Io speriamo che me la cavo
Locandina Io speriamo che me la cavo

Io speriamo che me la cavo

( Io speriamo che me la cavo )
Voto del pubblico
Valutazione
4.5 di 5 su 143 voti
Genere: Commedia
Anno: 1992
Paese: Italia
Durata: 104 min
Distribuzione: PENTA - PENTAVIDEO, Medusa
Io speriamo che me la cavo è un film di genere commedia del 1992, diretto da Lina Wertmüller, con Paolo Villaggio e Isa Danieli. Durata 104 minuti. Distribuito da PENTA - PENTAVIDEO, Medusa.

TRAMA IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

Trasferito a Corzano, in provincia di Napoli, solo per l'errore del Provveditorato agli Studi, il maestro Marco Tullio Sperelli è stato destinato ad una terza elementare. Lui, ligure, bravo ed onest'uomo, si trova subito in una situazione pressoché disastrosa. Non più di tre allievi in classe: il quarto deve andare a cercarselo a domicilio, gli altri (in tutto sono una ventina) li recupera qua e là, quasi sempre in strada. Nella classe (mista) ci sono bambini furbi, per lo più allegri, una bambina, Rosinella, che fa la tenera con il maestro, Vincenzino, intelligente e svelto, nonchè Raffaele, il più grande, già implicato a far da messaggero per la camorra locale. Per questo Sperelli, malgrado la propria mitezza, dà un ceffone a Raffaele il quale giura vendetta. Ma quel gesto violento propizia definitivamente al maestro il massimo rispetto di tutti i ragazzi. D'altra parte lui si preoccupa di tutti i suoi allievi, anche se ha già chiesto un altro trasferimento, poichè con quei ragazzi ed il loro ambiente pensa che non ce la farà mai.

CRITICA DI IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

"Questo film lo si può volentieri collocare tra i migliori di Lina Wertmuller; sentimenti e freschezza di espressione. Non è mai facile dirigere e far recitare i bambini con naturalezza, evitando leziosaggini fastidiose. La trama è di per se fragile e si è addebitato al maestro trasferito dall'Italia del nord una lentezza eccessiva in quanto personaggio. Al contrario Paolo Villaggio lo ha compiutamente colto, lasciandosi catturare dalle voci pigolanti dei suoi allievi, comprendendoli nelle marachelle e furbizie, ma anche sapendoli capire nelle esperienze quotidiane e in quella espressione di dolore, che da secoli sedimenta perfino negli occhi dei bambini napoletani: per finire affascinato da bizzarrie e dolcezze, da melanconie e sorrisi nella confusione generale. Villaggio a tratti sognante, ma sempre partecipe, è stato delicato e bravissimo e gli allievi irresistibili. Il dialetto, con i suoi sapori, i suoi guizzi, il necessario e vivido miscuglio di allegria , di speranza e di scetticismo da sostanza e fa da mediatore e persuasore. Qua e la, probabilmente inevitabili, anche spunti e ritmi da sceneggiata (l'arresto da parte dei carabinieri di un ragazzo dei vicoli, con conseguenti clamori, lacrime e coralità del quartiere). Altrettanto inevitabile nello sfondo (ma pure in una miriade di echi e notazioni spicciole) la città ed il clima che si conoscono, senza per fortuna ricorrere a battibecchi e sfide Nord-Sud ultra acusate. Dalle labbra di alcuni bambini, per i quali la fanciullezza è stagione precoce e troppo presto finisce nel disincanto, fuoriesce qualche parolaccia". (Segnalazioni Cinematografiche). "Irritante e folcloristica patacca alla vesuviana che Lina Wertmuller ha tratto dallo scaltro best seller di Marcello D'Orta, inventando la figura del maestro (là inesistente). Operazione quasi del tutto fallita, nonostante l'indubbia bravura di un Paolo Villaggio finalmente vedovo Fantozzi, perché il film sa più di sceneggiata che di commedia; e quei bambini evidentemente plagiati sono più insopportabili delle foche ammaestrate del circo". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 6 settembre 2001)

CURIOSITÀ SU IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

REVISIONE MINISTERO OTTOBRE 1992.TITOLO INGLESE: ME, LET'S HOPE I MAKE IT.

SOGGETTO DI IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

LIBERAMENTE ISPIRATO DALL'OMONIMO LIBRO DI MARCELLO D'ORTA

INTERPRETI E PERSONAGGI DI IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

AttoreRuolo
Paolo Villaggio
Maestro Sperelli
Isa Danieli
Direttrice
Gigio Morra
Custode
Sergio Solli
Cartonaio
Paolo Bonacelli
Ludovico Mazzullo
Pier Francesco Borruto
Peppiniello
Ester Carloni
Esterina
Fulvia Carotenuto
Madre Raffaele
Annarita D'Auria
Lucietta
Eduard Criscuolo
Dott. Arnone
Alessandra De Tora
Angeluccia
Salvatore Terracciano
Salvatore
Giuliano Amatucci
Mezzarecchia
Pietro Bertone
Dott. Nicolella
Mario Bianco
Nicola
Pietro Bontempo
Padre Toto'
Anna De Magistris
Brigida
Consalvo Dell'Arti
Don Gabriele
Salvatore Emilio
Padre Tommasina
Ciro Esposito
Raffaele
Dario Esposito
Gennarino
Maria Esposito
Rosiella
Roberta Galli
Sorellina Toto'
Ilaria Troncone
Flora
Marco Troncone
Giustino
Mario Porfito
Sindaco
Adriano Pantaleo
Vincenzino
Carmela Pecoraro
Tommasina
Ivano Salazaro
Giovanni
Filomena Lieto
Checchina
Luigi Lastorina
Toto'
Lucia Oreto
Madre Gennarino
Antonio Scotto Di Frega
Mimmuccio

PREMI E RICONOSCIMENTI PER IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

Nastri d'Argento - 1993

Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 1993

  • Candidatura migliore attrice non protagonista a Isa Danieli
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