Barbenheimer per Martin Scorsese è stata "la tempesta perfetta"

Quest’estate il cinema ha affrontato un fenomeno ben preciso che risponde al nome di Barbenheimer, ovvero lo scontro tra Barbie e Oppenheimer sul grande schermo. In Italia questa battaglia ad armi pari non è mai avvenuta perché l’ultimo film di Christopher Nolan ha posticipato l’uscita ad agosto anziché luglio. Ma negli States hanno potuto alimentare l’interesse nei confronti del cinema. A tale proposito, seppur a distanza di mesi ormai dal debutto, è Martin Scorsese ad esporsi, riflettendo sul fenomeno Barbienheimer: ha aiutato a salvare il cinema?

Oppenheimer e Barbie hanno aiutato a salvare il cinema? Cosa ne pensa Martin Scorsese

Martin Scorsese è impegnato con Killers of the Flower Moon, la sua ultima fatica cinematografica con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro che si ispira ad una storia vera, esattamente come Oppenheimer che racconta com’è nata la bomba atomica. Diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer ha rinvigorito l’estate al cinema, ma non è stato l’unico titolo degno di nota: anche Barbie ha dato un forte contributo diventando film campione d’incassi del 2023. Intervistato da Hindustan Times, Martin Scorsese ha riflettuto sull’impatto di Barbenheimer ammettendo però di non aver ancora recuperato nessuno dei due titoli.

Non ho ancora visto i film. Adoro il lavoro di Christopher Nolan. Margot Robbie ha iniziato con me da The Wolf of Wall Street. Rodrigo Pietro (direttore della fotografia), dopo aver terminato Killers of the Flower Moon ha continuato con Barbie. Quindi potremmo dire che è tutto in famiglia.

Barbie e Oppenheimer hanno aiutato il cinema a splendere durante l’estate. Mentre il film diretto da Greta Gerwig sulla bambola Mattel in carne ed ossa ha incassato 1,4 miliardi di dollari, Oppenheimer ha raggiunto 939 milioni di dollari al botteghino mondiale. Martin Scorsese è felice dell’impatto dei film sul cinema:

Penso davvero che la combinazione tra Oppenheimer e Barbie sia stata qualcosa di speciale. Sembrava, odio questa parola, la tempesta perfetta. È arrivata al momento giusto. E la cosa più importante è che la gente è andata a vederli al cinema. E penso che sia meraviglioso. Il modo in cui si adattava perfettamente - un film con un tale valore di intrattenimento, puramente con i colori vivaci da un lato e un film con tale severità e forza, praticamente sul pericolo della fine per la nostra civiltà, dall’altro: non potresti avere film più opposti tra loro. Offre qualche speranza che emerga un cinema diverso, diverso da quello che è successo negli ultimi 20 anni, a parte il grande lavoro svolto nel cinema indipendente.