Star Wars, L'ascesa di Skywalker ha commesso un grosso errore: c'entra Rogue One

La trilogia sequel di Star Wars, iniziata con Il Risveglio della Forza (2015) di J.J. Abrams, ha preparato il terreno per un epico ritorno del franchise. Inizialmente l'operazione procedeva a gonfie vele e senza intoppi, ma i bei tempi non sono durati a lungo. Rian Johnson, regista di Star Wars: Gli Ultimi Jedi (2017), ce l'ha messa tutta, ma la sua visione non ha proprio convinto i fan della space opera ideata da George Lucas.

Il contraccolpo di Episodio VIII ha costretto Lucasfilm a rimettere mano al nono film della saga degli Skywalker e a richiamare Abrams per un'ultima avventura. Non che abbiano salvato capra e cavoli: Star Wars: L'Ascesa di Skywalker (2019) non è sfuggito alle critiche, soprattutto per aver puntato troppo sull'effetto nostalgia. Un peccato, perché un collegamento con Rogue One: A Star Wars Story (2016), che il film ha platealmente ignorato, avrebbe aiutato non poco Episodio IX ad avvicinarsi al canto del cigno che il regista e il suo team avevano in mente.

Star Wars: L'ascesa di Skywalker: Kylo Ren torna in un'importante location di Rogue One

All'inizio de L'Ascesa di Skywalker, la galassia è nel caos. La crescente influenza del Primo Ordine sembra il problema più grande... fino a che l'Imperatore Palpatine (Ian McDiarmid) non si palesa. Kylo Ren (Adam Driver) non vuole che qualcuno entri nel suo territorio, chiunque sia, così si mette alla ricerca del Signore dei Sith. L'unico modo è trovare un indicatore di rotta Sith, e il primo che Ren scopre si trova su Mustafar.

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La famiglia Skywalker ha una storia complicata con il pianeta lavico ed è superfluo ricordare le ragioni. È lì che Anakin (Hayden Christensen) perse il duello con Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor) e subì gravissime ustioni, per poi diventare ufficialmente Darth Vader e trasferirsi nel suo castello. Gran parte della storia dell'edificio viene alla luce in materiali supplementari, come fumetti e romanzi, ma la sua prima apparizione live-action avviene in Rogue One. Quando Orson Krennic (Ben Mendelsohn) non riesce a sconfiggere i ribelli su Jedha, l'Impero deve usare il laser della Morte Nera sulla città. L'Imperatore, dunque, manda Krennic al castello per incontrare Vader.

Il palazzo fa un'altra apparizione live-action in Star Wars: Obi-Wan Kenobi, ma è presente anche in L'ascesa di Skywalker. Semplicemente, il film non si preoccupa di mostrarlo come si deve.

Star Wars: L'Ascesa di Skywalker: nel film c'è Mustafar, ma capirlo non è semplice

L'unico modo per capire che Ren, all'inizio di Episodio IX, si trova su Mustafar è familiarizzare con la superficie del pianeta. Quando le navi del Primo Ordine sorvolano il luogo, si vedono chiaramente fiumi di lava sottostanti. Tuttavia, l'esistenza di Tatooine e Jakku dimostra che, nella galassia lontana lontana, ci sono tanti pianeti che sembrano simili. Mustafar, inoltre, ha un aspetto diverso in seguito a un evento avvenuto anni prima, quando significative quantità di energia furono rilasciate a causa del tentativo di Vader di resuscitare la moglie defunta, Padmé Amidala (Natalie Portman).

Quando arriva a sul posto, il figlio di Han Solo (Harrison Ford) si trova faccia a faccia con un gruppo di fedelissimi Sith che non vogliono che trovi ciò che desidera. Ren li liquida in fretta e afferra l'indicatore. Missione compiuta. Dedicare un po' di tempo a guardarsi intorno (si trova nel luogo in cui sorge il castello di suo nonno), tuttavia, avrebbe giovato allo sviluppo del personaggio e al film a tutto tondo.

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Sfortunatamente, L'Ascesa di Skywalker decide di proseguire senza menzionare il castello né Mustafar. Dopo il flop de Gli Ultimi Jedi, Lucasfilm avrebbe fatto bene a tener presente l'unico progetto di Star Wars targato Disney che era stato universalmente elogiato: Rogue One. Collegare Episodio IX al film di Gareth Edwards avrebbe contribuito non solo a migliorarne l'accoglienza, ma anche ad accrescere la portata emotiva.