Le 10 Serie TV con i finali più deludenti
Quando anni di profonda devozione vengono infranti da un finale mal riuscito. Ovviamente, attenzione spoiler!

Quante volte vi è capitato di affezionarvi alla storia di una Serie TV e ai suoi personaggi, per poi restare molto delusi dalla conclusione di tutto?
Se da una parte l'insoddisfazione può essere dettata da un semplice senso di perdita, dall'altra si tratta invece di scelte poco risolutive, frettolosità oppure ancora di un finale indegno della qualità della serie. Ecco quindi quelle che secondo noi sono le serie tv popolari con i finali più deludenti, perciò attenti agli SPOILER se non le avete viste e volete farlo!
Girls
"È difficile finire una serie tv, quando non c'è un protagonista a cui vorresti davvero augurare una vita felice". Carrie Wittmer di Business Insider ha riassunto perfettamente la frustrazione provata da molte fan della serie di Lena Dunham. Nel corso delle stagioni di Girls, infatti, la protagonista da lei interpretata, Hannah, non evolve mai davvero: rimane sempre avviluppata nel suo egocentrismo, finché nel finale non diventa madre, dopo essere stata con un istruttore di surf (Riz Ahmed), che non ha alcuna intenzione di far nulla per lei o per il figlio. Insomma, una madre egocentrica, un padre assente e un bambino che probabilmente non crescerà serenamente. Nel frattempo, Jessa rimane un personaggio irrisolto, come anche Shoshanna, che si fidanza improvvisamente e si allontana dalle amiche, mentre Marnie continua ad evitare di prendersi le responsabilità delle sue azioni. Il risultato è un gruppo di amiche che finiscono per separarsi e una costante incertezza generale, per cui non si vede una soluzione. Che felicità
How I Met Your Mother
How I Met Your Mother è una delle sit-com più riuscite che siano mai state scritte. In nove stagioni, Craig Thomas e Carter Bays ci hanno fatto ridere e affezionare ai loro personaggi, Ted, Robin, Marshall, Lily e Barney, come solo David Crane e Marta Kauffman erano riusciti a fare in Friends. Tuttavia, dopo 207 episodi, quando siamo finalmente giunti al momento di conoscere l'identità della madre, Tracy (la madre dei suoi figli), in due minuti abbiamo assistito alla sua tanto agognata relazione con Ted per poi vederla morire a seguito di una malattia. Dopo di che abbiamo visto Barney e Robin che divorziano senza un vero motivo e Ted - in un colpo di scena che era stato girato già nel lontano 2005 - che viene convinto dai figli a tornare sotto la finestra di Robin con il corno blu, per dichiararle il suo amore. Chi scrive questo articolo avrebbe voluto vedere Ted e Tracy felici a cena con Robin e Barney, Marshall e Lily e basta. Invece, gli autori hanno optato per un finale dolceamaro e più "realistico". Per fortuna, qualcuno scontento come noi, ha realizzato un finale alternativo.
Dexter
Probabilmente è il finale di serie più odiato di sempre: Dexter stacca il respiratore alla sorellastra Debra, per poi gettare il suo corpo senza vita in mare, insieme a tutte le sue precedenti vittime, e fingere la sua morte durante un uragano. Dopo di che va in esilio lontano da Miami, lasciando il figlio alla compagna Hannah. Insomma, un finale raffazzonato, che non rispetta la qualità degli altri episodi e, secondo molti fan, snatura anche il protagonista stesso. in questo caso sembra che si sia trattato di una decisione del network Showtime, che per evitare di contrariare i fan ha pensato fosse giusto lasciare in vita Dexter. In realtà, l'idea iniziale del creatore della serie, James Manos Jr., era di realizzare un crossover tra Dexter e Breaking Bad, in cui Dexter Morgan e Walter White avrebbero dovuto incontrarsi nelle foreste nordoccidentali del Paese e insieme scendere a patti con i propri peccati. Questa conclusione non è poi stata possibile, perché il copione dell'ultimo episodio di Breaking Bad è stato cambiato poco prima delle riprese, ma la maggior parte dei fan avrebbe preferito un finale simile a quello deciso per Walter White. Da anni Showtime, Michael C. Hall e James Manos Jr. si dicono disposti a realizzare un'altra stagione, con un finale degno di questo nome e della serie tutta, ma per il momento non è stato deciso o fatto nulla di concreto.
Lost
Una delle serie più amate degli anni 2000, ma anche una delle delusioni più cocenti per molti spettatori. Se chiedeste a chi ha seguito gli sviluppi della serie in tempo reale, per tutti e sei gli anni di messa in onda, molto probabilmente vi risponderebbe con un’espressione di profonda amarezza. Chi ha invece visto la serie tutta d'un fiato, quando era già finita, forse si dimostrerebbe soddisfatto e entusiasta. Il fatto è che molti misteri sono rimasti tali e quello che sembrava un soggetto realistico - un gruppo di persone che sopravvivono ad un incidente aereo e finiscono su un'isola sperduta nel nulla - è stato risolto applicandosi a teorie spirituali, mostrando i protagonisti in una chiesa/purgatorio mentre "passano oltre". Insomma, Lost è diventata un po' la rappresentazione dell'eterna dicotomia tra scienza e fede, pur di evitare di trovare una spiegazione razionale a tutti gli enigmi messi in campo negli anni.
Scrubs: Med School
Perché fare una nona stagione se già al termine dell’ottava c’era stata una conclusione perfetta, con un titolo – "Il Mio Finale" - che non lasciava spazio ad altre storie? In poche parole: quando il successo di pubblico fa prendere decisioni sbagliate ai creatori di una serie. Bill Lawrence ha pensato bene di riprendere il soggetto, l’ambientazione e alcuni dei personaggi principali della sua fortunata sit-com, per tentare di tenersi aggrappato al pubblico che per nove anni gli ha dato di che vivere, ma senza l’inserviente, senza Carla, senza il Tod, Ted e tutti quei personaggi secondari preziosi, sostituiti da una serie di volti nuovi poco intriganti, Scrubs – Med School è durato un’unica stagione, che poteva benissimo non esistere in partenza.
True Blood
Non si sa proprio che cosa abbiano pensato gli sceneggiatori di True Blood per decidere di concludere la serie senza accontentare nessuna delle due fazioni amorose. Nell’ultima puntata, Sookie non finisce né con Eric, né con Bill. Anzi, quest’ultimo muore colpito dall’epatite V, mentre Eric continua a godersi una vita senza freni con Pam e riapre il Fangtasia. Sookie si sposa invece con un uomo sconosciuto, di cui resta incinta. Probabilmente, lo showrunner originale della serie, Alan Ball, avrebbe trovato un modo diverso di rispettare i romanzi di Charlaine Harris, se non avesse abbandonato il progetto.
I Soprano
C’è chi lo definisce un finale “grandioso” e chi invece ancora si chiede se sia stato un errore di montaggio. In effetti, nonostante l’intenzione di David Chase, creatore della serie, fosse quella di lasciare spazio a ipotesi, dando uno spiraglio di speranza con il testo di “Don’t Stop Believing” dei Journey, quel nero improvviso proprio quando Meadow entra nella tavola calda dove sono seduti Tony, Carmela e A.J. non può essere soddisfacente per nessuno. Nel libro The Sopranos: The Complete Book, Chase si è giustificato scrivendo: “Non ci sono spiegazioni esoteriche sul finale dei Soprano, niente cose à la ‘Codice Da Vinci’. Tutto quello che riguarda il finale dei Soprano è in quell’episodio, nell’episodio precedente, e in quello prima ancora, nella stagione precedente e così via. Insomma, è nella serie che trovate le indicazioni su come è la fine dei Soprano”. Con la morte del compianto James Gandolfini, le speranze di un film per spiegare le sorti della famiglia, sono andate distrutte, tuttavia è notizia di qualche mese fa che Chase scriverà un prequel.
Una mamma per amica
Nel 2007, Lorelai e Rory ci avevano salutato con un finale inconcludente, che non portava neanche la firma della creatrice della serie, Amy Sherman-Palladino. Per cui, quando nel 2016 le Gilmore Girls sono tornate su Netflix, con quattro episodi scritti di nuovo dalla Palladino e quelle fantomatiche “quattro parole” con cui la sceneggiatrice voleva chiudere tutto, le aspettative erano altissime. E invece è stata un’altra delusione: le tre puntate precedenti la fine dell’atteso revival sono state condite di scene poco interessanti per allungare il brodo. Jess e Rory non si sono ritrovati come speravamo in molte, anzi il personaggio di Rory sembrava aver subito una regressione e ci si aspettava che rinsavisse prima della fine, ma no. Si conclude tutto con il suo annuncio a Lorelai: “Mamma”, sì?”, “sono incinta”. Queste sono le ultime quattro parole di cui sopra... sedici anni per finire con un cliffhanger? Resta il dubbio su chi sia il padre e per il momento, tra l’altro, non è previsto un seguito. Ma se questo era il finale pensato da Amy Sherman-Palladino, con l’idea di chiudere il cerchio e far ritrovare Rory nella stessa situazione della madre, beh... a noi resta l’amaro in bocca.
Alias
JJ Abrams non è un amante delle conclusioni definite e tangibili, a giudicare dal fatto che sia Alias che Lost finiscono con tanti interrogativi senza una risposta e delle spiegazioni tra il fantascientifico e l’etereo. Il mistero di Rambaldi viene risolto per metà, il personaggio di Irina, che fin dalla seconda stagione veniva difeso a spada tratta dalla figlia Sydney per la sua bontà, si rivela una farsa, un’antagonista dell’ultimo secondo. Sloane diventa immortale e Syd e Vaughn (che in realtà si chiama André... colpo di scena) vivono per sempre felici e contenti. Certo.
Pappa e Ciccia
Forse la prima delusione cocente per gli amanti delle serie tv: in un’unica puntata, dopo più di 200 episodi trasmessi, gli autori di Pappa e Ciccia hanno deciso che fosse il caso di concludere tutto fingendo che gli avvenimenti raccontati nell’ultima stagione fossero solo frutto della fervida immaginazione di Roseanne, rifugiatasi nelle sue fantasie per cercare di superare la morte per infarto dell’amato marito Dan. Un finale che nessuno, ma proprio nessuno, ha gradito. Tanto che ventuno anni dopo, la ABC ha deciso di realizzare un revival di Pappa e Ciccia facendo finta che quell’ultima puntata non fosse mai esistita. Il problema è che poi, a seguito di un tweet razzista di Roseanne Barr, la nuova stagione è stata cancellata. Insomma, una doppia delusione.
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