaliere Oscuro, che dovrà vedersela anche con la sensuale e tenebrosa Catwoman (Michelle Pfeiffer).
Come già accennato, tuttavia, la data sul calendario non è un requisito sufficiente per rientrare nella categoria dei film di Natale. Concentriamoci su un altro particolare, legato al background del villain. Il personaggio di Pinguino, da piccolo, è stato abbandonato dai genitori proprio nel giorno di Natale. L'avvicinarsi della festività non sarà per lui una romantica occasione per ricongiungersi con la famiglia perduta. Al contrario, deciderà di sfrutterà la sua triste storia per ottenere consensi e cospirare con il crudele magnate Max Shreck (Christopher Walken). Quest'ultimo, a sua volta, farà leva sullo spirito delle feste per far credere agli abitanti di Gotham di essere un filantropo.
Alla luce di ciò, è più corretto definire Batman - Il Ritorno l'anti-film di Natale. Gli antagonisti, infatti, ribaltano completamente e a proprio vantaggio i luoghi comuni delle favole natalizie, in modo da conseguire loschi obiettivi. Chi ha detto che un pizzico di cattiveria non renda il Natale più interessante? Tim Burton, con questo sequel, ha dato vita al perfetto punto di fusione tra cinecomic e stravagante parabola dicembrina.
Mean Girls (2004): All I want for Christmas is pink
Quel pizzico (o abbondante spolverata) di perfidia è il condimento che rende Mean Girls di Mark Waters un film da rivedere in ogni occasione. Anche a Natale. La commedia cult con delle giovanissime Lindsay Lohan e Rachel McAdams è ricca di citazioni e scene iconiche. Tra queste, come non citare la provocante coreografia natalizia delle Barbie sulle note di Jingle Bells Rock? Nella sequenza, il gruppetto capitanato da Regina George (Mc Adams) indossa gonnelline di plastica e anche il ponpon del cappellino è una pallina di plastica. Questo perché, nella versione originale del film, Regina, Gretchen (Lacey Chabert) e Karen (Amanda Seyfried) sono soprannominate da Janis (Lizzy Caplan) 'The Plastics'.
Mean Girls non è solo un teen movie brillante e pungente, ma anche una graffiante favola pop. L'evoluzione dell'ingenua Cady (Lohan), che affronta la vita scolastica per la prima volta dopo aver vissuto in Africa e studiato in casa, ben si adatta ai dettami tipici del cinema da consumare sotto l'albero. La sedicenne si lascerà dapprima risucchiare dal patinato mondo delle Barbie, perdendo di vista i propri valori. Infine, capirà che trovare se stessi è ben più importante di essere alla moda e popolari.
Chiudiamo ricordando che è in arrivo un prezioso regalo per i fans della pellicola. Il 12 gennaio 2024 sbarcherà nelle sale cinematografiche statunitensi un musical ispirato proprio a Mean Girls. Il cast sarà completamente rinnovato, fatta eccezione per il Preside Duvall (Tim Meadows) e Miss Norbury, alias Tina Fey. Quest'ultima è coinvolta anche come sceneggiatrice.