Batman, Michael Keaton spiega perché lasciò prima di Batman Forever
Al podcast Backstage, Michael Keaton ha raccontato come abbia affrontato il personaggio di Batman / Bruce Wayne, spiegando pure perché lasciò il ruolo prima di Batman Forever con Val Kilmer. Lo riprenderà in The Flash.
C'è una malcelata attesa per il ritorno di Michael Keaton come Batman in The Flash di Andy Muschietti, in arrivo in sala nel novembre 2022: l'attore, uno dei simboli della Hollywood degli anni Ottanta, lo interpretò in Batman (1989) e Batman - Il ritorno (1992), entrambi diretto dall'amico e sodale Tim Burton che lo consacrò in Beetlejuice (1988). Keaton lasciò però il ruolo a Val Kilmer in Batman Forever. Perché? Al podcast Backstage ha raccontato cosa accadde e come lui abbia sempre visto il personaggio. Leggi anche Beetlejuice 2, perché il progetto è saltato, lo racconta lo sceneggiatore
Michael Keaton: come vede Batman e perché non recitò in Batman Forever
Al podcast Backstage, Michael Keaton, reduce dalla buona accoglienza alla serie drammatica Dopesick (in streaming su Disney+), ha toccato inevitabilmente il tema Batman, perché tornerà Bruce Wayne in The Flash con Ezra Miller, a novembre. In sostanza Keaton spiega che, interpretando il personaggio di Bob Kane, non si è mai interessato all'icona di Batman, al suo aspetto. Era proprio per l'essenza di Bruce Wayne che rifiutò di seguire l'approccio sopra le righe di Joel Schumacher in Batman Forever, lasciando la parte a Val Kilmer.
Ho sempre saputo dall'inizio che tutto si basava su Bruce Wayne. Quello era il segreto. Non ne ho mai parlato. Tutti dicevano: "Batman fa quello, Batman fa quell'altro"... e io continuavo a pensare: "State sbagliando tutti". [...] Che persona è per fare una cosa del genere? Chi diventa una cosa del genere? Che persona devi essere? [...]
Dissi al regista del terzo che non potevo farlo. Era un tipo abbastanza a posto, ora è morto, e non parlerei male di lui nemmeno se fosse vivo, ma mollai dopo un paio di incontri in cui io cercavo di accettare, sperando di fargli cambiare idea sulla direzione che aveva scelto, ma era inamovibile. [...] Mi ricordo una delle cose che mi spinsero a dire: "Oddio, non lo posso fare". Mi chiese: "Non capisco perché tutto debba essere così cupo e triste!" E io risposi: "Aspetta un minuto, lo sai perché questo tizio è diventato Batman? Hai letto... voglio dire, il discorso è semplice."