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Attore. La sua carriera inizia molto presto: ha solo nove anni quando comincia ad interpretare i brani che il compositore Benjamin Britten scrive per lui, trasformandolo, così, in una star musicale. La sua interpretazione più famosa resta, però, quella del fotografo londinese che crede di aver fotografato un omicidio in "Blow-Up" (1966) di Michelangelo Antonioni. In quegli anni diventa una vera e propria icona della 'Swinging London'. Lavora con con Roger Vadim in "Barbarella" (1968), con Dario Argento in "Profondo Rosso" (1975). Già dal 1973 decide di dedicarsi anche alla regia con film come il dramma "I 14 della Bond Street" (1973) e "Gigolò" (1979). Negli anni Ottanta ottiene i maggiori successi come regista, con serie televisive come "Magnum P. I.", "Airwolf" ed "A-Team". Dopo questa lunga parentesi dietro la cinepresa, torna sugli schermi per interpretare il ruolo di Cassio in "Il Gladiatore" (2000) di Ridley Scott. Una delle sue ultime apparizioni è accanto a Sean Connery nel film "La leggenda degli uomini straordinari" (2003). Muore a 62 per un infarto in Romania, dove si trovava per le riprese di "Samanthàs child".