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Attore. Comincia a farsi strada alla radio e nel teatro di rivista dove diventa presto una delle "vedettes" più popolari. Debutta nel cinema nel 1942 con "Avanti c'è posto" di Mario Bonnard, in cui riprende un personaggio di un suo sketch vestendo i panni di un bigliettaio sfortunato in amore. La popolarità internazionale arriva con "Roma città aperta" (1945) di Roberto Rossellini, nel toccante ruolo di un eroico prete, Don Pietro, che viene fucilato dai tedeschi. L'attore rimase deluso di non ricevere neppure uno dei tanti premi assegnati al film. In compenso ricevette due Nastri d'argento come attore protagonista per "Prima comunione" (1950) di Alessandro Blasetti, e, venticinque anni dopo, come attore non protagonista per "C'eravamo tanto amati" (1975) di Ettore Scola. Nel 1948 esordisce come regista firmando "Emigrantes", poi è la volta della serie di commedie di successo "La famiglia Passaguai" (1951), e il commovente "Il maestro" (1958). Nel 1951 resta memorabile l'interpretazione del brigadiere Bottoni, antagonista del ladro Esposito interpretato da Totò, nel film "Guardie e ladri" (1951) di Steno e Monicelli. Nel 1964 venne definito dagli americani "a comic genius", dopo aver interpretato con successo il ruolo di Mastro Titta, nella commedia musicale "Rugantino" di Garinei e Giovannini. Considerato nell'ambiente dello spettacolo un tipo burbero ma benevolo, nutriva una stima incondizionata per l'amico e collega Totò. E' stato sposato con la cantante nota con il nome di "Reginella". Il suo fisico appesantito dal suo amore per la buona cucina era per lui un marchio di fabbrica e negli ultimi anni, aveva scritto un libro di successo dedicato alla pastasciutta, sua grande passione. Nel 1990 ricevette un David di Donatello alla carriera pochi giorni prima della morte.