L'arte della gioia è una miniserie italiana tratta dall'omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza. Diretto da Valeria Golino (Euforia, Miele) e da lei scritto con Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo, il drama segue Tecla Insolia (La bambina che non voleva cantare) nei panni di Modesta, una giovane donna spregiudicata, sensuale e coraggiosa.
Nata in Sicilia il 1° gennaio 1900, da una famiglia povera, in una terra ancora più povera, fin dall'infanzia, animata da un insaziabile desiderio di conoscenza, di amore e di libertà, Modesta è disposta a tutto pur di perseguire la sua felicità, senza piegarsi mai alle regole di una società oppressiva e patriarcale a cui sembra predestinata. Dopo un tragico incidente che la strappa alla sua famiglia, viene accolta in un convento e, grazie alla sua intelligenza e caparbietà, diventa la protetta di Leonora (Jasmine Trinca, Supersex), la Madre Superiora. Il suo cammino la conduce poi alla villa della Principessa Gaia Brandiforti (Valeria Bruni Tedeschi, La pazza gioia), dove si renderà indispensabile ottenendo sempre più potere nel palazzo. Questo suo incessante movimento di emancipazione si accompagna a un percorso di maturazione personale e sessuale, che la porta a varcare il confine tra lecito e illecito, conquistando giorno dopo giorno il suo diritto al piacere e alla gioia.
Il resto del cast include Guido Caprino (Il miracolo) nel ruolo di Carmine, l'uomo che gestisce le terre della villa dei Brandiforti; Alma Noce (Gli anni più belli) di Beatrice, la più giovane della famiglia Brandiforti; Giovanni Bagnasco (Finalmente l'alba) di Ippolito, figlio di Gaia e unico vero erede della stessa dinastia; e Giuseppe Spata (Tutta colpa di Freud) di Rocco, autista dei Brandiforti.
L'arte della gioia è l'adattamento televisivo del romanzo omonimo scritto dalla siciliana Goliarda Sapienza, terminato nel 1976 e pubblicato integralmente solo nel 1998 dopo la sua morte. Questo perché, come scrive la traduttrice Nathalie Castagné (rifiutato per tanto tempo dalle case editrici italiane, L'arte della gioia ha raggiunto un enorme successo all'estero), "Troppo scomoda Modesta per gli anni Settanta italiani. Una donna senza 'morale' capace di uccidere per arrivare ai suoi obiettivi, che desidera, che vive la sessualità senza inibizioni, che non esita a rompere convenzioni e ruoli sociali, come sarebbe potuta passare nell'Italia democristiana ancora in lotta per il divorzio, l'aborto".
Prima serie tv di Valeria Golino come regista e sceneggiatrice, L'arte della gioia è stata presentata in anteprima mondiale alla 77ª edizione del Festival di Cannes nel 2024, a 100 anni dalla nascita di Goliarda Sapienza, e prima di arrivare in tv è stata proiettata al cinema, in due parti il 30 maggio e 13 giugno 2024. Golino era stata già a Cannes con i suoi film da regista, Miele e Euforia, entrambi selezionati nella sezione Un Certain Regard rispettivamente nel 2013 e nel 2018.
Valeria Golino ha raccontato al programma di Sky Tg24 Stories di essere rimasta coinvolta in un brutto incidente un istante dopo la fine delle riprese. "Il centesimo giorno, dopo l'ultimo ciak, tutti abbiamo cominciato a correre su e giù - io soprattutto che ero il regista e dovevo abbracciarmi e baciarmi con tutti. Sono stata investita dal mio co-regista - il regista della quinta puntata, Nicolangelo Gelormini. Sono caduta, lui mi è caduto addosso e ho sbattuto la testa sul cemento", ha ricordato. "Era stata già organizzata la festa di fine produzione a cui hanno partecipato tutti tranne io, che stavo in ospedale col tutore".
Attore | Ruolo |
---|---|
Tecla Insolia | Modesta |
Jasmine Trinca | Madre Leonora |
Valeria Bruni Tedeschi | Principessa Gaia Brandiforti |
Guido Caprino | Carmine |
Alma Noce | Beatrice 'Cavallina' Brandiforti |
Giuseppe Spata | Rocco |
Giovanni Bagnasco | Ippolito Brandiforti |
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