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Clint Eastwood: Frank Sinatra gli ha quasi soffiato il ruolo nel thriller che ha rilanciato la sua carriera

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Frank Sinatra e Clint Eastwood, si dice, non nutrivano grande simpatia l'uno per l'altro. Eppure ci fu una volta in cui un 'gran rifiuto' di The Voice ad un film permise all'icona degli Spaghetti Western di rilanciare la propria carriera!

Clint Eastwood: Frank Sinatra gli ha quasi soffiato il ruolo nel thriller che ha rilanciato la sua carriera

Sono due giganti di Hollywood, entrambi pluripremiati, e i loro nomi non possono che evocare personaggi mitici e film indimenticabili. Stiamo parlando di Clint Eastwood e Frank Sinatra, mostri sacri del cinema e, nel caso di The Voice, soprattutto della musica. Si dice che nel mondo dello spettacolo ci sia posto per tutti. Eppure gira voce che tra i due non scorresse buon sangue. Al contrario, pare ci fosse una rivalità in stile Stallone/Schwarzenegger. Meno muscoli, stesse velleità.

Partiamo da Eastwood, che, negli Anni Sessanta, si affermò come icona indiscussa e imbattuta del genere Spaghetti Western. Anche dopo la trilogia del dollaro di Sergio Leone, l'attore e regista ha continuato a battere la proficua strada del cowboy pistolero. Tuttavia i tempi cambiano rapidamente e, con loro, i gusti del pubblico. Con l'avvento degli anni Settanta, l'industria cinematografica si è buttata a capofitto sul noir e sui thriller d'azione, rendendo necessario per i divi del momento reinventarsi e stare al passo.

La popolarità del compianto Frank Sinatra, a quel punto, era all'apice. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, l'artista si era affermato non solo come cantante, ma a sua volta anche come icona del grande schermo. Nel 1954, per altro, portò a casa il Premio Oscar come Migliore attore non protagonista per Da qui all'eternità. Non sorprende, dunque, che gli addetti ai lavori lo tenessero d'occhio, proponendogli titoli sempre più importanti. A quel punto Clint Eastwood, probabilmente, si era reso conto che, tra i suoi 'rivali', non c'erano più solo star come Paul Newman o Steve McQueen.

Frank Sinatra ha quasi spinto Clint Eastwood a licenziarsi

Negli anni Sessanta, la città di San Francisco era tormentata dal famigerato Killer dello Zodiaco, che terrorizzava la città mietendo vittime e inviando lettere provocatorie alla polizia. Un personaggio mai catturato, la cui storia, molti anni dopo, avrebbe ispirato il thriller Zodiac di David Fincher. Ad ogni modo, quella tensione così logorante e, al tempo stesso, così reale, fu pane per i denti degli scrittori Dean Riesner, Harry Julian Fink e Rita M. Fink. I tre scrissero un'appassionante storia noir, con un protagonista basato su Dave Toschi (il detective che si occupava del caso Zodiac).

Si trattava del primo capitolo della serie di film dedicata a Harry Callaghan, alias Dirty Harry, ispettore della polizia di San Francisco. In vari momenti, la regia del film fu associata a Sydney Pollack e Irvin Kershner, per poi essere affidata a Don Siegel. Lo sceneggiatore John Milius fu incaricato di completare la sceneggiatura, ma chi avrebbe prestato il volto al protagonista di Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! (1971)? Il ruolo sembrava fatto su misura per Sinatra.

Addirittura Milius, dopo aver incontrato l'attore-cantante alla Warner Bros., adattò ulteriormente il personaggio, per renderlo ancor più nelle sue corde. In quella fase, Dirty Harry era nelle mani del regista William Friedkin e del produttore Phil D'Antoni. Convinti che Sinatra avrebbe accettato, diedero avvio alla sua pre-produzione per sei mesi interi. Dopodiché, l'artista si ritirò, seguito a ruota da un indignato Friedkin. L'attore Robert Davi, in un'intervista con Express.co.uk, ha raccontato che il bidone di Sinatra sarebbe avvenuto a seguito di un incontro in cui John Milius portò con sé la 357 Magnum per mostrarla al divo.

Gli raccontavano la storia e loro dicevano: 'E questa sarà la tua pistola'. E Sinatra prese la pistola e diss: 'Temo che sia un po' troppo grande per le mie mani' ed è per questo che rifiutò.

Un racconto certamente 'romanzato', se non fantasioso. La vera ragione del forfait del cantante è stata svelata in Gods Like Us: On Movie Stardom and Modern Fame, scritto dal critico cinematografico Ty Burr. Sinatra avrebbe fatto dietrofront per via di "una frattura al polso subita durante The Manchurian Candidate otto anni prima, che impediva alla voce di Old Blue Eyes di impugnare comodamente la pesante pistola Magnum".

Dirty Harry, a quel punto, fu proposto a tanti grandi nomi, tra cui John Wayne, Robert Mitchum, Paul Newman. Fu quest'ultimo a suggerire che Clint Eastwood sarebbe stato perfetto.

Mi chiamarono e chiesero: 'Sei ancora interessato a Ispettore Callaghan?'. Io risposi: 'Cosa è successo a Frank Sinatra?'. E loro dissero: 'Frank Sinatra ha qualche problema alla mano e non riesce a tenere una pistola'. Sembrava una scusa piuttosto debole, ma a me non importava. Dissi: 'Lo farò'.

Tutto è bene quel che finisce bene. Eastwood accettò con filosofia di essere un rimpiazzo del rimpiazzo e, grazie a quel film, mantenne il proprio status symbol a Hollywood. Non solo, il thrileer diede il via ad un franchise che ha prodotto quattro sequel. Di cui uno, Coraggio... fatti ammazzare (1983), diretto dallo stesso Clint. Poteva andargli peggio!

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