The Brutalist, il regista: "Io non ci ho fatto un centesimo, altri colleghi non arrivano a fine mese"
L'autore di un film come The Brutalist con Adrien Brody, pluricandidato agli Oscar, vive in un contesto di ricchezza hollywoodiana? Ospite di un podcast, il suo regista Brady Corbet spiega la realtà del cinema indipendente.

The Brutalist di Brady Corbet con Adrien Brody e Felicity Jones ha ricevuto diverse candidature agli Oscar 2025, sta facendo incetta di premi (non ultimi i BAFTA), per cui ingenuamente ci si aspetterebbe che i suoi autori abbiano un tenore di vita sostenuto, quando non siano ricchi. È facile però dimenticare che il lungometraggio è di produzione indipendente: costato meno di 10 milioni di dollari, non risponde alle regole di un blockbuster. Ospite del podcast WTF, Corbet ha voluto spiegare come funzionano le cose per lui, per i suoi soci e per i suoi colleghi che si muovono nello stesso ambito. Leggi anche Conclave vince come miglior film ai BAFTA 2025, premi anche per The Brutalist e A Real Pain
Brady Corbet: "Campo di una busta paga di tre anni fa"
Con un budget di poco meno di 10 milioni di dollari, The Brutalist di Brady Corbet ha incassato finora 31.133.000 dollari nel mondo (fonte Boxofficemojo). È andato quindi bene in merito ai costi, però una produzione indipendente non tratta autori e cast come le major. Uno degli elementi più interessanti è che non sono pagati per la promozione del lungometraggio: "Se guardate ci sono film presentati a Cannes, quasi un anno fa... per dire, il nostro film è stato presentato a settembre. Quindi sono sei mesi che faccio questi giri e non ho avuto introiti, perché non ho tempo per andare a lavorare. Non posso nemmeno scrivere copioni per altri in questo momento. [...] Viaggi sempre, lavori pure il sabato e la domenica. È dalle vacanze di Natale che non mi fermo, l'ultima settimana ho fatto tipo novanta interviste." La sequenza è stata spezzata solo da un recentissimo impegno per girare spot in Portogallo... e finalmente!
È stata la prima volta che ho visto soldi, da anni. Io e mia moglie Mona Fastvold [cosceneggiatrice e coproducer del film, ndr] non abbiamo fatto un centesimo con gli ultimi due film che abbiamo realizzato. Proprio zero. Praticamente campiamo ancora dello stesso assegno che ci hanno staccato tre anni fa. Ho parlato con molti cineasti che hanno film nominati quest'anno, gente che non può pagare l'affitto. Sul serio, non sto scherzando.