Tom Cruise e la folle vita di Barry Seal, tra storia vera e invenzioni del film
Barry Seal - Una storia americana, il film in cui Tom Cruise interpreta un narcotrafficante che ha avuto una vita epica e oltre ogni limite. Vediamo le differenze tra la storia vera e il film.

Uscito al cinema con il titolo Barry Seal - Una storia americana, il film American Made racconta la folle e surreale vita di un pilota di aerei americano che ha saputo cogliere molte opportunità (se così vogliamo chiamarle). E più ne coglieva, più ne si presentavano. Tom Cruise, che sta ultimando a Venezia le travagliate riprese di Mission: Impossible 7, interpreta Barry Seal uscendo per un momento dal ruolo dell'action hero. Da divo hollywoodiano qual è, l'attore è evidentemente al di sopra di ogni suo personaggio ed è impossibile eliminare il filtro "Cruise" guardando i suoi film. Ma la carriera di Tom Cruise non viaggerebbe nella stratosfera da più di 30 anni se lui non fosse un ottimo attore. E in American Made dimostra di saper indossare l'abito del grottesco con misurata ironia, per una produzione che garantisce un alto livello di intrattenimento. Il film è in questi giorni nella Top Tep dei titoli più visti sulla piattaforma di Netflix.
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Essendo uno di quei casi in cui la realtà è già ben oltre la fantasia di uno scrittore, Barry Seal - Una storia americana diretto da Doug Liman si prende libertà narrative. In parte perché non è stato possibile ricostruire per filo e per segno la realtà dei fatti che hanno scandito la vita di Barry Seal, e in parte perché chi poteva dare ulteriori informazioni sul suo conto non ha parlato. Il film non percorre dunque la strada della verosimiglianza, a cominciare dall'aspetto di Barry Seal. Se Christian Bale fosse stato scritturato nel ruolo del protagonista, non avrebbe esistato a raggiungere quota 110 kg per assomigliare al personaggio, come ha fatto in Vice - L'uomo nell'ombra. Tom Cruise ha mantenuto il suo peso forma ma, nel suo caso, il valore aggiunto è stato vederlo pilotare realmente gli aerei bimotore del film (la sua passione per il volo risale ai tempi di Top Gun).
Come racconta il film, Barry Seal è stato per alcuni anni un pilota della TWA, diventando nel 1964 a 26 anni uno dei più giovani capitani operanti su un Boeing 707. La prima licenza per volare la prese a 15 anni e a 16 aveva già conseguito il brevetto per poter avviare un business con il suo piccolo aereo, dimostrando subito il suo spirito imprenditoriale. Dopo dieci anni di voli intercontinentali, nel 1974 Seal fu licenziato dalla TWA per aver giustificato le sue assenze con certificazioni mediche fasulle, mentre era in volo altrove per le sue consegne speciali.
Nel film Domhnall Gleeson che interpreta l'agente Monty Schafer, recluta Seal perché la CIA vuole approfittare dei suoi viaggi verso l'America Centrale per fargli consegnare armi ai rivoluzionari, chiudendo in cambio un occhio sul suo "passatempo" di corriere aereo di droga. L'agente Schafer è un personaggio di finzione, ma dà corpo a tutte le speculazioni secondo le quali Barry Seal abbia effettivamente lavorato sotto copertura per la CIA. Il vero Barry Seal aveva sostenuto di aver consegnato armi ai ribelli cubani per conto di diverse agenzie governative prima di diventare un pilota di linea per la TWA, dunque prima ancora della sua attività da narcotrafficante.
È certo che sia stato un informatore della DEA, il dipartimento antidroga, che lo ha ingaggiato dopo averlo beccato mentre scaricava in Arkansas 210 kg di cocaina proveniente dal cartello di Pablo Escobar, per un valore di 168 milioni di dollari. A quel punto per salvarsi la pelle ha fatto il doppio gioco con gli "amici" colombiani e nicaraguensi finché ha potuto e nonostante nel film il suo personaggio viva una sorta di redenzione per aver collaborato con la giustizia, nella realtà Barry Seal è stato uno dei più grandi responsabili dello smercio di cocaina negli Stati Uniti negli anni 80 accumulando un patrimonio di soldi sporchi di circa 60 milioni di dollari. E nel caso ve lo chiediate, no, non si hanno notizie di un atterraggio di fortuna in un centro urbano come si vede in American Made - Barry Seal: Una storia americana. Una scena inserita per la spettacolarizzazione della storia del film.
Qui sotto l'intervista con Tom Cruise e il regista Doug Liman.