Alfonso Signorini a cuore aperto: "Le svolte della mia vita? Scoprire di essere gay, Berlusconi e il tapis roulant"
In occasione dei suoi 60 anni, il conduttore si è raccontato in una lunga intervista a Il Corriere della Sera.

In occasione dei suoi 60 anni, Alfonso Signorini si è raccontato in una lunga intervista a Il Corriere della Sera, ripercorrendo la sua infanzia fino al traguardo di oggi, 7 aprile 2024 e il desiderio di non fermarsi, "voglio mordere la vita fino all’ultimo" ha precisato il conduttore del Grande Fratello e direttore editoriale del magazine Chi.
Alfonso Signorini: "Voglio sposare il mio compagno!"
Oggi, Signorini, spegne 60 candeline:
"Con 60 amici che mi hanno accompagnato nel mio percorso di crescita. Organizzerò un pranzo della domenica nella vecchia trattoria di Seregno dove andavo con i miei, Al Pertegà. Ho fatto rifare il menu della mia infanzia: risotto con salsiccia, carrellone dei bolliti, e ho dato al cuoco la ricetta della torta di mia nonna Armida"
Il primo compleanno senza Silvio Berlusconi.
"Proprio così. Gli assenti giustificati sono due. Lui e Maria De Filippi, che registra pure la domenica mattina"
Signorini al quotidiano ha raccontato parte della sua adolescenza:
"Ci sono io che pedalo per le vie di Cormano sulla mia Graziella. Prima a quattro ruote, poi a due, poi truccata con le carte da gioco per fare rumore quando i miei amici avevano tutti il Ciao. Mi ha accompagnato nella mia crescita. Immaginavo di essere un esploratore nelle giungle del maharaja, tra le campagne inglesi, sulle Alpi svizzere. Il 7 dicembre del 1983 ebbi il mio primo attacco di panico in coda alla Scala per un posto nel loggione. Da allora entrai nel tunnel della nevrosi, ero convinto che sarei morto per un attacco di cuore, passavo da un medico all’altro. Del resto, mia madre mi aveva sempre protetto perché mi era stato diagnosticato un soffio al cuore, praticamente una sciocchezza, ma questo lo so oggi. Finché non mi feci coraggio, andai in palestra e salii su un tapis roulant: o muoio o rinasco"
"Mi affrancai dalla famiglia con il lavoro. Prima come insegnante al Leone XIII, poi nel mondo del giornalismo. I miei erano disperati. Con tutti i sacrifici fatti per farmi studiare... Sognavano un figlio medico, avvocato, commercialista, astronauta, sacerdote, qualunque cosa ma non l’insegnante o, peggio, il giornalista! In quei 30 anni mettiamoci anche il travaglio sentimentale, con la scoperta dell’omosessualità"
"Il momento più difficile ? Sicuramente quando ho lasciato Mondadori, dove facevo l’inviato per Chi, deludendo Silvana Giacobini che mi voleva bene, e mi vuole ancora bene, come a un figlio. Ma mi ero un po’ montato la testa. Mi trasferii a Roma, dove le cose non andarono come avevo sperato. Mi ritrovai solo con il mio bassotto Scoop e il telefono che non squillava più. Mi salvò Roberto D’Agostino, che organizzò una cena con Carlo Rossella, ai tempi direttore di Panorama, e così rientrai in Mondadori"
Il conduttore del Grande Fratello ha parlato poi del suo arrivo al settimanale Chi come direttore:
"A 50 anni sono diventato il direttore di Chi. Nessuno avrebbe scommesso su di me: non ho mai preso un menabò, mai partecipato a una riunione di redazione o incontrato il sindacato. Sono sempre stato la Vispa Teresa."
Un anno fa ha lasciato questo incarico e a tal proposito, ha dichiarato:
"E' stato tutto naturale. E poi continuo a mantenere un rapporto diretto con i lettori, oltre a lavorare sui contenuti con il direttore Massimo Borgnis. Pensavo invece che sarei stato più libero per fare la pubblicità, ma non mi ha cercato nessuno, nemmeno Poltronesofà, che sarebbe il mio sogno!"
Signorini ha infine confessato anche dopo la crisi vissuta con il suo storico compagno, Paolino Galimberti, ora pensa al matrimonio:
"E' servito, perché ci siamo ritrovati. E ne approfitto per fargli sapere che sposarci sarebbe il passo naturale nel nostro cammino insieme"