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Torino Film Festival 2017: ce lo racconta (a fumetti) Astrothumb

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Il risveglio degli accreditati viventi, appunti da un festival di cinema

Torino Film Festival 2017: ce lo racconta (a fumetti) Astrothumb

Astrothumb, esploratore della mente e dello spazio, è l'inviato speciale di Coming Soon alla 35ma edizione del Torino Film Festival.
A partire dal 24 novembre e per tutta la durata del TFF35, Comingsoon.it ospita il suo diario quotidiano, nel quale racconta a fumetti i film e l'ambiente festivaliero torinese. E per l'occasione abbandona la sua tuta spaziale in favore di una più comoda felpa con cappuccio.

Oggi si conclude il TFF 2017: 2 dicembre 2017

Taeksi Woonjunsa (Corea del Sud, 2017) di Hoon Jang: 2 dicembre 2017

Otto film al giorno levano il medico di torno : 1 dicembre 2017
La bulimia fa brutti scherzi, i film si accavallano, le visioni si confondono, gli occhi si perdono e quel che rimane sotto la pelle è l'atmosfera di un altro Torino Film Festival pieno della solita cara magia.

9 Doigts (2017): 1 dicembre 2017
Nowhereland, una zona terrestre dove le emozioni sono gelate (vista da lontano, grafite)

Ultimina: 30 novembre 2017
Lorello e Brunello (Maremma, 2017) di Jacopo Quadri
Lorello e Brunello, avrei sempre voluto fare un film così, fatto proprio così, in mezzo ai campi, a osservare chi lavora la terra e si prende cura delle bestie. Per fortuna ci ha pensato Jacopo Quadri, che finalmente si prende la libertà di montare un film tutto suo. Forse ci sono già tanti film ambientati nelle campagne, e beh? ce ne sono anche tanti ambientati nelle città. La vecchia Ultimina però la si trova solo qui, Ultimina che ci regala una riflessione per nulla banale: che guaio aver passato una vita di sacrifici per avere tutto un insieme di cose a cui si è talmente affezionati da non poterne fare a meno. Sarebbe bello non avere la casa e i campi e quella quotidianità, liberi di vivere altrove, magari vicino alla figlia, per non sentirsi soli. Ma ci crede poi davvero Ultimina alla bellezza di non costruire nulla, di essere senza radici?

Bello o brutto?: 30 novembre 2017
All'uscita dalla sala si discute animatamente delle debolezze dei film visti. Le storie vengono sezionate in mille frammenti, a loro volta analizzati alla ricerca dell'anomalia. Credo ci sia un contatore nascosto da qualche parte e alla fine del festival ci sarà un vincitore della gara a chi dice la cosa più intelligente.

Carlito's Way. Motivo floreale sul cuscino di Gail: 29 novembre 2017
Quest'anno il festival omaggia Brian De Palma con una grande rassegna, cinquant'anni di film, dal 1962 al 2012. Oggi ho visto Carlito's Way. A margine del capolavoro solo una nota, emotiva, di suggestione. A metà del film Carlito e Gail sono nudi e sdraiati a letto, a confidarsi i rispettivi sogni, i futuri sperati. Carlito abbraccia Gail, Gail abbraccia un cuscino. Sul cuscino, in primo piano, un motivo floreale rosso, su campo chiaro. È un momento di quiete, forse l'ultimo del loro amore. Fiori su un cuscino, come tante altre minuzie nelle nostre vite, particolari che ci sfuggono, banali ma intimi e infine riconoscibili, una volta perduti.
È difficile accettare che ancora una volta la storia di Carlito e Gail sia finita nello stesso modo di sempre.

Breve intervista a Jacopo Chessa, direttore del Centro Nazionale per il Cortometraggio, ente promotore del Torino Short Film Market, giunto alla sua seconda edizione (29 novembre - 2 dicembre 2017): 29 novembre 2017
Il Torino Short Film Market, promosso dal Centro Nazionale del Cortometraggio, è l'unico mercato della forma breve in Italia e principale evento industry del corto. Si svolge a Torino dal 29 novembre al 2 dicembre, "tre intense giornate di incontri, showcase sulla realtà virtuale, pitch, market screenings e proiezioni di corti". Abbiamo intervistato il direttore del CNC, Jacopo Chessa.

I supergiornalisti con il bollino giallo: 28 novembre 2017
In sala stampa non si respira la vera atmosfera del TFF, il pubblico reale sta nelle altre sale, dove si fa la coda. Oggi una signora sulla settantina è caduta dalle scale del cinema Reposi, si è rialzata a fatica per poi lamentarsi che non si possono fare film come Morto Stalin, se ne fa un altro, che non si scherza su fatti tragici. Così ha detto. Io dicevo che non è mica vero, che si può fare eccome, soprattutto se lo si fa come fa Armando Iannucci. Comunque nulla di rotto. Avrei dovuto dirle che non doveva uscire prima della fine dei titoli di coda, mica per non profanare l'integrità della visione, è che la sala è proprio buia.

Kiss and Cry: 28 novembre 2017
Kiss and Cry (Francia, 2017) di C. Mathieu e L. Pinell
Voi ci capite qualcosa di pattinaggio su ghiaccio e di adolescenti? Io niente, so solo che i secondi è meglio lasciarli stare tranquilli o inquieti nel proprio mondo di torpore o di tormenti. Le due registe ci raccontano la preparazione fisica e psicologica di un gruppo di pattinatrici, a pochi giorni dai Campionati di Francia. Camera a mano e sguardo attaccato alle ragazze, diventano spie lievi di un mondo di giovani che sfugge e che è difficile rappresentare senza forzature. Mathieu e Pinell ci riescono e il loro è uno sguardo cinematografico consapevole che trasforma un progetto di breve documentario in un film essenziale, senza pause di maniera.

Non dire gatto: 27 novembre 2017
Tra le sezioni del TFF 2017 ne troviamo una (non competitiva) dedicata ai gatti. Non dire gatto presenta sei film a tema che spaziano dal classico disneyano Alice nel paese delle meraviglie a Una strega in paradiso di Richard Quine, passando per il Lucio Fulci di Black Cat.

Final Portrait, il ritratto impossibile: 27 novembre 2017
Giacometti è Giacometti. Geoffrey Rush è Giacometti. La sua Parigi in Final Portrait è un vicolo malmesso (o se preferite, vintage) su cui si affaccia un portone di legno scassato, dietro il portone la casa studio di Giacometti. Un film di scenografia per un ritratto che racconta il processo creativo dell'artista. Il risultato forse non importa e d'altra parte lo dice Giacometti che finire un ritratto è impossibile.

La salamandra di raccordo e le mimose: 26 novembre 2017
Quando mi soffermo per troppo tempo su un particolare irrilevante di una pellicola finisce che mi sfugge il quadro generale, per distrazione o per noia. In Barrage di Laura Schroeder mi sembrava che le attrici fossero tutte reduci da un'anestesia, una dose da day hospital, non dormi ma ciondoli. Non bastasse lo strazio di interminabili pause tra controcampi di sguardi con occhi a mezz'asta, al termine del film hanno anche profanato Into my arms di Nick Cave, una cover che nemmeno Tori Amos quando violenta Smells like teen spirits. Comunque, a un certo punto il montatore usa come raccordo una salamandra che si muove tra fiori gialli di mimosa. Chissà se era prevista o se è capitata lì per caso?

Tito e gli alieni: 26 novembre 2017
Tito e gli alieni (Italia, 2017) di Paola Randi
Lo zio Tito e il nipote Tito sono nel deserto uno di fianco all'altro. Lo zio non ha idea di come prendersi cura dei nipoti che gli sono stati affidati e che minacciano di farlo uscire dal suo lungo torpore:
Tito: Zio, tengo fame
Zio: No.
Tito: No cosa?
Zio: Fame, no.
Ci si commuove, come scrive Donzelli, in questo film prezioso che ha il dono di saper usare sempre il giusto numero di parole.

Radical: 25 novembre 2017
Il 1982 vede nascere la prima edizione del Festival Internazionale Cinema Giovani di Torino. Da sempre rivolto "alla ricerca e alla scoperta di talenti innovativi" in passato era considerato (forse a torto) un festival esclusivamente per cinephiles. Nel corso degli anni ha mutato pelle, è diventato il TFF e ha diversificato la programmazione, ma in città in quei dieci giorni si respira lo stesso spirito delle origini.

Assetati di film: 25 novembre 2017
Per le strade della città si muovono esseri affamati di visioni. I primi giorni sono appassionati che si mettono in aspettativa per cercare di vedere più film possibili, poi diventano vampiri, infine si zombificano. Mai e poi mai confessare a uno di loro che non si conosce a memoria il programma del TFF già dal primo giorno del festival.

Beast. Il mare e il bosco: 25 novembre 2017
Beast (UK, 2017) di Micheal Pierce
Moll ha i capelli rossi, un fratello e una sorella che è meglio perdere che trovare, il padre malato di Alzheimer e la madre aguzzina. Moll vive sull'isola di Jersey, la più grande tra le Isole del Canale. Il Canale è la Manica e Jersey è più vicina alle coste della Normandia che a quelle inglesi. Non saprei dire se dell'isola vista nel film faccia più paura il mare o il bosco. L'amore o il terrore. È una lotta di inquietudini e questo Beast è un thriller da vedere.

Il TFF in due righe: 24 novembre 2017
Il Torino Film Festival si svolge a Torino e i suoi spettatori sono per buona parte cittadini residenti a Torino appassionati di cinema. Il pubblico restante è composto da appassionati di altre città, da registi e altri professionisti del settore e infine da giornalisti e critici cinematografici. Durante i dieci giorni del festival mi tumulerò dentro il cuore pulsante della critica, la sala cinematografica riservata alla stampa.

Leggere le sinossi per scegliere i film da non vedere: 24 novembre 2017
Oggi è il giorno dell'inaugurazione e dopo aver ritirato l'accredito è il momento di dare un'occhiata al programma. Il programma del TFF è uno spillato A4 di una ventina di pagine. Contiene orari e luogo delle proiezioni e inoltre raccoglie le fondamentali e famigerate sinossi di tutti i film programmati: le sinossi che descrivono l'irrinunciabilità di ogni film. Il compilatore di sinossi per eccellere deve avere l'ispirazione del poeta e la spregiudicatezza dell'imbonitore.

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