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BIOGRAFIA DI TINA PICA
Attrice. Figlia d'arte. Suo padre Giuseppe, infatti, era un attore celebre soprattutto per l'interpretazione del personaggio di 'Don Anselmo Tartaglia'. Debutta, ancora adolescente, nell'ultimo decennio del XIX secolo con la 'Compagnia Stabile dei Grandi Spettacoli' al Teatro 'San Ferdinando' sotto la guida di Federico Stella. Passa quindi alle sceneggiate, anche se il sodalizio più proficuo e fecondo del periodo è, senza dubbio, quello con la compagnia dei tre fratelli Eduardo, Peppino e Titina De Filippo. Nel dopoguerra il legame artistico con Eduardo si rafforza con le interpretazioni teatrali di 'Napoli milionaria', 'Questi fantasmi' e 'Filumena Marturato'. La sua notorietà cresce, tuttavia, in maniera esponenziale quando decide di dedicarsi a tempo pieno al cinema. Sul grande schermo aveva debuttato nel periodo del muto, ma era stato con 'Il cappello a tre punte' (1934), accanto ai fratelli Eduardo e Peppino De Filippo, che si era fatta notare. Aveva quindi partecipato all'esordio cinematografico di Totò ('Fermo con le mani!', 1937, di Gero Zambuto) ed a quello di Luigi Comencini ('Proibito rubare', 1948). Nel cinema il suo periodo più prolifico è nel decennio fra il 1953 ed il 1963. Recita in film di 'ambiente partenopeo' (fra i quali 'Filumena Marturano' e Marito e Moglie', di Eduardo De Filippo e 'L'oro di Napoli', di Vittorio De Sica) ma è soprattutto con la serie 'Pane e amore' che conosce la notorietà interpretando Caramella, la maliziosa domestica del maresciallo Carotenuto. Per la sua interpretazione in 'Pane, amore e gelosia' (1954) ha vinto un Nastro d'Argento. Negli stessi anni lavora con Dino Risi, Mario Monicelli e Gianni Franciolini. La sua ultima interpretazione è nell'episodio 'Mara' del film 'Ieri, oggi e domani' (1963), di Vittorio De Sica.