Sky Italia annuncia le nuove serie L'arte della gioia, Hanno ucciso l'Uomo Ragno e Dostoevskij
Le tre produzioni originali italiane coinvolgono Valeria Golino, Sydney Sibilia, Filippo Timi e i Fratelli D'Innocenzo.

Sky sempre più isola felice per gli appassionati di Serie TV italiani. In occasione della presentazione della line-up per la prossima stagione televisiva, il colosso europeo dell'intrattenimento ha annunciato l'ordine di tre nuove produzioni originali italiane, in aggiunta ai tanti e acclamati titoli dei quali si attendono nuovi episodi e alle altre novità che avevamo già avuto modo di approfondire nelle settimane e nei mesi scorsi. Si tratta de L'arte della gioia, debutto assoluto da regista di una serie tv di Valeria Golino; Hanno ucciso l'Uomo Ragno; dramedy basato sulla storia degli 883; e Dostoevskij, prima serie tv dei Fratelli D'Innocenzo; in onda su Sky e in streaming su NOW prossimamente.
L'arte della gioia, Hanno ucciso l'Uomo Ragno e Dostoevskij
Basata sull'omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza, L'arte della gioia, prima volta alla regia di una serie tv per Valeria Golino (Miele, Euforia), anche sceneggiatrice con Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo, racconta la storia di una ragazzina della Sicilia di inizio '900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto. Spregiudicata, sensuale e coraggiosa, Modesta è una protagonista unica e precorritrice dei tempi. Animata da un insaziabile desiderio di conoscenza, di amore e di libertà, si troverà per questo a scontrarsi con le regole della società della sua epoca e, spesso, obbligata a fare scelte estreme per vivere la propria vita come meglio crede.
Scritta da Chiara Laudani, Francesco Agostini e Giorgio Nerone con Sydney Sibilia (Smetto quando voglio, L'incredibile storia dell'Isola delle Rose), anche regista, Hanno ucciso l'Uomo Ragno racconta la storia di Max Pezzali e Mauro Repetto, capaci di dar vita, da giovanissimi, a un progetto - gli 883 - diventato un vero e proprio fenomeno nazionale e generazionale. Gli adolescenti Max e Mauro sono degli sfigati a detta di tutti. Quando però iniziano a scrivere canzoni insieme, queste diventano immediatamente delle hit, sorprendendo tutti, in primis loro stessi, e rendendoli icone che ancora oggi fanno cantare ed emozionare generazioni di fan.
Prima serie scritta e diretta da Fabio e Damiano D'Innocenzo, Dostoevskij (titolo provvisorio) è un noir investigativo che indaga l'animo umano in tutta la sua abissale complessità attraverso le investigazioni di un brillante detective dal passato doloroso, Enzo Vitello, interpretato da Filippo Timi (Vincere, I delitti del BarLume). Enzo segue la scia di sangue di uno spietato serial killer, soprannominato Dostoevskij per le lettere piene di dettagli macabri che lascia sulle scene del crimine. Ossessionato dalle parole del killer, il poliziotto arriva al punto di intraprendere una pericolosa indagine in solitaria, avvicinandosi sempre di più all'inquietante verità, mentre cresce in lui il bisogno di chiudere i conti con il passato.
Le altre serie tv di Sky
Sono 100 i titoli Sky Original, tra italiani e internazionali, di cui 60 solo italiani, proposti da Sky solo nel 2022: numeri che ne fanno la prima piattaforma pay per produzione di serie tv in Italia, con 26 titoli originali prodotti negli ultimi 3 anni. A questi si aggiungono le numerosissime serie d'acquisizione. Un catalogo amplissimo di circa 450 titoli complessivi l'anno, con 100 prime visioni assolute spalmate sui tre canali interamente dedicati alle serie tv: Sky Atlantic, Sky Serie e Sky Investigation. E tra questi ultimi c'è anche House of the Dragon, attesissimo prequel de Il Trono di Spade, in onda e in streaming dal 22 agosto.
Ma in questo frangente soffermiamoci sulle produzioni italiane. Si partirà il 21 settembre con la seconda stagione del crime drama Petra, diretta nuovamente da Maria Sole Tognazzi, nella quale Paola Cortellesi torna a vestire i panni di una versione italianizzata dell'omonima detective creata dalla scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett. In autunno debutterà poi la novità assoluta Il grande gioco, sul mondo del calciomercato e dei procuratori sportivi, con Francesco Montanari di nuovo protagonista di una serie Sky 14 anni dopo Romanzo Criminale, oltre alla seconda stagione del drama d'ambientazione storica di Matteo Rovere Romulus.
A seguire, nel 2023 e in alcuni casi un po' oltre, sarà la volta de I delitti del BarLume (su Sky Cinema e NOW), commedia tinta di giallo tratta dai romanzi di Marco Malvaldi, giunta alla decima stagione; Django, rilettura in chiave contemporanea del classico western di Sergio Corbucci diretta (fra gli altri) da Francesca Comencini; Call My Agent: Italia (titolo provvisorio), adattamento del cult francese Chiami il mio agente!; Unwanted, dal libro inchiesta di Fabrizio Gatti sul suo viaggio lungo le rotte dei migranti, Bilal, adattato da Stefano Bises (Il miracolo, The New Pope); M. Il figlio del secolo, sull'ascesa al potere di Benito Mussolini come è stata raccontata da Antonio Scurati nel suo romanzo vincitore del Premio Strega; La città dei vivi, dal bestseller di Nicola Lagioia su uno dei delitti più efferati che l'Italia ricordi, l'omicidio di Luca Varani; e ancora i graditi ritorni del crime drama soprannaturale Christian, con Edoardo Pesce e Claudio Santamaria, del family drama di Gabriele Muccino A casa tutti bene: La serie e del prison drama con Luca Zingaretti Il Re, tutti e tre con la seconda stagione.