Jean-Claude Van Damme: "Steven Seagal ha rifiutato 20 mln di dollari per battersi con me"
Non correva buon sangue tra le action star degli anni 90 Steven Seagal e Jean-Claude Van Damme, ma quest'ultimo non ha mai capito perché.
Se non sapete che un tempo Jean-Claude Van Damme era soprannominato "The Muscles from Brussels", fate ammenda.
Quando Stallone e Schwarzenegger regnavano il box office degli anni 80 in cui le star dei film d'azione dovevano essere imperativamente dotati di massa muscolare, emergevano nel 1988 altri due protagonisti impiegati in titoli di livello inferiore che generarono un buon seguito tra i fan del genere: Steven Seagal con Trappola in alto mare e Jean-Claude Van Damme con Senza esclusione di colpi. Poi, in quello stesso anno arrivava anche il non muscoloso Bruce Willis a cambiare le regole con Die Hard - Trappola di cristallo, ma questa è un'altra storia.
L'incontro di arti marziali tra Van Damme e Seagal che non ebbe mai luogo
Recentemente intervistato dal tabloid britannico Telegraph, l'attore e artista marziale belga, oggi 63enne, ricorda che nel lontano 1990 Steven Seagal lo provocò mettendo in dubbio le sue qualità atletico-sportive, non tanto legate alla recitazione ma proprio al combattimento. Tra i due, Van Damme è quello ad avere avuto una vera carriera sportiva in diverse discipline marziali. Da quel momento, i rapporti tra i due si sono raggelati, per quanto ognuno fosse serenamente libero di costruire la propria filmografia, ma Van Damme dice di non aver mai capito il motivo di quella frase e di non aver sentito la necessità di alimentare il dibattito.
Il belga dice anche che il produttore Peter Guber, proprio per buttare benzina sul fuoco e farci un po' di soldi, ebbe l'idea di organizzare un incontro tra i due. E con incontro, intendeva proprio un combattimento, di boxe, di karate o di arti marziali miste. "L'idea era quella di avere me e Steven sul ring al The Mirage di Las Vegas" racconta Van Damme, "con una paga da 20 milioni di dollari ciascuno. Lui disse no". Oggi 71enne, Steven Seagal ha avuto una vita a dir poco surreale negli ultimi anni, diventando nel 2021 un membro del movimento pro Putin chiamato Una Russia giusta.
Qui sotto il trailer di We Die Young del 2019 con Van Damme.