Tom Cruise parla dopo tanto tempo di Nicole Kidman, lodando la sua bravura di attrice

A molti anni dal suo divorzio da Nicole Kidman, Tom Cruise è tornato a parlare della sua ex moglie, ricordando la sua bravura. È accaduto durante un'intervista rilasciata dall'attore a Sight and Sound, la rivista di cinema pubblicata dall'American Film Institute. Il quale American Film Institute consegnerà questa sera a Tom il premio BFI Fellowship. Si tratta di un riconoscimento assai prestigioso, andato ad artisti della settimana arte come David Lean, Bette Davis, Akira Kurosawa, Orson Welles, Thelma Schoonmaker, Derek Jarman, Martin Scorsese, Satyajit Ray, Barbara Broccoli, Michael G Wilson, Spike Lee e Christopher Nolan. Dopo averlo stretto tra le mani, Tom volerà a Cannes, dove presenterà, fuori concorso, Mission: Impossible - The Final Reckoning, in uscita nelle sale italiane il 22 maggio.

Tom Cruise parla di Nicole Kidman

Nell'intervista a Sight and Sound, Tom Cruise ha parlato a lungo della sua carriera, ad esempio dell'esperienza insieme a Jack Nicholson in Codice d'onore. Ha invece accennato alla sua ex moglie quando ha raccontato di Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick. Come alcuni sanno, il regista aveva contattato prima Tom di Nicole Kidman. Ecco le parole di Cruise:

È stata un'esperienza bellissima. Ero molto contento di farla. Conoscevo molto bene i film di Stanley e a presentarmi a lui è stato Sydney Pollack. Così Stanley ha chiamato Sydney perché voleva che facessi un film con lui. Mi ha mandato un fax. Sono andato a casa sua in aereo e sono atterrato nel suo cortile. Avevo letto la sceneggiatura il giorno precedente e ne abbiamo parlato per tutta la giornata. Conoscevo tutti i suoi film. Avevo parlato di lui insieme a Scorsese e Pollack, quindi sapevo bene come lavorava. Poi ci siamo conosciuti meglio, ed è stato allora che gli ho suggerito di prendere Nicole per la parte di Alice, perché ovviamente è una grandissima attrice.

Tom Cruise ha poi aggiunto, sempre a proposito di Eyes Wide Shut:

Sapevo che le riprese sarebbero durate a lungo. Lui ripeteva: "No, no, finiremo in tre o quattro mesi". Allora gli ho detto: "Senti, Stanley, sono qui per te. Faremo questo film a prescindere dalla durata delle riprese". Il film mi sembrava molto interessante e volevo farlo. Quando faccio un film, prima di accettare mi informo e cerco di passare molto tempo con le persone con cui lavorerò, in modo da capire le loro esigenze e far capire a loro le mie, per poter così creare qualcosa di molto speciale. Comunque è stata un'esperienza unica. La troupe era piuttosto ridotta. Siamo arrivati durante l'estate e abbiamo cominciato a provare. La sceneggiatura non era che un abbozzo. Riscrivevamo continuamente le scene e continuamente le ripetevamo, e le rigiravamo per trovare il mood del film".

Esaurito l'argomento Eyes Wide Shut, Tom Cruise ha ricordato Top Gun e Top Gun: Maverick, tessendo le lodi del compianto Val Kilmer e dicendo di essere stato felicissimo di aver diviso una scena con un attore tanto talentuoso e carismatico. Infine il nostro ha espresso tutta la sua ammirazione per Marlon Brando, di cui è sempre stato un fervente ammiratore.