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BIOGRAFIA DI LEO BENVENUTI
Sceneggiatore. Nato a Firenze nel 1923, è uno dei protagonisti del cinema italiano con oltre cento storie firmate collaborando con decine di registi. Ha lavorato a lungo in coppia con Piero De Bernardi, incontrato nel 1954 a Firenze sul set de "Le ragazze di San Frediano" (tratto dal romanzo di Vasco Pratolini per la regia di Valerio Zurlini) ma prima ancora si è occupato di teatro ed ha scritto una serie di film musicali, tra cui "Puccini", oltre a "Sette anni d'infelicità", commedia con Macario sulla guerra. Nel corso degli anni Benvenuti ha attraversato da protagonista diversi generi, dal filone drammatico alla commedia all'italiana fino alla nuova comicità di Carlo Verdone in "Un sacco bello" (1980) e "Bianco, Rosso e Verdone" (1981). Per De Sica nel 1972 scrive "Lo chiameremo Andrea", con Mario Monicelli firma "Il Marchese del Grillo" (1981) e con Pasquale Festa Campanile "Il petomane" (1983). Quando Age e Scarpelli litigano con Pietro Germi, Benvenuti (con De Bernardi) cuce su Adriano Celentano i panni di un ingenuo pastore, ed arriva il successo di "Serafino". Tra gli altri suoi film, "La ragazza con la valigia" (1960, di Valerio Zurlini), "Guendalina" (1957, di Alberto Lattuada), "L'incompreso" (1966, di Luigi Comencini), "Amici miei" (1975, di Mario Monicelli) e "C'era una volta in America" (1984, di Sergio Leone). Muore all'ospedale San Giacomo di Roma, dove era stato ricoverato dopo i diversi interventi al cuore subiti.