Clint Eastwood: sì o no al reboot di Ispettore Callaghan? La replica da applausi
Clint Eastwood si è opposto all'ossessione di Hollywood per i reboot e non ha mai voluto riportare sullo schermo Dirty Harry. Il leggendario attore, protagonista della serie cinematografica sull'Ispettore Callaghan, ha spiegato le ragioni di questa drastica decisione.

Clint Eastwood è una leggenda di Hollywood tanto per le sue interpretazioni iconiche, quanto per aver diretto film pluripremiati. La sua lunghissima e brillante carriera ha attraversato decenni ed include western, polizieschi e thriller. Oltre agli indimenticabili ruoli da pistolero per Sergio Leone, non possiamo non citare l'Ispettore Callaghan, alias Dirty Harry, cui il divo ha prestato il volto in cinque lungometraggi, tra 1971 e il 1988.
Nell'industria hollywoodiana, il poliziotto duro e sovversivo, amatissimo dal pubblico, è un perfetto esempio di gallina dalle uova d'oro. Eastwood, tuttavia, ha scelto di non assecondare la mania degli studi per remake e reboot. Al contrario, ha detto definitivamente addio al personaggio. Riportarlo sullo schermo è fuori questione, anche se sarebbe un successo a colpo sicuro!
Ispettore Callaghan: perché Clint Eastwood si oppone al ritorno di Dirty Harry?
Negli Anni Sessanta, periodo in cui la città di San Francisco era tormentata dal famigerato Killer dello Zodiaco (la cui storia, molti anni dopo, avrebbe ispirato il thriller Zodiac di David Fincher), Dean Riesner, Harry Julian Fink e Rita M. Fink scrissero un'appassionante storia noir. Il protagonista era basato su Dave Toschi (il detective che si occupava del caso Zodiac). Si trattava del primo capitolo della serie di film dedicata a Harry Callaghan, ispettore della polizia di San Francisco.
Il ruolo sembrava fatto su misura per Frank Sinatra, allora all'apice della fama. Tuttavia l'artista, quando la pre-produzione era già a buon punto, si ritirò a causa di un infortunio. E lo stesse fece il regista, che in quel momento era William Friedkin. A quel punto, Paul Newman suggerì che Eastwood sarebbe stato perfetto. Grazie a Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! (1971), diretto da Don Siegel, Clint mantenne il proprio status symbol a Hollywood.
Leggi anche Clint Eastwood: Frank Sinatra gli ha quasi soffiato il ruolo nel thriller che ha rilanciato la sua carrieraIl successo del thriller ha prodotto quattro sequel. Di cui uno, Coraggio… fatti ammazzare (1983), diretto dallo stesso Eastwood. Tuttavia, nel 2005, intervistato da Tony Macklin per Bright Lights Film Journal, l'attore ha escluso l'eventualità di un revival di Dirty Harry, disperatamente desiderato dai fans.
La gente dice: "Che ne dici di riportare in vita Dirty Harry?" Io dico: "Lo farai guidare lungo l'autostrada in una roulotte con un cartello AARP [Associazione Americana dei pensionati, ndr] da una parte e uno con scritto 'Sto spendendo l'eredità dei ragazzi' dall'altra?" E poi che succede? Torna dalla pensione con una bella 44 Magnum? È il genere di cose che la gente butta lì ogni tanto. Non così spesso però, perché l'ho decisamente bocciato.
Dirty Harry si muoveva nella San Francisco degli Anni Settanta, infestata dalla criminalità. Ambientare le sue indagini in un'epoca e in un luogo completamente diversi non avrebbe reso giustizia alla narrazione (e non ci sarebbe stato spazio per la caratteristica brutalità old school). In soldoni, riportare in auge il franchise sarebbe stata una mossa anacronistica. Anche Eastwood, del resto, negli anni ha preso le distanze dall'archetipo dell'eroe d'azione e ha iniziato a recitare e dirigere film più intimi, permeati da complessi conflitti morali.
Come regista, sono sempre rimasto sbalordito nel vedere quanti grandi registi sono stati in un certo senso scartati a sessant'anni. Billy Wilder, gente come lui che vive fino ai novant'anni, all'improvviso non riusciva più a trovare un lavoro.
Al contrario, gira voce che il divo, 94 anni suonati, è sul punto di girare il suo prossimo film dopo Giurato numero 2. Del resto, il grande John Huston, che è uno dei suoi più grandi punti di riferimento, ha diretto il suo ultimo film mentre era su una sedia a rotelle! Se non è dedizione questa!