Mufasa - Il re leone, il regista ha quasi rifiutato l'incarico: come ha cambiato idea?
In principio il regista di Mufasa - Il Re Leone non era interessato ad occuparsi del film, ma ha cambiato idea grazie alla sceneggiatura.
Barry Jenkins è di ritorno al cinema con Mufasa – Il re leone, prequel di Il re leone proposto al cinema nel corso del 2019 in salsa live action. Trattandosi di una storia prequel, in questo caso Mufasa si concentrerà sull’infanzia del padre di Simba ed è in arrivo al cinema per le vacanze di Natale. Eppure, in un primo momento, Jenkins non era convinto di volersi occupare del film ed era intenzionato a rifiutare. Tutto è cambiato quando ha letto la sceneggiatura.
Mufasa – Il Re Leone, il regista non voleva accettare il film: ha cambiato idea con la sceneggiatura
Tratto dall’omonimo classico d’animazione Disney del 1994, Il Re Leone è tornato al cinema negli ultimi anni seppur in chiave live action rimpolpando un filone di successo voluto da Disney che sta trasformando sempre più i suoi personaggi d’animazione in proposte in carne ed ossa. Anche Mufasa si è aggiunto al mix, seppur raccontando una storia inedita sull’origin story del padre di Simba. Secondo quanto rivelato da GamesRadar, in un primo momento Barry Jenkins non avrebbe voluto occuparsi del prequel, cambiando poi idea una volta letta la sceneggiatura di Jeff Nathanson.
Ho ricevuto una chiamata dalla mia agente che diceva: ‘La Disney ha inviato questo progetto, un prequel per Il Re Leone’. E ho risposto: ‘Sì, non succederà’. Ma senza nemmeno leggere la sceneggiatura. Mi aspettavo di ricevere cinque pagine, invece dopo circa 45 mi sono girato verso la mia agente e ho detto: ‘Cavolo, questa roba è interessante’. Ho finito di leggerla il giorno dopo. Come persona che aveva molta familiarità con Il Re Leone, sono rimasto scioccato da quante cose pensavo di sapere, o quante cose pensavo fossero scolpite nella pietra su chi fossero questi personaggi e quali fossero i temi del Re Leone, per essere onesti. Sono rimasto semplicemente scioccato da come [lo sceneggiatore Jeff Nathanson] avesse rimosso così tante di queste nozioni e da quanto di ciò che sentivo fosse importante per il mio lavoro, per questo lavoro.