Tropic Thunder, sul set Robert Downey Jr. non uscì mai dal personaggio: "Parlava da solo mentre faceva pipì"

Tropic Thunder, film diretto ed interpretato da Ben Stiller nel 2008, regalò a Robert Downey Jr. la sua seconda nomination al Premio Oscar. Meritata, a quanto sembra, non solo per la sua performance nei panni di Kirk Lazarus, ma anche per la dedizione e la concentrazione che l'attore mantenne per tutta la durata delle riprese. Danny McBride, co-protagonista della pellicola, ha raccontato a GQ che la star di Oppenheimer, sul set, non uscì mai dal personaggio. Una volta, addirittura, lo ascoltò a sua insaputa parlare da solo.

McBride, che in Tropic Thunder interpretava Cody, un esperto di esplosivi, aveva infatti un auricolare che gli consentiva di rimanere in contatto con la troupe mentre, per esigenze di scena, si trovava in cima ad una torre di guardia. L'apparecchio era collegato non solo ai microfoni dello staff, ma anche a quelli di altri membri del cast. Come ha fatto Danny ad accorgersene? Improvvisamente, ha cominciato a sentire Robert che parlottava tra sé e sé.

Immagino che, durante una delle riprese, avessero lasciato aperto il microfono di Downey Quindi ero seduto lì e ho pensato: 'Oh me**a, riesco a sentire quello che sta dicendo'. Parlava con la gente ed era sempre nel personaggio. E poi l'ho persino visto tornare alla sua roulotte, e parlava da solo.

Le orecchie dell'attore hanno poi catturato un momento decisamente privato di Downey Jr., che in roulotte era tornato per espletare funzioni fisiologiche. "Cantava 'Andrò a svuotare il serpente, andrò a svuotare il serpente' - ha continuato McBride - ha inventato una canzone su come avrebbe fatto a pisciare, mantenendosi nel personaggio, senza alcun beneficio per nessuno tranne che per se stesso".

Conoscendo l'estro di Robert Downey Jr., l'aneddoto sorprende fino ad un certo punto. Certamente, per McBride, sarà stato del tutto inaspettato ed esilarante origliare involontariamente il bizzarro esperimento d'immedesimazione del collega. Non a caso, lo ricorda con chiarezza più di 15 anni dopo.

Il fresco vincitore dell'Academy Award, in Tropic Thunder, ha prestato il volto ad un attore australiano fissato col Metodo, che applica in maniera esasperata. Com'è noto, Kirk arriva a sottoporsi ad un intervento chirurgico per scurire la sua pelle, così da calarsi al meglio nella parte di un soldato di colore in un film di guerra.

Negli ultimi anni, il ruolo di Lazarus ha attirato aspre critiche all'ex volto di Iron Man, accusato di Blackface. Polemiche che il divo ha sempre respinto con fermezza. A gennaio, ospite del podcast Letterally! di Rob Lowe, ha dichiarato: "Lo spirito con cui [Ben, ndr] Stiller ha diretto e girato Tropic Thunder era, essenzialmente, quello di un'invettiva contro tutti questi cliché che non sono giusti e che sono stati perpetuati per troppo tempo."

E ancora: "Ben Stiller sapeva esattamente quale fosse la visione di questo film, era impossibile che non fosse un film da incubo e offensivo. E il 90% dei miei amici neri diceva: 'Amico, è stato fantastico.' Non posso essere in disaccordo [con l'altro 10%, ndr], ma so dove si trova il mio cuore. [...] In mia difesa, 'Tropic Thunder' parla di quanto [Blackface, ndr] sia sbagliato, quindi faccio un'eccezione".